Please select your default edition
Your default site has been set

NBA, il "New York Post" sceglie il Mount Rushmore dei Knicks: ma un nome fa discutere

NBA

Introduzione

Uno dei monumenti nazionali più conosciuti degli Stati Uniti è recentemente tornato alla ribalta per via della volontà da parte dell'attuale presidente USA Donald Trump di veder aggiunto il suo volto a quello degli storici quattro presidenti impressi nella roccia del Mount Rushmore, nel South Dakota. Ma ben prima di questa trovata, quelli del "New York Post", il tabloid più famoso della Grande Mela, avevano deciso di costruire il proprio "Mount Postmore" (come lo hanno chiamato) della storia dei New York Knicks. E le loro scelte hanno creato non poche polemiche tra i tifosi blu-arancio.

Quello che devi sapere

UN QUINTETTO BASE CON TRUMP?

A oggi sono quattro - George Washington, Thomas Jefferson, Theodore Roosevelt e Abraham Lincoln - ma se la volontà di Donald Trump trovasse seguito, presto le figure raffigurate sul Mount Rushmore potrebbero diventare cinque, aggiungendo proprio quella dell'ex-tycoon. C'è una proposta di legge (presentata da una deputata repubblicana della Florida) ma c'è anche una realtà che rende praticamente impossibile la realizzazione di questo progetto, per motivi di opportunità politica ma anche perché, banalmente, non c'è un'altra parete di roccia utilizzabile.

UN QUINTETTO BASE CON TRUMP?

L'IDEA DEL "NEW YORK POST"

In una città che segue con una passione febbrile tutte le proprie squadre professionistiche, al "Post" hanno avuto l'idea di celebrare i quattro più grandi campioni nella storia di ogni squadra cittadina, costruendo dei Mount Rushmore (o Mount Postmore) virtuali. E per i New York Knicks le scelte sono ricadute su...

L'IDEA DEL "NEW YORK POST"

PATRICK EWING

L'unica "mancanza" sul suo curriculum è quella di non aver mai vinto il titolo NBA. Per il resto la sua n°33 è stata ritirata dai Knicks, dopo una carriera che lo ha visto scelto alla n°1 al Draft 1985, diventare subito Rookie dell'Anno e finire per collezionare 11 convocazioni all'All-Star Game (sempre da giocatore dei Knicks), trascinando i suoi alla finale NBA 1999 (e nella sconfitta contro San Antonio pesa tanto la sua assenza). 

PATRICK EWING

WILLIS REED

Nella loro lunga storia i Knicks hanno vinto solo due titoli NBA, nel 1970 e nel 1973. In entrambe le finali a essere votato come MVP è stato il loro centro Willis Reed, che nella stagione 1970 aveva già anche incassato il titolo di MVP della stagione regolare. Storica la sua apparizione ("zoppo") nella gara-7 contro i Lakers del '70, con i due canestri che danno il là al trionfo blu-arancio. Sette volte All-Star, anche lui come Ewing Rookie dell'Anno (nel 1965), ha la sua maglia n°19 ritirata. 

WILLIS REED

WALT FRAZIER

Un altro dei protagonisti di quei due titoli NBA, sia nel 1970 che nel 1973. Anzi, fu proprio "Clyde" Frazier a dominare la famosa gara-7 del 1970, chiusa con 36 punti e 17 assist da parte della point guard newyorchese, efficace quanto bello da vedere in campo, icona di stile anche fuori. Sette volte All-Star, mago dei recuperi (anche primo quintetto difensivo NBA), anche la sua maglia n°10 è stata ritirata dai Knicks.

WALT FRAZIER

JALEN BRUNSON

C'è anche un rappresentante contemporaneo che già - dopo solo tre stagioni in blu-arancio - si è meritato secondo la redazione del Post l'inclusione tra le leggende del club. Brunson per ora in maglia Knicks conta soltanto due apparizioni all'All-Star Game ma a furia di trentelli e gare in doppia cifra negli assist sta demolendo record su record nella storia della franchigia. E gli anni migliori della sua carriera potrebbero ancora essere davanti a lui. 

JALEN BRUNSON

L'ESCLUSO: BERNARD KING

Al momento dell'annuncio da parte del "New York Post" dei quattro giocatori scelti per far parte del Mount Postmore dei Knicks, i lettori/tifosi hanno prontamente fatto capire di non apprezzare la scelta (per molti ancora prematura, troppo affrettata) di Brunson, che avrebbero voluto veder rimpiazzato da Bernard King. Capocannoniere NBA nel 1985, quattro volte All-Star (due delle quali in maglia Knicks), la sua storia - con il ritorno in campo dopo un brutto infortunio - è da sempre una tra le più aspirazionali, e amatissima da qualsiasi tifoso NBA.

L'ESCLUSO: BERNARD KING