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NBA, i veterani a caccia del primo anello in carriera: chi riuscirà a coronare il sogno?

NBA

Introduzione

Sono in NBA da tanti, tanti anni e alcuni di loro sono riusciti solo a sfiorare il sogno di mettersi al dito un anello, ma nella prossima stagione potrebbero avere l’occasione di ritentarci. E per molti di loro potrebbe davvero trattarsi dell’ultima chance per realizzare un sogno coltivato a lungo e coronare così un percorso di carriera altrettanto lungo

Quello che devi sapere

CHRIS PAUL, L.A. CLIPPERS

Tra i veterani ancora senza anelli alle dita, Chris Paul è forse il più importante in termini di impatto sul gioco e considerazione da parte di colleghi, appassionati e addetti ai lavori. Tornato ai Clippers, dove partirà dalla panchina con il compito di guidare la second unit della squadra, CP3 potrebbe trovarsi di fronte alla sua ultima stagione in NBA e quindi davvero all’ultima occasione per alzare il Larry O’Brien Trophy

JAMES HARDEN, L.A. CLIPPERS

Accanto a Paul ci sarà James Harden, che di occasioni, almeno sulla carta, per vincere il titolo ne ha avute parecchie, ma la cui unica apparizione alle Finals risale al 2012. I Clippers che puntano tutto sull’esperienza con una specie di versione NBA de ‘I Mercenari’ avrebbero bisogno di un Harden ‘vintage’ per provare davvero a vincere almeno l’Ovest, e buona parte delle loro speranze passerà proprio dall’ex Rockets e Nets 

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JIMMY BUTLER, GOLDEN STATE WARRIORS

Anche Jimmy Butler è arrivato vicino a vincere l’agognato titolo, venendo però rimbalzato due volte con Miami alle Finals, prima dai Lakers e poi dai Nuggets. Il trasloco sulla Baia, dove di anelli se ne intendono, sarebbe propedeutico a regalare all’ex Bulls e Sixers un’occasione di mettere finalmente le mani su quel trofeo fin qui solo sfiorato

MIKE CONLEY, MINNESOTA TIMBERWOLVES

In ogni sondaggio, in ogni inchiesta effettuata negli ultimi dieci anni abbondanti il nome di Mike Conley è sempre finito tra quelli più volentieri citati dai colleghi messi di fronte alla scelta del compagno di squadra ideale. Il titolo, però, tra Memphis, Utah e ora Minnesota non è mai arrivato, anzi, non è mai arrivata nemmeno l’esperienza alle Finals

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RUDY GOBERT, MINNESOTA TIMBERWOLVES

A far coppia con Conley prima in maglia Jazz e poi in maglia Timberwolves c’è stato spesso e volentieri Rudy Gobert, il quattro volte difensore dell’anno si è sempre fermato alle finali di Conference. Il suo impatto sulla difesa di squadra pare in calo, ma il francese potrebbe infine togliersi una soddisfazione non da poco nella prossima stagione

MARCUS SMART, LOS ANGELES LAKERS

Anima e, in qualche modo, uomo simbolo dei Celtics per quasi un decennio, con Boston Marcus Smart ha solo assaggiato la vera gloria, perdendo ripetutamente all’atto finale della Eastern Conference e quindi alle Finals del 2022 contro Golden State. Ora quella gloria proverà ad assaporarla in pieno con la maglia dei grandi rivali dei biancoverdi, visto che i Lakers hanno voluto scommettere su di lui

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TIM HARDAWAY JR., DENVER NUGGETS

In NBA dal 2013, Tim Hardaway Jr. sembra portarsi dietro una maledizione ereditata dal padre, stella di Warriors e Heat negli anni ’90 che non è mai riuscita a mettere le mani sul titolo. Tiratore tra i più continui dell’ultimo decennio, ora l’ex Dallas è salito sul carro di Nikola Jokic e sogna di poter spezzare la maledizione della famiglia Hardaway vestendo la maglia dei Nuggets

CLINT CAPELA, HOUSTON ROCKETS

Pur di provare a vincere il titolo, Clint Capela ha accettato di tornare dopo cinque anni a Houston, dove con ogni probabilità sarà il terzo centro delle rotazioni dietro ad Alperen Sengun e Steven Adams. L’obiettivo, accanto al nuovo acquisto Kevin Durant e al nucleo giovane dei Rockets, potrebbe anche rivelarsi raggiungibile

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LARRY NANCE JR., CLEVELAND CAVALIERS

A proposito di ritorni e di prospettiva verso il titolo, Larry Nance Jr. ha accettato l’offerta al minimo contrattuale fattagli dai Cavs, tornando a Cleveland dopo quattro anni con l’idea di provare a togliersi quella soddisfazione che gli era sfuggita giocando accanto a LeBron James e mettendo a disposizione l’esperienza maturata in ormai un decennio trascorso a lottare sotto i tabelloni della NBA

JORDAN CLARKSON, UTAH JAZZ

Sesto uomo dell’anno nel 2021, le ultime stagioni hanno rischiato di far deragliare la carriera di Jordan Clarkson. I Jazz in perpetua ricostruzione, infatti, poco si addicevano alle sue caratteristiche e ora, sbarcato a New York, dove gli chiederanno di concentrarsi su ciò che sa fare meglio, ovvero entrare dalla panchina e mettere punti a tabellino, il filippino spera di poter lottare per il massimo traguardo possibile

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