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NBA, chi dopo SGA? I 10 giocatori che si contenderanno il premio di MVP

NBA
©Getty

Introduzione

Mancano ormai pochi giorni all’inizio della stagione NBA, con la Opening Night da seguire interamente in diretta sui canali di Sky Sport nella notte tra martedì 21 e mercoledì 22 ottobre. Una serata in cui saranno in campo diversi giocatori candidati alla vittoria del premio di MVP: riuscirà qualcuno a spodestare Shai Gilgeous-Alexander oppure il leader degli Oklahoma City Thunder vincerà il secondo premio consecutivo? Il sito ufficiale della NBA ha messo in ordine (rigorosamente alfabetico) i dieci candidati alla vittoria del trofeo individuale più ambito

Quello che devi sapere

GIANNIS ANTETOKOUNMPO

Con l’infortunio e il successivo taglio di Damian Lillard, Antetokounmpo comincia la stagione senza un giocatore All-Star al suo fianco per la prima volta dal 2018, ritrovandosi sulle spalle ancora più peso offensivo rispetto al passato. Una chance però per migliorare i suoi numeri già spaventosi (30 punti, 12 rimbalzi e 6 assist di media col 60% al tiro: mai visto prima nella storia NBA) e, nel caso in cui i Bucks dovessero sorprendere, una forte candidatura al terzo MVP della carriera.

GIANNIS ANTETOKOUNMPO

JALEN BRUNSON

Nel nuovo millennio i New York Knicks non avevano mai cominciato con aspettative alte quanto quelle di quest’anno. E le aspettative risiedono soprattutto sulle spalle del leader Jalen Brunson, miglior giocatore "clutch" della passata stagione e già in odore di podio due anni fa, quando finì al quarto posto nelle votazioni per l’MVP. Con una stagione da prima posizione nella Eastern Conference, la sua candidatura potrebbe diventare ancora più solida.

JALEN BRUNSON
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CADE CUNNINGHAM

Dopo essere esploso nella passata stagione, ora il leader dei Detroit Pistons deve confermarsi come uno dei migliori playmaker della lega, forte di medie eccezionali da 26 punti, 6 rimbalzi e 9 assist che possono migliorare ulteriormente. Molto dipenderà anche dai risultati di squadra: se i Pistons dovessero continuare a crescere prendendosi uno dei primi tre posti a Est, il suo nome andrebbe inevitabilmente preso in considerazione.

CADE CUNNINGHAM

STEPH CURRY

Scommettete contro il 37enne a vostro rischio e pericolo. Nonostante l’età che avanza, Curry rimane il sole attorno al quale girano tutti gli altri pianeti dei Golden State Warriors, e per questo è il veterano con maggiori chance di potersela giocare. Dopo l’arrivo di Jimmy Butler lo scorso febbraio gli Warriors salirono decisamente di livello, sembrando competitivi anche ai massimi livelli: dovessero confermare quel tipo di rendimento, occhio al nome del vecchio Steph.

STEPH CURRY
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LUKA DONCIC

Di tutti i candidati che non hanno mai vinto il premio, Doncic è il maggiore indiziato a conquistarlo. Ai Lakers avrà tutti i palloni e tutte le attenzioni, e l’infortunio di LeBron James a inizio stagione è un involontario assist per potersi guadagnare consensi sin dall’inizio, specie se i Lakers dovessero partire bene grazie alle sue prestazioni. È nella miglior forma fisica della sua vita: il momento è adesso.

LUKA DONCIC

ANTHONY EDWARDS

Da due anni riesce a trasformare delle regular season balbettanti in cavalcate playoff più che solide, raggiungendo per due volte in fila le finali di conference. Forse questo è l’anno in cui anche durante la stagione il suo rendimento si mantiene ad alto livello in maniera costante: dovesse portare i Timberwolves a una delle prime posizioni della Western Conference insidiando OKC e Denver, per i votanti diventerebbe impossibile ignorarlo.

ANTHONY EDWARDS
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SHAI GILGEOUS-ALEXANDER

Non c’è un vero motivo per cui SGA dovrebbe fare un passo indietro rispetto alla passata stagione, anche se l’asticella è stata fissata decisamente in alto: capocannoniere, All-Star, primo quintetto All-NBA, MVP delle Finals e primo titolo in carriera. Con un roster profondissimo attorno a sé e il più ampio “bagaglio” di movimenti offensivi, però, il canadese rimane il candidato principale a confermarsi come miglior giocatore NBA.

SHAI GILGEOUS-ALEXANDER

NIKOLA JOKIC

La questione sta ormai diventando storica: dopo il Covid, il serbo dei Denver Nuggets è arrivato primo o secondo nelle votazioni per l’MVP, e più passa il tempo e più i suoi numeri diventano mostruosi. Lo scorso anno è diventato il primo centro di sempre a realizzare una tripla doppia di media, posizionandosi sul podio per punti, rimbalzi e assist. Una completezza insensata che gli è valsa già tre premi di MVP: se dovesse arrivare il quarto (e con una stagione solida dei Nuggets è tutt’altro che da escludere) raggiungerebbe leggende del calibro di Kareem, Chamberlain, Russell, Jordan e LeBron.

NIKOLA JOKIC
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DONOVAN MITCHELL

Ce lo si è quasi dimenticati, ma lo scorso anno i Cavs per un lungo periodo di tempo sono sembrati l’unica avversaria in grado di contrastare gli Oklahoma City Thunder da pari a pari, chiudendo la regular season con un record di 64 vittorie e 18 sconfitte. Ai playoff poi la storia è stata differenze, ma Donovan Mitchell comincia con la voglia di fare l’ultimo passo: l’infortunio a inizio anno di Darius Garland rimetterà il pallone nelle sue mani, potendo mettere su numeri ancora più impressionanti.

DONOVAN MITCHELL

VICTOR WEMBANYAMA

Siamo solamente al terzo anno della sua carriera, ma appare già chiaro a tutti che — salute permettendo — il francese diventerà un habitué delle conversazioni per il premio di MVP. Difensivamente è già adesso un giocatore in grado di cambiare ogni partita in cui scende in campo, e fisicamente sembra crescere ogni giorno che passa per poter diventare ancora più immarcabile di quello che già è. Se il record di squadra dovesse sostenerlo, occhio a Wemby per diventare MVP a 22 anni come Wes Unseld e Derrick Rose nella storia NBA.

VICTOR WEMBANYAMA
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