NBA, risultati della notte: Denver senza Jokic sbanca Golden State, Reaves guida i Lakers

Reduci da due sconfitte che sembravano poterne fermare la corsa, i Pistons tornano a vincere dominando a New Orleansnonostante i 30 punti in 28 minuti di Zion Williamson. Detroit, però, impone il suo ritmo fin dal 1° quarto e comanda fino alla fine senza grandi problemi, guidata come al solito da Cade Cunningham (24 punti, 8 assist e 10/16 dal campo) e trovando un apporto decisivo dalla propria panchina, con un protagonista in primissima fila

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Anche contro i Pelicans, a Simone Fontecchio i Pistons chiedono di entrare dalla panchina e dare un contributo in difesa, facendosi trovare pronto in attacco. E l’azzurro risponde ancora una volta presente, mandando a referto la sua miglior prestazione in stagione con 23 punti, 7 rimbalzi, 9/10 al tiro e 5/5 dalla lunga distanza in poco più di 21 minuti giocati

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Sono due triple, una sbagliata da Anthony Edwards (38 punti ma 9/24 al tiro) sulla sirena dei regolamentari e una segnata da Obi Toppin (34 punti e 10 rimbalzi) a 3.5 secondi dalla fine del supplementare a decidere la sfida tra Minnesota e Indiana. A vincerla sono i Pacers, scesi in campo senza 4 dei componenti del loro starting five ma che mandano ben 8 giocatori in doppia cifra, mentre i T’Wolves pagano un primo tempo pigro, che costa una rimonta faticosa emersa poi nel finale di gara e nel supplementare

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In una partita semplice sulla carta, Houston va sotto anche di 25 punti e riesce a rimontare e strappare il pareggio in dirittura della sirena finale con una giocata di Alperen Sengun (13 punti e 11 rimbalzi). Al supplementare, poi, i Rockets dimostrano di avere invertito la tendenza della gara e riescono a spuntarla grazie a un parziale iniziale di 9-3. Ai Sixers, come ormai d’abitudine in versione ampiamente rimaneggiata, non basta nemmeno mandare 7 giocatori in doppia cifra per trovare una vittoria che avrebbe almeno risollevato il morale dei ragazzi di coach Nick Nurse

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30 punti a testa, con anche 13 assist e 7 rimbalzi per Jalen Green e con 5/7 al tiro da tre per Jabari Smith Jr. in uscita dalla panchina, sono le due giovani stelle a lanciare i Rockets prima nella rimonta e poi nel sorpasso su una Philadelphia che si dimostra tutt’altro che arrendevole

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In questa seconda parte di stagione abbastanza disgraziata per i Sixers, una buona notizia consiste nel talento dimostrato da Quentin Grimes. L’ex Mavs e Knicks, arrivato poco prima dell’ultima trade deadline, si prende la scena anche a Houston con una prestazione da 46 punti, career high, e 13 rimbalzi che però non bastano per piazzare il colpo in trasferta

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Tutto facile per i Bulls sul campo di Utah, perché i 26 punti di Coby White e i 18 punti con 9 rimbalzi del rookie Matas Buzelis trascinano gli ospiti a una vittoria netta e mai apparsa in discussione. I Jazz, per contro, pagano le 17 palle perse e un 40.7% dal campo e un 21.4% da tre che lasciano poco spazio alle speranze di spuntarla, anche perché con i suoi 16 punti Lauri Markkanen è l’unico titolare schierato da coach Will Hardy nel quintetto titolare a finire in doppia cifra

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È Anfernee Simons, autore di una prova da 30 punti con 10/17 dal campo, a guidare i Blazers alla netta vittoria su Washington, che trova nei 20 punti segnati dal rookie Alex Sarr l’unica nota positiva della serata. Portland, invece, si gode la doppia doppia da 11 punti e 13 rimbalzi del suo rookie Donovan Clingan e prosegue nel percorso di crescita collettivo che in questa fase finale della stagione sta dando buone soddisfazioni a coach Chauncey Billups

