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NBA, quando il mercato fa storcere il naso: i cinque movimenti peggiori di quest’estate

NBA

Introduzione

Il mercato NBA, tra meccanismi contrattuali complicati e giocatori che vogliono cambiare aria, porta i front office a prendere delle decisioni rischiose, che spesso portano a risultati pessimi se non disastrosi. ‘Bleacher Report’ ha quindi provato a individuare le cinque scelte, tra scambi e buyout, arrivate durante l’estate e che potrebbero costare pesanti rimpianti alle squadre che le hanno fatte 

Quello che devi sapere

HOUSTON SCAMBIA CAM WHITMORE

Il mercato dei Rockets, partito con la trade che ha portato in Texas Kevin Durant, è stato a detta di tutti poco meno che trionfale. A Houston, nella prossima stagione, punteranno dritti al titolo, ma nelle varie manovre estive c’è stata anche la cessione di Cam Whitmore a Washington. A soli 21 anni, però, l’ex Villanova sembra avere del potenziale ancora tutto da esplorare e, nel caso affatto improbabile che agli Wizards trovi molto più spazio rispetto a quello di cui ha goduto nelle sue prime due stagioni da professionista e quindi metta in mostra tutto il suo talento, potrebbe trasformarsi in un rimpianto per i Rockets

HOUSTON SCAMBIA CAM WHITMORE

NEW ORLEANS SCAMBIA PER DERIK QUEEN E PER JORDAN POOLE

All’ultimo Draft, i Pelicans hanno ceduto ad Atlanta una prima scelta non protetta al prossimo pur di passare dalla 23^ alla 13^ posizione e quindi scegliere Derik Queen, giocatore dal discreto potenziale ma che non sembra in grado di poter invertire la parabola della squadra. Parabola che, salvo sorprese, nella prossima stagione dovrebbe vedere New Orleans ancora sul fondo della Western Conference, eventualità che regalerebbe agli Hawks una scelta in Lottery al Draft del 2026. E, come se non bastasse, i Pelicans in estate hanno anche deciso di scambiare CJ McCollum, veterano con il contratto in scadenza tra un anno, per portarsi in casa i contratti di Jordan Poole e Saddiq Bey, che viceversa saranno validi fino al giugno del 2027

NEW ORLEANS SCAMBIA PER DERIK QUEEN E PER JORDAN POOLE
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IL BUYOUT (CON STIPENDI SPALMATI) DI BRADLEY BEAL A PHOENIX

Pur di liberarsi di un giocatore che non era più ritenuto essenziale per il progetto tattico di squadra e di abbassare il loro monte stipendi complessivo, i Suns hanno deciso di tagliare Bradley Beal e di spalmare i salari a lui dovuti nei prossimi cinque anni. Da qui al 2030, quindi, Phoenix dovrà riconoscere al giocatore, che nel frattempo ha firmato a cifre decisamente più contenute con i Clippers, poco più di 19 milioni di dollari. Milwaukee, come noto, ha finalizzato un’operazione del tutto simile con Damian Lillard, ma almeno i Bucks hanno usato lo spazio salariale liberato per firmare uno dei free agent più ambiti sul mercato come Myles Turner

IL BUYOUT (CON STIPENDI SPALMATI) DI BRADLEY BEAL A PHOENIX

SACRAMENTO FIRMA DENNIS SCHROEDER E SCAMBIA JONAS VALANCIUNAS

A Sacramento, almeno in apparenza, la confusione regna sovrana. Rimasti di fatto senza playmaker dopo la cessione di De’Aaron Fox a San Antonio, i Kings hanno deciso di affidare la loro cabina di regia a Dennis Schroeder, reduce da una carriera NBA fatta di alti e bassi continui, investendo sul tedesco un triennale da 44 milioni di dollari. E poco dopo la firma di Schroeder, Sacramento ha ceduto Jonas Valanciunas a Denver in cambio di Dario Saric, mentre una volta perfezionata la trade si è scoperto che il lituano era disponibile a trattare un buyout per tornare a giocare in Europa. E l’eventuale rescissione con Valanciunas avrebbe liberato spazio salariale prezioso, invece uno dei migliori centri di riserva di tutta la lega è stato di fatto regalato ai Nuggets

SACRAMENTO FIRMA DENNIS SCHROEDER E SCAMBIA JONAS VALANCIUNAS
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UTAH SCAMBIA COLLIN SEXTON PER JUSUF NURKIC

I Jazz, in fase di piena ricostruzione, avevano bisogno di snellire il loro backcourt in modo di lasciare spazio in campo alle loro due scelte all’ultimo Draft Ace Bailey e Walter Clayton Jr., ma la trade con cui hanno spedito Collin Sexton, il cui contratto scade al termine della prossima stagione, a Charlotte grida vendetta. Pur di cedere la guardia, infatti, Utah non solo si è portata in casa un giocatore che non c’entra nulla con la linea verde della squadra come Jusuf Nurkic, ma ha dovuto addirittura inserire una seconda scelta al Draft del 2030 nell’affare

UTAH SCAMBIA COLLIN SEXTON PER JUSUF NURKIC
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