Tutto quello che c'è da sapere sulle Finals NBA

IL MOMENTO DI FORMA Pacers e Thunder arrivano alle Finals in una condizione di forma molto simile. Diverso invece il discorso per quanto riguarda lo stato emotivo. Oklahoma City è lì perché ci doveva essere, perché lo hanno meritato di più, perché è la difesa migliore degli ultimi anni. È alle Finals sapendo di esserci, perché era un obiettivo preciso. Indiana, al contrario, potrebbe arrivarci più affaticata dalla serie con New York, che è stata più impegnativa rispetto alle finali dell’Ovest. Però ci arriva con l’entusiasmo di una franchigia che è arrivata all’atto finale senza che fosse previsto: i Pacers avrebbero potuto tranquillamente non arrivare alle Finals. Il livello di forma, dopo aver giocato più di 100 partite in una stagione, è relativo: è quasi più una questione di sopravvivenza. LE ASPETTATIVE Ma attenzione, Indiana è una sorpresa solo a metà. Perché dal 1° gennaio è la seconda squadra con più vittorie nel 2025 tra regular season e playoff , proprio dietro ai Thunder . Record alla mano, meritano di essere alle Finals. La loro superstar, Tyrese Haliburton, in difesa si ‘leva’ spesso e volentieri, ma sta dimostrando di poter essere un fattore anche ai playoff: fin qui è sempre stato decisivo. Cleveland, per esempio, una squadra con uno stile abbastanza simile, è stata eliminata nettamente, perché i Pacers hanno saputo alzare il loro rendimento difensivo e ‘nascondere’ Haliburton. Per Oklahoma il discorso è diverso. Non era scontato che arrivassero alle NBA Finals, perché nello sport niente è scontato. Ma i Thunder, almeno da metà stagione in poi, era difficile immaginare che non arrivassero fino a qui. Difatti, tolta la parentesi con Denver, ci sono arrivati quasi senza fatica. Perché sono forti, organizzati, pieni di buoni attaccanti ma soprattutto sono un incubo da affrontare: hanno tre dei migliori difensori sulla palla di tutta la NBA in Cason Wallace, Lu Dort e Alex Caruso ma soprattutto hanno l’Mvp, Shai Gilgeous-Alexander, un giocatore che oltre a metterne 30 a sera sa muovere molto bene le mani anche in difesa. IL COMPITO PIU’ DIFFICILE Spetta ovviamente a Tyrese Haliburton, direttore d’orchestra dei Pacers. Se Indiana vuole avere delle possibilità – perché al momento parte sfavorita – deve vincere questa serie con il suo attacco. La serie tra Oklahoma e Minnesota ha mostrato che i Wolves non hanno mai avuto una chance perché hanno attaccato i Thunder con un attacco statico: la squadra di coach Finch ha mosso troppo poco il pallone, con Anthony Edwards che troppe volte ha cercato di finire al ferro da solo, trovando ogni volta cinque giocatori di OKC ad aspettarlo sotto canestro. Una situazione di gioco che non ti puoi permettere contro i Thunder, perché con quella difesa a ogni possesso è un live turnover: in tre secondi c’è già qualcuno appeso al ferro per due punti facili. ‘Hali’ dovrà fidarsi dei compagni, muovere la sfera, giocare i pick&roll per far uscire la palla veloce, non attaccare i cambi a testa bassa, non incaponirsi per andare al ferro . Con un alto ritmo, cambiando lato due/tre volte a ogni possesso dei buoni tiri verranno fuori. LE CHIAVI TATTICHE Per OKC cambia poco. Sono i favoriti e non devono cambiare il loro modo di giocare. È una squadra che costruisce le sue vittorie trasformando la difesa in attacco: segna tanto da live turnover, ti blocca al ferro, forza il recupero del pallone e poi vola in transizione . La chiave tattica dei Pacers si tradurrà nell’attaccare in equilibrio, muovendo la sfera con velocità, limitando le palle perse – che poi è la storia del basket, ma contro i Thunder se entri nel ‘frullatore’ non ne esci più – e cambiando spesso lato. E poi ovviamente vincerne una in trasferta, dove in questa post season hanno delle ottime percentuali di successo. Temi tattici particolari non ce ne sono in questa serie: sarà scontro tra una grande difesa e un grande attacco. CHI DECIDERA’ LA SERIE Ovviamente Gilgeous-Alexander e Haliburton. Anche dire Siakam è una scelta scontata, perché è già un campione NBA, perché è stato l’Mvp delle finali dell’Est, perché è stato un fattore su entrambi i lati del campo. Per i Pacers l’eroe delle Finals potrebbe essere Myles Turner. Perché avrà da gestire due clienti scomodi come Holmgren e Hartenstein sotto canestro, lui che è sì un grande stoppatore ma che non ama giocare dentro il pitturato. Essendo un lungo che sa aprire il campo, e che preferisce giocare in situazioni di pick&pop, dalle sue percentuali dipenderà molto delle possibilità di Indiana. Sponda Thunder l’ago della bilancia potrebbe essere Alex Caruso, perché il suo impatto difensivo alla lunga si trasforma anche in impatto emotivo, come si è visto contro Minnesota. Con la sua difesa sugli esterni, soprattutto su Haliburton, può diventare un fattore sia sul parquet sia nella testa. LA SFIDA IN PANCHINA Da una parte Mark Daigneault, dall’altra Rick Carlisle. Da una parte la gioventù, dall’altra l’esperienza. Nonostante siano di due generazioni diverse questa differenza di età non si percepisce in panchina, perché sia Oklahoma City sia Indiana giocano un basket moderno. I Pacers puntano su un attacco dinamico e bello da vedere, i Thunder su una difesa asfissiante e su un fuoriclasse come Shai Gilgeous-Alexander, eppure a livello tecnico sono due squadre ‘fresche’. La partita tra coach si giocherà più sotto l’aspetto psicologico, come sapranno gestire l’emotività della squadra e delle partite. Anche perché entrambi i roster, tolto il solo Siakam , non hanno alcuna esperienza a questo livello. Da un certo punto di vista Oklahoma City ha già perso, tra playoff del 2024 e finale di NBA Cup. Ci sarà da capire quanto un allenatore giovane come Daigneault saprà essere in grado di scaricare la tensione sui suoi, che hanno dimostrato a volte di avere qualche difficoltà nel ‘dealing with pressure’, nel gestire la pressione delle grandi sfide. Il vantaggio stavolta, come detto, sarà quello di trovarsi contro una squadra che a sua volta non ha esperienza da titolo, come avrebbero potuto essere per esempio i Celtics. IL PRONOSTICO Non serve girarci troppo intorno. Oklahoma City è la grande favorita per l’anello: 4-1 per i Thunder.

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