NBA, risultati della notte: Denver batte i Clippers sulla sirena, Golden State non delude

A Miami non basta l’assenza di Darius Garland nelle file dei Cavs e la voglia di provare a riscattarsi e rimettere in piedi una serie che sembra già compromessa, perché dopo la buona partenza dei primi minuti i padroni di casa vengono ancora una volta surclassati da Cleveland in maniera ancora più evidente rispetto alle prime due partite giocate in Ohio. Bam Adebayo sfiora la doppia doppia con 22 punti e 9 rimbalzi, ma tira 9/20 dal campo e il resto degli Heat non riesce mai davvero a impensierire la capolista della Eastern Conference che va 3-0 e ora vede il passaggio del turno

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In una serata in cui devono rinunciare a Garland, fermo per un problema all’alluce, e in cui Donovan Mitchell tira solo 4/14 dal campo per 16 punti, i Cavs asfaltano Miami grazie alle prestazioni di Jarrett Allen (22 punti e 9 rimbalzi) e Evan Mobley (19), ma trovano soprattutto le prestazioni in uscita dalla panchina di De’Andre Hunter (21 punti) e Ty Jerome (13 punti e 11 assist), confermando la profondità del loro roster

Ci provano fino alla fine, i Grizzlies privi della loro stella Ja Morant, a evitare la quarta sconfitta in quattro gare e quindi l’eliminazione dai playoff. E Memphis, che ha 23 punti a testa da Desmond Bane e Sanit Aldama, va molto vicino all’impresa, giocandosela fino all’ultimo possesso in una partita che cambia padrone per 15 volte e si chiude con uno scarto minimo che ben indica l’equilibrio il campo. Il risultato, però, è lo stesso dei primi tre episodi, perché i padroni di casa pagano le 21 palle perse totali e Oklahoma City trova 23 punti e 5 assist da Jalen Williams ma soprattutto l’ennesima grande prestazione del possibilissimo MVP

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I Thunder, in gara-4, vorrebbero chiaramente approfittare dell’assenza di Morant e chiudere la serie, ma i Grizzlies non rendono affatto semplice raggiungere l’obbiettivo con una prova gagliarda. A Oklahoma City serve ancora una volta uno scintillante Shai Gilgeous-Alexander da 38 punti e 6 assist per chiudere la questione e andare al secondo turno

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Già protagonista in gara-3, in gara-4 Scotty Pippen Jr. si conferma giocatore vero, non subisce la pressione della sfida da dentro o fuori che incombe su Memphis e risulta viceversa il migliore dei suoi con 30 punti e 11 rimbalzi che però non bastano a evitare l’eliminazione dei Grizzlies

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È una schiacciata di Aaron Gordon (14 punti e 6 rimbalzi), prontissimo a raccogliere quello che sembrava essere un airball di Nikola Jokic proprio sulla sirena finale, a regalare ai Nuggets la vittoria che vale il pareggio nella serie e evita a Denver di subire una rimonta clamorosa. Gli ospiti, infatti, vanno avanti anche di 22 punti ma nel 4° quartosubiscono il ritorno prepotente dei Clippers con i soliti Kawhi Leonard (24 punti e 9 rimbalzi) e Ivica Zubac (19 punti e 12 rimbalzi) protagonisti. I ragazzi di Ty Lue, però, vedono svanire la loro impresa su quell’ultima azione

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La chiamata degli arbitri sul campo assegna subito il canestro buono e quindi la vittoria a Denver, dopo la sirena finale arriva la conferma dal replay-center della NBA: la palla ha lasciato le mani di Gordon prima del suono della sirena. L’ala dei Nuggets, abilissima nel correggere quello che più di un passaggio era un airball lanciato da Jokic sulle braccia protese di Zubac, regala così ai suoi il punto del pareggio nella serie, facendo registrare così la prima schiacciata decisiva nella storia dei playoff

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Anche se su quell’ultima azione il suo tiro rischia di finire nel più classico degli airball, fino all’ultima azione è ancora una volta Jokic a trascinare i Nuggets contro un avversario più in palla. Per il serbo non arriva l’ormai consueta tripla doppia, ma i 36 punti, 21 rimbalzi e 8 assist sono la testimonianza di un’altra prestazione superba

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Agli Warriors, privi dell’infortunato Jimmy Butler, occorre un 4° quarto da grande squadra, nel quale i padroni di casa prima fanno sfuriare i Rockets e poi danno lo strappo decisivo nella seconda metà del parziale, per battere Houston e portarsi avanti nella serie. Gli ospiti partono meglio, hanno la doppia doppia da 15 punti e 11 rimbalzi di Alperen Sengun, ma alla lunga pagano le difficoltà nella metà campo offensiva (39.5% dal campo di squadra) e perdono contatto con Golden State, a cui viceversa risultano fondamentali le prestazioni di Buddy Hield e Gary Payton II, autori rispettivamente di 17 e 16 punti in uscita dalla panchina

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Senza Butler, il cui rientro potrebbe avvenire in gara-4, gli Warriors hanno bisogno del miglior Steph Curry possibile per sorpassare i Rockets e provare a prendere possesso della serie. E Steph risponde ancora una volta presente con una prestazione da 36 punti, 9 assist e 7 rimbalzi che frustra ogni tentativo di contenerlo messo in campo dalla difesa avversaria

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I Thunder sono già al secondo turno dopo il 'cappotto' inflitto a Memphis, Cleveland è a una vittoria dall'eliminare Miami, mentre nelle altre serie regna l'equilibrio proprio come da pronostico 

Oggi in replica su Sky Sport NBA gara-3 tra Miami e Cleveland alle 11.30, 14, e 16.30 con il commento di Alessandro Mamoli e Matteo Soragna. Dalle 19, invece, vie al doppio live: prima gara-4 tra Pistons e Knicks con il commento di Francesco Bonfardeci e Mauro Bevacqua, poi dalle 21.30, sempre su Sky Sport NBA, Flavio Tranquillo e Davide Pessina ci raccontano gara-4 tra Timberwolves e Lakers

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