Introduzione
Milwaukee è stata una delle squadre più attive in questi primi giorni di free agency. L'urgenza è chiara: tenere "contento" Antetokounmpo, per evitare che possa pensare di finire altrove la sua carriera. Il GM John Horst ha messo in fila mosse a dir poco azzardate (il taglio di Lillard, a cui i Bucks dovranno versare 113 milioni di dollari in cinque anni) e colpi di grandissimo livello (quattro rinnovi senza intaccare le capacità di spesa future). Ecco cos'è successo fin qui nel Wisonsin
Quello che devi sapere
GIRA TUTTO ATTORNO A GIANNIS
Non si può non partire da qui. Antetokounmpo è l'uomo che ha portato in città il secondo titolo della storia ed è "l'unicorno" che rende tutto possibile. Sotto contratto ancora per tre anni (54.1 il prossimo, 58.4 nel 2026-27 e poi titolare di una player option da 62.7 per la stagione 2027-28), i Bucks vogliono fare di tutto per trattenerlo nel Wisconsin per tutta la sua carriera. L'unico modo per riuscirci? Costruirgli attorno una squadra che possa puntare a vincere il titolo. E il compito ricade sulle spalle di...

IL GM HORST: SCATENATO SUL MERCATO
Al posto di comando del front office dei Bucks dal giugno 2017, ad aprile ha ricevuto dalla franchigia un'estensione contrattuale che gli ha dato liberta (e fiducia) di potersi muovere in maniera anche spregiudicata sul mercato. In passato le sue intuizioni sono state fondamentali per costruire attorno ad Anteokounmpo la squadra poi giunta al titolo vinto nel 2021.

2020: ARRIVA HOLIDAY
Al via della stagione 2020-21, Giannis Antetokounmpo si presenta con due titoli consecutivi di MVP NBA appena vinti (nel 2019 e nel 2020). Da sette anni è ai Bucks, ma non ha ancora vinto, e inizia a essere impaziente. Per questo a novembre John Horst mette in piedi una trade a quattro squadre che porta Jrue Holiday nel Wisconsin, il pezzo mancante di un "big three" (Holiday-Middleton-Antetokounpo - se volete "big four" con Brook Lopez) che arriverà all'anello

MILWAUKEE BUCKS CAMPIONI NBA 2021
Miami, Brooklyn, Atlanta e Phoenix vengono tutte sconfitte nella corsa al titolo 2021, il secondo nella storia della franchigia dopo quello del 1971 firmato da Oscar Robertson e Kareem Abdul-Jabbar. Antetokoumpo è l'MVP delle Finals, il miglior giocatore al mondo, e attorno a lui i Bucks sono convinti di poter continuare a vincere per tanti anni.

2023: ARRIVA LILLARD
Ma dopo aver festeggiato il titolo con la parata per le vie cittadine, nei successivi due anni arrivano un'eliminazione al secondo turno di playoff (semifinale di conference) e una addirittura al primo. Antetokounmpo mogugna, Horst capisce al volo che qualcosa va fatto: si sacrifica addirittura Jrue Holiday, ma si porta in città Damian Lillard.

IL NUCLEO CAMPIONE: VIA HOLIDAY
Certo, la perdità di Holiday per ottenere Lillard non è da poco. Difesa contro attacco: si pensava di poterla (anche) riassumere così, ma il vuoto lasciato dal prodotto di UCLA è molto più profondo, ed evidente soprattutto quando Holiday si mette al dito un altro anello recitando da protagonista nei Celtics campioni NBA 2024.

IL NUCLEO CAMPIONE: VIA MIDDLETON
Gli infortuni che condizionano nelle ultime due stagioni la carriera (e il rendimento) di Khris Middleton rendono meno traumatico l'addio anche a un'altra parte fondamentale del nucleo vincente nel 2023. A febbraio 2025 Middleton viene spedito nel "gulag" di Washington: anche a Milwaukee, evidentemente, sono convinti che i giorni migliori del n°22 siano nel suo specchietto retrovisore.

IL NUCLEO CAMPIONE: VIA LOPEZ
Siamo all'attualità: Lopez affronta l'estate 2025 da free agent, e il fatto che i Bucks permettano che il suo contratto vada a termine significa che mettono in preventivo il suo addio. Secondo all-time per stoppate nella storia della franchigia, se si toglie la stagione 2021-22 saltata per infortunio ha disputato 456 delle 473 partite possibili in regular season. Ai Bucks ha dato tanto, e ricevuto tanto. Ma è arrivato il momento di voltare pagine. Lo vogliono in tanti: vincono la concorrenza i Clippers.

IL NUCLEO CAMPIONE: VIA CONNAUGHTON
Pat Connaughton aveva visto il suo minutaggio diminuire fino a quasi scomparire negli ultimi playoff. E con il suo addio - scambio con Charlotte che manda nel Wisconsin Vasilije Micic, che sembra però intenzionato al buyout - un altro pezzo importante della squadra del titolo dice addio.

IL NUCLEO CAMPIONE: RESTANO IN DUE
Bobby Portis (sesto uomo di lusso della squadra campione) e Giannis Antetokounmpo (la superstar assoluta). I sopravvissuti. Restano solo loro di quei Bucks vincenti, neppure l'allenatore c'è (Budenholzer, sacrificato da tempo). E attorno a loro John Horst sta costruendo il nuovo roster da affidare a coach Doc Rivers che dia al greco n°34 la sensazione di avere attorno una squadra in grado di puntare al titolo.

