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NBA, il peggior errore di mercato di ogni squadra negli ultimi 5 anni. CLASSIFICA

NBA
©Getty

Introduzione

Quando si parla di mercato, tutte le squadre della NBA hanno da qualche parte uno "scheletro nell'armadio". Che sia uno scambio andato particolarmente male, una scelta sbagliata al Draft o la firma di un free agent che ha reso pochissimo, ciascuna franchigia ha qualcosa che col senno di poi avrebbe potuto fare meglio. Il giornalista di ESPN Zach Kram ha individuato il peggior errore sul mercato di ognuna delle 30 squadre e poi li ha messi in classifica in ordine di gravità, da quelli che comunque non hanno avuto ripercussioni a quelli che hanno cambiato la traiettoria della squadra negli anni successivi

Quello che devi sapere

30. CLEVELAND CAVALIERS | RINUNCIARE AD ISAIAH HARTENSTEIN (2021)

Si fa a fatica a trovare evidenti errori nella costruzione del roster dei Cavs negli ultimi anni (se non l’assunzione di John Beilein come coach, ma era il 2019). Nel 2021 però avrebbero potuto estendere la qualifying offer ad Isaiah Hartenstein, che già aveva ben figurato nelle 16 partite disputate in maglia Cavs. Dopo aver preso Evan Mobley al Draft però Cleveland sentiva di non avere più bisogno del tedesco e lo ha lasciato andare (come avevano già fatto Houston e Denver prima, peraltro), permettendogli di costruirsi una grande carriera ai Clippers, ai Knicks e infine ai Thunder con cui è diventato campione

30. CLEVELAND CAVALIERS | RINUNCIARE AD ISAIAH HARTENSTEIN (2021)

29. INDIANA PACERS | ASSUMERE NATE BJORKGREN (2021)

I Pacers storicamente non tankano mai, ma anche a loro è capitato di avere delle brutte annate. Quella con Nate Bjorkgren in panchina è stata una delle peggiori, non tanto a livello di record (34-38) quanto per gli scontri con i veterani perdendo da subito il controllo dello spogliatoio. Tutto sommato però quell’errore li ha portati a Rick Carlisle, dando vita alla cavalcata che li ha portati a una vittoria (e un infortunio di Haliburton?) dal titolo

29. INDIANA PACERS | ASSUMERE NATE BJORKGREN (2021)
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28. NEW YORK KNICKS | FIRMARE EVAN FOURNIER (2021)

Il quadriennale da 73 milioni di dollari complessivi per il francese non sembrava neanche così male dopo il primo anno a 14 punti di media, ma da lì in poi il gioco di Fournier è completamente crollato, fino a renderlo completamente inutile negli ultimi due anni di carriera NBA. Alla fine, però, non ha impedito ai Knicks di arrivare comunque in finale di conference

28. NEW YORK KNICKS | FIRMARE EVAN FOURNIER (2021)

27. PORTLAND TRAIL BLAZERS | RIFIRMARE JERAMI GRANT (2023)

Il problema non è solo la decisione in sé di dare 160 milioni di dollari in cinque anni a Grant, ma che il giorno dopo l’annuncio della firma Damian Lillard ha chiesto la cessione, resettando completamente la timeline della franchigia. Grant è rimasto così come un pesce fuor d’acqua, un contratto pesantissimo e difficile da scambiare in una squadra che voleva puntare sui giovani. Lo scorso anno ha tirato col 37% dal campo e ha perso il posto da titolare in favore di Avdija e Camara, ma il suo contratto pesa ancora per 103 milioni di dollari nei prossimi tre anni

27. PORTLAND TRAIL BLAZERS | RIFIRMARE JERAMI GRANT (2023)
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26. UTAH JAZZ | NON SCAMBIARE LAURI MARKKANEN (2023-24)

C’è stato un momento in cui sembrava che non si potesse giocare a basket senza Lauri Markkanen, nominato Most Improved Player e All-Star nel 2022-23. Mezza NBA sembrava volerlo prendere a tutti i costi, anche perché i Jazz dopo aver ceduto Donovan Mitchell e Rudy Gobert erano in piena ricostruzione. Per qualche motivo però Utah non solo lo ha tenuto, ma lo ha anche rinnovato lo scorso anno rendendolo non scambiabile per un anno intero: la scorsa annata però è stata tutt’altro che positiva (19 punti di media, 6 rimbalzi e sotto il 35% da tre punti) e il suo valore ora è decisamente crollato, anche perché da quest’anno entrerà in vigore un quadriennale da 195.8 milioni in quattro stagioni

