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NBA, il mercato di cui non si parla: i cinque movimenti più sottovalutati dell’estate

NBA

Introduzione

L’estate del mercato, come da tradizione, ha portato tante novità e tra scambi inattesi, tagli e firme di free agent che hanno deciso di cambiare maglia qualche movimento è passato ingiustamente inosservato. Secondo ‘The Athletic’ questi sono i cinque che rischiano di incidere in maniera maggiore sull’andamento della prossima stagione 

Quello che devi sapere

IL RINNOVO DI JOSH GIDDEY A CHICAGO

Tra le diverse situazioni più delicate che riguardano i restricted free agent, quella di Josh Giddey è finora l’unica ad aver trovato una soluzione soddisfacente per entrambe le parti. Il quadriennale da 100 mlioni di dollari concesso dai Bulls all’australiano potrebbe rivelarsi la scelta più azzeccata per un giocatore che ha ancora ampi margini di crescita, ma che con quel tipo di stipendio potrebbe comunque avere senso anche qualora dovesse diventare anche solo il terzo o quarto miglior elemento della squadra

IL RINNOVO DI JOSH GIDDEY A CHICAGO

L’INNESTO DI LUKE KORNET DA PARTE DEGLI SPURS

Dal punto di vista tecnico, l’innesto di Luke Kornet permette agli Spurs di avere allo stesso tempo un’alternativa solida per i minuti in cui Victor Wembanyama riposerà in panchina e un possibile partner per il francese nel caso in cui coach Mitch Johnson volesse provare un quintetto più consistente sotto canestro. E dei 41 milioni per quattro anni concessi da San Antonio all’ex Celtics, solo la metà sono garantiti, lasciando così al front office la possibilità di valutare che fare del contratto dopo il 2027

L’INNESTO DI LUKE KORNET DA PARTE DEGLI SPURS
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LA TRADE CHE HA PORTATO MICHAEL PORTER JR. AI NETS

I Nets si presentavano ai nastri di partenza di questo mercato con lo spazio salariale più ampio di tutta la lega e in buona parte l’hanno utilizzato per assorbire il pesante contratto di Michael Porter Jr. nella trade che ha portato Cam Johnson a Denver. Nel cambio, Brooklyn si è accollata una differenza complessiva di 35 milioni di dollari, ma ha ottenuto la prima scelta non protetta dei Nuggets al Draft del 2032, quando Nikola Jokic avrà 37 anni e il ciclo costruito attorno al suo enorme talento potrebbe essere già terminato

LA TRADE CHE HA PORTATO MICHAEL PORTER JR. AI NETS

LA TRADE CHE HA PORTATO NORMAN POWELL AGLI HEAT

Senza far grande rumore, gli Heat hanno trasformato due panchinari come Kyle Anderson e il veterano Kevin Love in Norman Powell, che nella prima parte della scorsa stagione ai Clippers aveva giocato a livelli da All-Star. Il peso sul salary cap, stimato attorno ai 7 milioni di dollari in più, è modesto e il contratto di Powell è in scadenza al termine della prossima stagione, lasciando così alla dirigenza di Miami la scelta tra un eventuale prolungamento e un inserimento in ulteriori scambi da qui a febbraio prima della trade deadline

LA TRADE CHE HA PORTATO NORMAN POWELL AGLI HEAT
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IL PROLUNGAMENTO DEL CONTRATTO DI JAYLIN WILLIAMS CON I THUNDER

Tra un anno, il monte salari dei Thunder verrò appesantito dall’entrata in vigore dei pesanti rinnovi concessi a Chet Holmgren e Jalen Williams e l’esercizio della team option da 28.5 milioni di dollari presente nel contratto di Isaiah Hartenstein potrebbe diventare un problema. Ecco perché la firma dell’altro Williams, Jaylin, a 25 milioni per tre anni, garantisce a Oklahoma City una buonissima alternativa sotto canestro, oltre a confermare uno dei leader silenziosi dello spogliatoio dei campioni NBA in carica

IL PROLUNGAMENTO DEL CONTRATTO DI JAYLIN WILLIAMS CON I THUNDER
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