NBA, risultati della notte: Siakam show, Indiana vince anche gara-2 a New York

Non avrà avuto il finale rocambolesco di gara-1, ma il risultato di gara-2 tra Knicks e Pacers rischia di pesare come un macigno sugli equilibri della serie. Dopo 17 parità e 17 avvicendamenti nella guida del match, gli ospiti infatti sono riusciti a vincere di nuovo al Madison Square Garden, mettendo la testa avanti grazie a un parziale di 13-4 per cominciare il quarto periodo, arrivando al massimo vantaggio sul +10 a 2:45 dalla fine trascinati da uno strepitoso Pascal Siakam. Una serie di prodezze di Jalen Brunson ha riportato i Knicks fino al -1 a 14 secondi dalla fine con un parziale di 9-0, ma i Pacers hanno chiuso i conti con quattro tiri liberi di Aaron Nesmith e Myles Turner intervallati da un errore dall’arco del leader dei Knicks

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L’All-Star dei Pacers non avrebbe potuto scegliere un momento migliore per realizzare il suo nuovo massimo in carriera ai playoff con 39 punti, frutto di un eccellente 15/23 al tiro (3/5 da tre) e 6/8 ai liberi accompagnati da 5 rimbalzi e 3 assist. In una serata in cui nessuno dei suoi compagni di squadra ha segnato più di 5 canestri dal campo, per larghi tratti di partita è lui a tenere in piedi l’attacco di Indiana, specialmente in un primo tempo da 23 punti contro i 26 realizzati da tutti i suoi compagni messi assieme

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Nel secondo tempo Siakam è comunque il miglior realizzatore dei suoi con 16 punti, ma a dargli man forte arrivano 14 dei 16 punti di serata di Myles Turner, secondo miglior realizzatore dei suoi, e 12 dei 14 di Tyrese Haliburton, che sfiora la tripla doppia accumulando anche 8 rimbalzi e 11 assist con una sola palla persa, pur tirando 5/16 dal campo e 3/10 da tre. Chiudono in doppia cifra anche Aaron Nesmith e Andrew Nembhard con 12 a testa, mentre dalla panchina il migliore è TJ McConnell con 10 per vincere la sesta partita consecutiva in trasferta di questi playoff, a fronte di una sola sconfitta (gara-3 nella serie contro Milwaukee)

Dopo l’incredibile collasso in gara-1, stanotte sono stati i Knicks a provare la rimonta in un quarto periodo a cui erano comunque arrivati in parità sull’81-81. Il 9-0 di parziale per rientrare fino al -1 porta la firma soprattutto di Jalen Brunson, autore di un’altra prova maiuscola da 36 punti e 11 assist con 13/27 al tiro di cui 5/12 dalla lunga distanza, mettendo nelle sue mani il pallone del pareggio a 14 secondi dalla fine. Il leader dei Knicks però si è preso una conclusione da tre punti piuttosto affrettata con 9 secondi ancora da giocare e nessun compagno a rimbalzo d’attacco, coi Pacers che hanno recuperato il pallone e chiuso i conti dalla lunetta

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Il dato più sorprendente del tabellino dei Knicks è quello che riguarda la rotazione dei lunghi. Karl-Anthony Towns, pur chiudendo come secondo miglior realizzatore di squadra a quota 20 insieme a Mikal Bridges, rimane infatti in campo per meno di 28 minuti, con coach Tom Thibodeau che gli preferisce Mitchell Robinson (6 punti, 9 rimbalzi e 3 stoppate in 29 minuti) per larghi tratti del match. A giustificazione di coach Thibs c’è il terribile -20 accumulato dal domenicano nei minuti in cui è rimasto in campo, di gran lunga il peggior plus-minus di squadra

La storia della NBA ci dice nella storia della NBA è successo 34 volte che una squadra sotto 0-2 rimontasse per poi vincere la serie (non ultima la serie tra queste due squadre giusto un anno fa), ma non è mai accaduto in finale di conference a una squadra che aveva il fattore campo a favore. In generale il record delle squadre sotto 0-2 in finale di conference è di 6-60, il che rende comunque una rimonta dei Knicks un’impresa difficile da compiere. Le prime due partite però sono state equilibratissime, perciò New York può ancora dire la sua

Gara-2 tra Knicks e Pacers è oggi in replica sui canali di Sky Sport a partire dalle 9.00 con il commento di Flavio Tranquillo e Davide Pessina, mentre stanotte si torna subito in campo per gara-3 tra Minnesota e Oklahoma City. L'appuntamento è fissato per le 2.30 in diretta su Sky Sport Uno e Sky Sport NBA col commento di Francesco Bonfardeci e Mauro Bevacqua