26. UTAH JAZZ | NON SCAMBIARE LAURI MARKKANEN (2023-24)

25. CHARLOTTE HORNETS | FIRMARE GORDON HAYWARD (2020)

Normalmente gli Hornets non sono di certo una destinazione privilegiata per i free agent, ma nel caso di Gordon Hayward avevano messo sul tavolo un quadriennale da 120 milioni di dollari impossibile da rifiutare (solo Paul George e Fred VanVleet negli ultimi sei anni hanno firmato contratti più remunerativi cambiando squadra). La salute di Hayward però è andata deteriorandosi giocando meno del 60% delle partite possibili, fino a essere scambiato nel suo ultimo anno per Tre Mann e seconde scelte al Draft

25. CHARLOTTE HORNETS | FIRMARE GORDON HAYWARD (2020)
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24. LA CLIPPERS | NON AVER SVILUPPATO GIOVANI (2020-25)

Se l’esercizio di ESPN avesse tenuto conto anche del 2019 sarebbero stati dalle parti della numero 1, visto che lo scambio per Paul George nel quale hanno ceduto Shai Gilgeous-Alexander e tutto il loro futuro in termini di scelte al Draft è già adesso uno dei peggiori di sempre. Il vero problema dell’ultimo lustro è non essere però riusciti a sviluppare neanche un giocatore perimetrale da affiancare a Leonard e George, sbagliando scelte al Draft (Keon Johnson e Kobe Brown) e credendoci sì e no su Terance Mann

24. LA CLIPPERS | NON AVER SVILUPPATO GIOVANI (2020-25)

23. OKC THUNDER | CEDERE LE SCELTE DI 4 GIOCATORI DI RUOLO (2020-21)

Anche il miglior dirigente in assoluto della lega, Sam Presti, ha qualche scheletro nell’armadio, a testimonianza di un lavoro davvero difficilissimo nel costruire le squadre (e che col senno di poi sono bravi tutti). Nel Draft del 2020 ha ceduto le scelte 25 (Immanuel Quickley) e 27 (Jaden McDaniels) per la 17, prendendo Aleksej Pokusevski; nel 2021 è ha ceduto la 36 (Miles McBride) e la 32 per Jeremiah Robinson-Earl; e sempre nel 2021 ha ceduto la 16 (Alperen Sengun) in cambio di due future prime scelte, di cui una usata per Ousmane Dieng. Considerando che i tre giocatori presi (Poku, JRE e Dieng) sono tutti andati via o fuori dalla rotazione, nella squadra campione ci sarebbero potuti essere anche un centro All-Star (Sengun), un’ala da quintetti All-Defensive (McDaniels) e due utili giocatori di rotazione (Quickley e McBride). A Oklahoma City, però, è andata benissimo così

23. OKC THUNDER | CEDERE LE SCELTE DI 4 GIOCATORI DI RUOLO (2020-21)
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22. BOSTON CELTICS | CEDERE DESMOND BANE (2020)

Al tempo i Celtics non avevano spazio per un giovane a roster, perciò cedere la scelta numero 30 sembrava una scelta sensata. Sapendo però cosa è diventato poi Desmond Bane a Memphis e quanto avrebbe fatto comodo un tiratore del genere nella rotazione dei biancoverdi viene un po’ da mangiarsi le mani, anche perché da quella cessione non hanno ricavato nulla di significativo

22. BOSTON CELTICS | CEDERE DESMOND BANE (2020)

21. HOUSTON ROCKETS | JALEN GREEN AL POSTO DI EVAN MOBLEY (2021)

Anche di queste scelte sbagliate al Draft è piena la storia di tutte le squadre, ma effettivamente per i Rockets è stato un errore non vedere il potenziale di Evan Mobley alla 3, anche perché in prospettiva avrebbe dato a Ime Udoka un Difensore dell’Anno su cui poter contare e un partner perfetto per Sengun nelle due metà campo. I Rockets ne sono comunque usciti con Kevin Durant, perciò nella classifica di ESPN non vanno così in alto, ma comunque è un errore da segnalare