CONFERME 2025: BOBBY PORTIS
Uno di questi due "superstiti", Bobby Portis, doveva scegliere se esercitare o meno la player option da 13.4 milioni di dollari prevista per l'ultimo anno del suo contratto. Portis l'ha rifiutata, ma non per andare altrove: soltanto per legarsi a più lungo termine (3 anni) con i Milwaukee Bucks, a un importo (44 milioni di dollari) che resta un grande affare per la squadra, viste le cifre di mercato per un giocatore del suo valore.

NOVITÀ 2025: L'ADDIO SHOCK A LILLARD
Che Horst non lasci nulla di intentato lo si capisce dalla mossa che genera un autentico shock nei circoli della lega. I Bucks scelgono di tagliare Damian Lillard (uno dei Top 75 nella storia della lega, alle prese - quello sì - con il recupero dalla rottura del tendine d'Achille degli ultimi playoff). Significa pagargli i 113 milioni di dollari ancora dovutigli scegliendo di rinunciare al suo contributo: spalmano su cinque anni (22 milioni abbondanti a esercizio) l'importo totale, zavorra che comunque continuerà a pesare sul monte salari.

LE REAZIONI (ANONIME) ALL'OPERAZIONE LILLARD
Ammortizzare nel corso dei prossimi cinque anni (a oltre 22 milioni di dollari l'anno) lo stipendio dovuto a Lillard è lo "stretching" più costoso mai compiuto nella storia della NBA. E per alcuni è frutto della disperazione di John Horst costretto a fare di tutto pur di convincere Antetokounmpo che ai Bucks nulla si lascia intentato per soddisfarlo: "Fai una mossa del genere solo se non hai neppure un'alternativa", dice un dirigente avversario, ovviamente in forma anonima. Aggiungendo: "Trasformi una brutta situazione in una peggiore. Tra due anni rifletteranno su quanto fatto e si chiederanno com'è stato possibile eseguire una cosa del genere...".

NOVITÀ 2025: ARRIVA MYLES TURNER
La mossa di mercato più "rumorosa" (in entrata, dopo quella in uscita di Lillard) è quella che strappa a una concorrente della Eastern Conference - gli Indiana Pacers - Myles Turner, reduce dalle sue prime finali NBA della carriera. L'accordo è per 4 anni e 107 milioni di dollari, soldi resisi disponibili solo dopo la rinuncia (costosa) a Lillard. Va a prendere il posto di Lopez, con alcune delle sue caratteristiche (stoppate e intimidazione al ferro, anche tiro da tre punti in attacco). Ma comanda il triplo dei suoi soldi (24 contro 8 all'anno, a grandi linee) anche senza contare i 22 all'anno dovuti a Lillard necessari per arrivare a Turner...

NOVITÀ 2025: ARRIVA GARY HARRIS
Un esterno di rotazione, veterano con esperienza anche ad alto livello (con Denver soprattutto, ma anche con Orlando, dove solo ai playoff 2024 era ancora titolare). Non ha ancora compiuto 31 anni, ma il dubbio è che i giorni migliori siano già alle sue spalle. Milwaukee lo ha messo sotto contratto con un biennale: Harris gode della player option per il secondo anno.

CONFERME 2025: KEVIN PORTER JR.
Lo stesso contratto (biennale con player option nel secondo) è stato fatto firmare anche a Kevin Porter Jr., per un importo totale di 10.5 milioni di dollari (5.3 il prossimo anno). Il talento non si discute, "testa" e atteggiamento invece sì - sempre rischiosi. Tenerlo in squadra, almeno, non ha significato dover rinunciare alla eccezione salariale da 14.1 milioni che i Bucks hanno in quanto sotto la tassa di lusso per stipendi totali: per Porter Jr., infatti, Milwaukee ha utilizzato "l'eccezione biennale" prevista dai regolementi NBA.

CONFERME 2025: GARY TRENT JR.
La formula del contratto è sempre quella (biennale con player option nel secondo), l'importo ancora inferiore rispetto a quello speso per Porter Jr.: Gary Trent Jr. torna ai Bucks per 7.5 milioni di dollari totali, cifra che è un discreto affare. Soprattutto se la guardia figlia d'arte è quello visto nelle ultime gare di playoff contro Indiana questa primavera: 37 punti in gara-3, altri 32 in gara-5. Ma non è sempre domenica, né per Trent Jr. né per i Bucks.

CONFERME 2025: TAUREAN PRINCE
Quarto biennale (sempre con player option sulla seconda stagione) elargito da Horst in questa offseason: il contratto di Prince chiama 7.2 milioni di dollari, cifre economiche per quello che lo scorso anno è stato un titolare capace tirare con il 43.9% da tre punti. Ma nei playoff è scomparso (e sono scomparsi anche i suoi minuti): da gara-3 contro Indiana Rivers l'ha retrocesso in panchina e da lì non si è quasi più mosso.

CONFERME 2025: JERICHO SIMS
Farà da cambio a Myles Turner, ma le caratteristiche messe in mostra nello spezzone di stagione disputato in maglia Bucks (difesa e verticalità, anche offensiva) sono piaciute a coach Doc Rivers. Milwaukee ha così confermato l'ex Knicks con un biennale al minimo, con il secondo anno che prevede un'opzione a favore del giocatore.

C'È ANCORA DISPONIBILITÀ ECONOMICA
Se la mossa Lillard/Turner è sicuramente un azzardo, il capalavoro del GM John Host è consistito nell'aver rifirmato quattro giocatori (Porter Jr., Prince, Trent Jr. e Sims) senza intaccare l'eccezione salariale da 14.1 milioni di dollari che è ancora nelle mani dei Bucks. Milwaukee è ancora 12 milioni sotto la soglia della tassa di lusso e 18.9 milioni al di sotto del primo apron. Si può spendere ancora, per far contento Antetokounmpo!
