A'ja Wilson ha il controllo totale del gioco. E tante altre cose

Ci sono giocatrici che misurano il loro tempo in punti, rimbalzi e premi, e poi c’è A’ja Wilson, un capitolo a parte, che sta scrivendo una storia sportiva in cui le cifre servono solo a raccontare la portata di un controllo totale del gioco. Al centro delle Las Vegas Aces, Wilson non è più soltanto una stella, è il motore di una macchina perfetta, fatta di dominio fisico, intelligenza tattica e leadership. L’apice lo raggiunge in questa ultima stagione sportiva. Wilson guida le sue Aces a una netta vittoria nelle Finals, contribuendo in modo decisivo alla vittoria del titolo e aggiudicandosi sia il premio di MVP di stagione sia quello delle Finals MVP, con medie da superstar. L’unica atleta nella storia della Wnba e dell’Nba, a finire la stagione ed essere leader per punti, rimbalzi e stoppate. A’ja ha accumulato numerosi premi di MVP e di miglior difensore, oltre a selezioni All-WNBA e presenze con la nazionale USA. Solo qualche numero: negli ultimi 4 anni, ha vinto 3 titoli con la Las Vegas e 4 volte Mvp, record della lega. Ma anche 2 ori mondiali e 2 ori olimpici. Questi traguardi l’hanno fatta entrare di prepotenza della lista delle GOAT, nonostante i soli 29 anni. La scalata al successo è stata costruita fin dai tempi del college: a South Carolina ha dominato il circuito NCAA, vincendo titoli, premi individuali e portando la scuola al ritiro del suo numero di maglia. Lì si è formato il suo gioco, fatto di tecnica sotto canestro, letture di squadra e una spiccata propensione difensiva avvalorata dalla sua fisicità. Tutte qualità che poi l’hanno resa la prima scelta assoluta al Draft WNBA del 2018. È universalmente riconosciuta come una delle giocatrici più complete del suo tempo, proprio per il mix di dominio offensivo e presenza difensiva. Tatticamente, è un mix tra potenza fisica e tecnica. Legge la pallacanestro come poche giocatrici al mondo, sa quando è il momento di prendersi le proprie responsabilità, ma sempre coinvolgendo le compagne. Ma ridurla ai soli numeri sarebbe ingiusto. Il valore di Wilson sta soprattutto nella capacità di rendere migliore anche il gioco di chi gli sta accanto. Fuori dal campo, ha costruito un’immagine autentica e multitasking: è imprenditrice con il suo brand di candele aperto con la mamma, una linea personale di scarpe con il brand Nike, ma soprattutto testimonial sociale e figura pubblica con la sua fondazione nata per aiutare i bambini che soffrono di dislessia e bullismo. Aiutando cosi concretamente, con strumenti per l’istruzione e l’integrazione. Questa dimensione umana, combinata alla feroce competizione sportiva, la rendono un modello per intere generazioni di giovani atlete. Infine, il rapporto con i tifosi e con i media. In un’epoca sempre più social, A’ja Wilson ha saputo gestire aspettative e pressione rimanendo trasparente e autentica nelle interviste e apparizioni in pubblico. Questo la rende non solo una protagonista sportiva, ma anche una voce influente nel basket a livello mondiale.

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A'ja Wilson ha il controllo totale del gioco. E tante altre cose

Chicca Macchi