21. HOUSTON ROCKETS | JALEN GREEN AL POSTO DI EVAN MOBLEY (2021)
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20. ORLANDO MAGIC | SCEGLIERE JETT HOWARD (2023)

Con i giovani non si può mai sapere, ma dopo le prime due stagioni la scelta di Howard in Lottery alla 11 sembra davvero un grosso errore da parte dei Magic (e, a dirla tutta, lo sembrava anche nella notte del Draft, dove ce lo si aspettava attorno alla 20). Negli ultimi due anni ha viaggiato a meno di 4 punti di media col 29% da tre, lui che è entrato in NBA con la nomea di grandissimo tiratore, e dietro di lui sono stati scelti giocatori di tutt’altro spessore come Dereck Lively (12), Gradey Dick (13), Jordan Hawkins (14) e Brandin Podziemski (19), che avrebbero fatto molto più comodo ai Magic

20. ORLANDO MAGIC | SCEGLIERE JETT HOWARD (2023)

19. SAN ANTONIO SPURS | SCEGLIERE JOSHUA PRIMO (2021)

Nel 2021 gli Spurs hanno sorpreso tutti selezionando il giovanissimo Primo (avrebbe compiuto 19 anni solo al 24 dicembre di quell’anno) alla numero 12 del Draft. La prima stagione non è stata nemmeno così drammatica, ma è stato tagliato nell’ottobre del 2022 per gravi accuse nei confronti di una impiegata degli Spurs, sparendo fuori dai radar. Dietro di lui sono stati scelti Moses Moody (14), Corey Kispert (15), Trey Murphy (17) e Jalen Johnson (20)

19. SAN ANTONIO SPURS | SCEGLIERE JOSHUA PRIMO (2021)
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18. WASHINGTON WIZARDS | SCEGLIERE JOHNNY DAVIS (2022)

Nei Draft dal 2020 al 2023 nessuno ha fatto peggio di Davis in termini di “career box plus-minus”, rendendo peggiori gli Wizards di 6.2 punti su 100 possessi quando è stato in campo. Considerando che è stato scelto alla numero 10, è davvero difficile trovare un bust peggiore di questo in epoca moderna — soprattutto considerando che dopo di lui è stato scelto nientemeno che Jalen Williams alla 12

18. WASHINGTON WIZARDS | SCEGLIERE JOHNNY DAVIS (2022)

17. GOLDEN STATE WARRIORS | SCEGLIERE JAMES WISEMAN (2020)

Squadre del calibro degli Warriors solitamente non hanno la possibilità di scegliere alla 2 di nessun Draft, ma l’addio di Kevin Durant e gli infortuni di Klay Thompson e Steph Curry li hanno fatti passare dalle Finals alla cima della Lottery nel giro di un anno. Si pensava che il giocatore preso con quella scelta potesse essere fondamentale sia nel presente che nel futuro, perciò gli Warriors scelsero il lungo James Wiseman invece di LaMelo Ball (alla 3) o Tyrese Haliburton (alla 12). Una scelta che si è rivelata disastrosa, ma che non ha impedito loro di vincere il titolo del 2022 puntando sui “vecchietti” tornati in salute

17. GOLDEN STATE WARRIORS | SCEGLIERE JAMES WISEMAN (2020)
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16. MINNESOTA TIMBERWOLVES | SCAMBIARE PER D’ANGELO RUSSELL (2020)

Sul lungo periodo la decisione di prendere D-Lo ha funzionato, visto che ha permesso loro di prendere Mike Conley e Nickeil Alexander-Walker, ma nell’immediato è stata tutt’altro che positiva per i T’Wolves, un po’ per le prestazioni non certo memorabili al fianco del suo grande amico Karl-Anthony Towns, e un po’ perché è costato Andrew Wiggins (che nel 2022 è stato il secondo miglior giocatore degli Warriors campioni NBA) e la scelta numero 7 che è poi diventata Jonathan Kuminga

