La seconda sfida tra Lakers e Thunder ha vissuto il suo momento di svolta quando a 7:40 dalla fine Luka Doncic ha ricevuto il suo secondo fallo tecnico dall’arbitro JT Orr, venendo espulso dal match. Da lì in poi OKC, che era sotto di una lunghezza al momento dell’espulsione, ha chiuso i conti con un parziale di 24-8. Dopo il match Doncic ha dichiarato che non si stava rivolgendo all’arbitro ma a un tifoso di OKC con cui aveva una storia pregressa sin dai playoff dello scorso anno. Secondo la spiegazione del capo-terna Tony Brothers, però, "ha guardato direttamente verso l’arbitro usando un linguaggio volgare", così come per il primo fallo tecnico della serata
Doncic ha chiuso con 23 punti e 5 assist in 31 minuti di gioco, venendo espulso quando sembrava essere finalmente entrato in partita. Il tifoso Jeremy Price, intervistato da Dave McMenamin di ESPN, ha ammesso di aver fatto trash talking con Doncic e che con ogni probabilità le parole dello sloveno erano rivolte a lui e non all'arbitro, come sembra confermare anche una ripresa da dietro di quanto accaduto. "Non ho mai fatto espellere un tifoso, ma se qualcuno parla, io rispondo come ho sempre fatto" ha detto Doncic. "Non ha niente a che fare con l'arbitro, davvero non capisco". Coach JJ Redick ha evitato di parlare direttamente dell'arbitro dichiarando che "sfortunatamente una grande partita non si è conclusa nel modo in cui ogni tifoso di pallacanestro avrebbe voluto per alcune decisioni di certi individui", mentre Jarred Vanderbilt sostiene che la questione con Orr fosse personale. "Già dopo il primo tecnico di Luka ci aveva detto 'Parlo con chiunque tranne che con Doncic', poi si è arrivati al secondo. L'ha presa sul personale e non so perché". Un sentimento condiviso anche da LeBron James: "Dopo l'espulsione la partita è stata stranissima per diversi minuti. Non so perché l'arbitro l'abbia presa sul personale, è stato tutto molto strano".
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