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Vittoria importante per il morale e per la classifica di Sacramento, che parte meglio e contiene i tentativi di rientrare nella partita da parte di Memphis grazie ai 28 punti di Malik Monk e ai 23 di Zach LaVine. I Grizzlies, invece, scontano l’assenza di Ja Morant in cabina di regia perdendo 17 palloni che pesano tanto nell’indirizzare la partita già nella sua prima metà e non riescono a trovare il cambio di passo necessario per riacciuffare i Kings

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Senza Morant, a Sacramento è ancora una volta Desmond Bane a prendersi sulle spalle il peso dell’attacco, ma nemmeno il suo season high da 44 punti, frutto soprattutto di un eccezionale 7/7 da dietro la linea dei tre punti, basta a guidare i Grizzlies alla vittoria

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Per i Suns arriva finalmente una serata quasi di relax, perché i Raptors, che hanno in Immanuel Quickley (15 punti) e Scottie Barnes (16 punti) i soli due giocatori di rotazione in campo, possono opporre una resistenza che dura giusto un quarto. Dall’altra parte, invece, Phoenix ha 27 punti dal solito Devin Booker e può godersi un’altra buona prestazione da parte del rookie Ryan Dunn, autore di una prova molto solida da 17 punti e 6 rimbalzi

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Il colpo a sorpresa della notte arriva da San Francisco, dove senza Nikola Jokic, Jamal Murray e Christian Braun iNuggets sfoggiano una grande prova di squadra e fermano la striscia vincente degli Warriors, che arrivavano da 7 vittorie di fila. Golden State ha 23 punti da Jimmy Butler e 20 da Steph Curry, ma tira solo 8/33 dalla lunga distanza e nel lungo inseguimento agli ospiti riesce al massimo ad arrivare a due possessi di distanza. Denver, dall’altra parte, trova 21 punti e 10 rimbalzi da Michael Porter Jr. e la tripla doppia da 12 punti, 16 assist e 11 rimbalzi di un Russell Westbrook decisivo nei possessi finali

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Le tante assenze pesantissime in casa Nuggets impongono a coach Mike Malone di schierare Aaron Gordon da centro nel quintetto titolare e di affidargli in buona parte le chiavi dell’attacco. Il risultato? Season high da 38 punti con anche 6 rimbalzi e le giocate che più di una volta mortificano i tentativi di Golden State di rientrare in partita

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Missione compiuta per i Lakers, che sulle spalle di un Austin Reaves da 30 punti, 7 rimbalzi e 6 assist superano l’ostacolo San Antonio senza troppi problemi. Luka Doncic continua a faticare tantissimo al tiro (5/20 dal campo), ma chiude comunque sfiorando la tripla doppia con 21 punti, 14 assist e 9 rimbalzi, mentre tra gli Spurs l’unico a salvarsi è il rookie Stephon Castle, che continua a giocare con grande energia anche quando la partita è ormai decisa e manda a referto 23 punti e 8 rimbalzi

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Vittorie importanti per Indiana e Detroit, che restano ampiamente in scia di Milwaukee e continuano a puntare al 4° posto nella classifica della Eastern Conference. La 7^ sconfitta consecutiva fa scivolare Miami al 10° posto, l'ultimo valido per arrivare almeno al play-in

Rockets, Nuggets e Lakers vincono e continuano a rincorrersi per le posizioni dalla 2^ alla 4^ a Ovest, Golden State perde ma perdendo anche Minnesota mantiene il 6° posto. Phoenix batte Toronto e spera ancora di agganciare la zona play-in della Western Conference 

Con Cleveland e Oklahoma City a comandare rispettivamente l'Est e l'Ovest, a meno di un mese dall'inizio dei playoff il tabellone delle sfide comincia a delinearsi con incroci pericolosi e affascinatni già dal primo turno

Oggi su Sky Sport NBA in replica la sfida tra Warriors e Nuggets alle 11.30, 14, 16.30 (sintesi), 18.30 (sintesi), 19.15 e 22 con commento di Alessandro Mamoli e Matteo Soragna

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