16. MINNESOTA TIMBERWOLVES | SCAMBIARE PER D’ANGELO RUSSELL (2020)

15. DENVER | NON AVER RINNOVATO LA SQUADRA DOPO IL TITOLO (2023)

Dopo aver conquistato il primo storico anello del 2023, i Denver Nuggets si sono un po’ seduti sugli allori, convinti che bastasse avere il miglior giocatore del mondo (Nikola Jokic) per continuare a vincere. E invece un po’ gli infortuni, un po’ le cessioni dovute a motivi salariali (da Bruce Brown a Jeff Green fino a Kentavious Caldwell-Pope) e un po’ un mancato ricambio dal Draft hanno portato i Nuggets a non ritornare neanche più in finale di conference negli ultimi due anni, “sprecando” due stagioni del prime di Jokic. La nuova dirigenza ha però messo mano fortemente al roster quest’estate: vedremo se gli arrivi dei vari Cam Johnson, Bruce Brown, Tim Hardaway Jr e Jonas Valanciunas basteranno per riportare Denver in vetta

15. DENVER | NON AVER RINNOVATO LA SQUADRA DOPO IL TITOLO (2023)
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14. LA LAKERS | AVER PERSO IL SUPPORTING CAST DEL TITOLO (2020)

Un po’ come Denver, anche i Lakers dopo aver vinto il titolo del 2020 hanno provato a cambiare un po’ della filosofia di costruzione del loro roster, perdendo nel giro di due anni i vari Danny Green, Alex Caruso, Kyle Kuzma e Kentavious-Caldwell Pope che avevano avuto un ruolo importante nella squadra campione nella bolla. L’arrivo di Russell Westbrook è stato particolarmente disastroso sulla squadra (non solo per colpa di Russ, va detto) e dal titolo del 2020 in poi i gialloviola hanno vinto solo due serie di playoff in tutto

14. LA LAKERS | AVER PERSO IL SUPPORTING CAST DEL TITOLO (2020)

13. DETROIT PISTONS | ASSUMERE MONTY WILLIAMS (2023)

In quattro anni alla guida dei Suns Monty Williams si era affermato come un allenatore di livello, raggiungendo anche le Finals nel 2021. Lui stesso però aveva affermato di avere bisogno di una pausa, salvo poi ricredersi quando i Pistons gli hanno offerto un contratto di sei anni a 78.5 milioni di dollari complessivi impossibili da rifiutare, e che hanno resettato verso l’altro i compensi degli allenatori (poco dopo infatti i vari Popovich, Kerr e Spoelstra hanno tutti rinnovato a cifre superiori). L’anno con Williams in panchina è stato però terribile, collezionando anche 28 sconfitte in fila (nuovo record nella storia NBA) peggiorando tutti i giovani del roster, venendo licenziato dopo una sola stagione e con ancora 65 milioni di dollari da ricevere

13. DETROIT PISTONS | ASSUMERE MONTY WILLIAMS (2023)
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12. MIAMI HEAT | SCAMBIARE PER TERRY ROZIER (2024)

Negli ultimi 15 anni Pat Riley ha ceduto una scelta al Draft solo per arrivare a prendere LeBron James, Chris Bosh, Goran Dragic, Jimmy Butler… e Terry Rozier. Ma mentre con gli altri quattro hanno vinto o ci sono andati vicini, con Rozier non è accaduto nulla di tutto questo, anzi è finito fuori dalla rotazione di coach Spoelstra e rischia di finire fuori dalla lega per un’investigazione federale su un flusso di scommesse anomalo sulle sue partite. La cosa peggiore è che la prima scelta che devono agli Charlotte Hornets verrà data solo tra due anni (è protetta nel 2027 e non protetta nel 2028)

12. MIAMI HEAT | SCAMBIARE PER TERRY ROZIER (2024)

11. TORONTO | CEDERE PRIME SCELTE PER GIOCATORI DI ROTAZIONE (2021-25)

Dopo aver vinto lo storico titolo del 2019 i Raptors non hanno azzeccato praticamente nessuna scelta, complici dei movimenti di mercato assolutamente incomprensibili da parte di un dirigente rispettatissimo come Masai Ujiri (che nel frattempo ha lasciato la franchigia). In quattro deadline consecutive hanno ceduto una prima scelta al Draft pur non avendo alcuna chance di vincere, peraltro prendendo giocatori che non hanno spostato nulla o quasi: nel 2022 hanno preso Thaddeus Young (cedendo la numero 20 diventata Malaki Branham); nel 2023 Jakob Poelt (per la 8 diventata Rob Dillingham); nel 2024 Ochai Agbaji e Kelly Olynyk (per la 29 diventata Isaiah Collier); a febbraio Brandon Ingram (per una scelta che nel 2026 finirà agli Indiana Pacers). E nel frattempo i Raptors sono rimasti nel limbo

11. TORONTO | CEDERE PRIME SCELTE PER GIOCATORI DI ROTAZIONE (2021-25)
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10. PHILADELPHIA | IMPEGNARSI CON PG13 E EMBIID PER 399 MILIONI (2024)

Sull’ultimo decennio dei Sixers si potrebbero scrivere svariati libri, ma quanto fatto la scorsa estate con i contratti di Paul George (211.6 milioni di dollari in quattro anni) e Joel Embiid (187.6 milioni di dollari in tre anni) rischia di essere il peggior colpo per una franchigia che non arriva in finale di conference dal 2001. L’estate del 2024, valutata come di successo per la dirigenza, ha prodotto un’annata orribile da 24 vittorie e 58 sconfitte; se non altro la terza scelta al Draft VJ Edgecombe formerà un backcourt interessante con Tyrese Maxey e Jared McCain. Ma basterà a risollevare una squadra che nel monte salari ha due dei peggiori contratti della NBA?

10. PHILADELPHIA | IMPEGNARSI CON PG13 E EMBIID PER 399 MILIONI (2024)

9. CHICAGO BULLS | SCAMBIARE PER NIKOLA VUCEVIC (2021)

Il vero errore è stato continuare a vivacchiare nella mediocrità, uno status a cui ha contributo il pessimo scambio per arrivare a prendere Vucevic. Non è tanto per le prestazioni del montenegrino, che comunque ha fatto il suo, ma per il costo: Chicago ha ceduto Wendell Carter Jr. (un centro titolare in NBA) e due prime scelte al Draft finite entrambe in Lottery, di cui la prima diventata Franz Wagner. Un costo gigantesco e che non ha dato alcun risultato ai Bulls, che sono rimasti esattamente fermi nella loro mediocrità e non sono riusciti a ricevere neanche una prima scelta dalle cessioni di Alex Caruso, DeMar DeRozan, Zach LaVine e Lonzo Ball

9. CHICAGO BULLS | SCAMBIARE PER NIKOLA VUCEVIC (2021)
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8. MEMPHIS GRIZZLIES | SCAMBIARE PER MARCUS SMART (2023)

Al tempo sembrava una mossa sensata per fare il salto di qualità, ma le due prime scelte al Draft e Tyus Jones utilizzate per prendere Smart dai Boston Celtics si sono rivelate un costo enorme per sole 39 partite in una stagione e mezza. Per la disperazione i Grizzlies hanno dovuto aggiungere un’ulteriore prima scelta per scaricare il suo contratto a Washington, rendendo quello scambio davvero difficile da digerire

8. MEMPHIS GRIZZLIES | SCAMBIARE PER MARCUS SMART (2023)

7-6. ATLANTA E NEW ORLEANS | SCAMBIARE PER DEJOUNTE MURRAY (2022/2024)

Non per colpa di Dejounte Murray, che comunque il suo lo ha fatto, ma entrambe le volte in cui è stato scambiato ha avuto effetti disastrosi per le franchigie che lo hanno preso. Nel primo caso ad Atlanta il suo fit con Trae Young non ha mai veramente convinto, ed è costato tre prime scelte e un pick swap che i San Antonio Spurs non hanno ancora finito di ricevere (e con cui hanno già preso Carter Bryant all’ultimo Draft). Lo scorso anno Atlanta si è “rifatta” ai danni dei Pelicans, che per prendere Murray — il quale si è sfortunatamente rotto il tendine d’Achille — hanno ceduto Dyson Daniels e due prime scelte al Draft

7-6. ATLANTA E NEW ORLEANS | SCAMBIARE PER DEJOUNTE MURRAY (2022/2024)
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5. SACRAMENTO KINGS | PERDERE HALIBURTON E FOX IN TRE ANNI (2022-25)

Nel 2022 i Kings si sono ritrovati a scegliere tra De’Aaron Fox e Tyrese Haliburton: hanno preferito il primo, cedendo il secondo per prendere Domantas Sabonis e creando così la squadra che li ha riportati ai playoff dopo 17 anni. Con il tempo però quello scambio che inizialmente sembrava un “win-win” ha continuato a pendere in favore dei Pacers, che sono arrivati fino alle Finals mentre i Kings sono andati così male che Fox ha chiesto di essere ceduto agli Spurs, venendo accontentato. E così nel giro di tre anni Sacramento ha perso entrambe le sue point guard del futuro, vedendosi costretta a prendere Dennis Schröder sul mercato

5. SACRAMENTO KINGS | PERDERE HALIBURTON E FOX IN TRE ANNI (2022-25)

4. BROOKLYN NETS | SCAMBIARE PER JAMES HARDEN (2021)

L’ultimo lustro dei Nets è un altro di quelli per i quali servirebbero svariati libri, tra infortuni, scambi, vaccini per il COVID e chi più ne ha più ne metta. La mossa che ha maggiormente creato danni è stata però quella che avrebbe dovuto permettere loro di raggiungere il titolo, cioè la trade che li ha portati a prendere James Harden. Non solo in quel maxi-scambi a quattro squadre hanno perso Jarrett Allen e Caris LeVert, ma anche tre prime scelte al Draft e quattro swap. Harden ha poi chiesto di essere ceduto nel 2022 e i Nets, pur di rimettere le mani sulle loro prime scelte per poter "tankare", hanno dovuto fare un altro accordo con Houston in cui hanno speso ulteriori asset

4. BROOKLYN NETS | SCAMBIARE PER JAMES HARDEN (2021)
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3. MILWAUKEE BUCKS | SCAMBIARE PER DAMIAN LILLARD (2023)

Considerata come era cominciata e come è finita, la decisione di prendere Lillard sul mercato non può che essere definita come disastrosa da parte dei Bucks. Non solo hanno ceduto Jrue Holiday, Grayson Allen, una scelta al Draft e due swap per prenderlo, ma dopo un biennio tutt’altro che entusiasmante — con l’unica eccezione della NBA Cup vinta lo scorso dicembre — sono arrivati a doverlo tagliare a seguito della rottura del tendine d’Achille, in un tentativo disperato per convincere Giannis Antetokounmpo a rimanere al fianco del nuovo centro Myles Turner. Una mossa che costerà uno sproposito ai Bucks (22.5 milioni all’anno nelle prossime cinque stagioni, più il contratto di Turner) e che li vedrà tornare in controllo della loro prima scelta solo nel 2031

3. MILWAUKEE BUCKS | SCAMBIARE PER DAMIAN LILLARD (2023)

2. PHOENIX SUNS | SCAMBIARE PER KEVIN DURANT E BRADLEY BEAL (2023)

L’era dei Big Three in NBA sembra essere finita per via dei cambi regolamentari nel contratto collettivo: dopo la fine dei Brooklyn Nets di Durant, Irving e Harden, i Suns sono l’ultimo esempio di quanto sia difficile costruire un roster di livello attorno a tre superstar che guadagnano 50 milioni all’anno. La scelta di mettere Kevin Durant e Bradley Beal al fianco di Devin Booker poteva anche avere un senso sulla carta, ma alla prova dei fatti si è rivelata spettacolarmente disastrosa, costando uno sproposito in termini di asset (smantellando di fatto la squadra che nel 2021 era arrivata al titolo) e di soldi spesi (sia sui contratti che in luxury tax). Il tutto per appena 6 vittorie ai playoff in due anni e mezzo, cambiando allenatore per quattro volte nel frattempo

2. PHOENIX SUNS | SCAMBIARE PER KEVIN DURANT E BRADLEY BEAL (2023)
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1. DALLAS MAVERICKS | CEDERE LUKA DONCIC (2025)

Checché ne dica Nico Harrison e la sua "visione a lungo termine", il processo che ha portato i Mavs a cedere Doncic rimane uno dei peggiori nella storia della NBA, e sicuramente il peggiore degli ultimi cinque anni. Mentre gli altri errori di questa classifica sono dovuti più che altro a squadre che hanno speso troppo per prendere certi giocatori, i Mavs hanno invece ricevuto troppo poco (al netto del rispetto che si deve a un Hall of Famer come Anthony Davis) dalla cessione volontaria di Doncic ai Lakers. Il fato ha poi voluto che Cooper Flagg finisse nelle loro mani ed è possibile che con il nuovo numero 32 le cose non vadano bene in Texas nei prossimi cinque anni perché il suo talento è speciale, ma non cancella che quello di Harrison rimane un errore ingiustificabile

1. DALLAS MAVERICKS | CEDERE LUKA DONCIC (2025)
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