Il numero uno del Coni è a Tokyo- insieme alla delegazione italiana- per presentare la candidatura di Milano-Cortina. La proposta italiana per convincere le 206 delegazioni dei comitati olimpici punta anche sul territorio e sulle nostre eccellenze
OLIMPIADI 2026, GIORGETTI: “LA CANDIDATURA E’ DELL’ITALIA, NON DI UNA SINGOLA CITTA’”
La tensione dell'esame, da sostenere oltre tutto in inglese, la certezza di essere preparati, la curiosità di vedere cosa penseranno le 206 delegazioni dei comitati olimpici mondiali, delle parole, del video, del nuovo logo con Duomo e montagne. Di voler puntare sul territorio, sulle eccellenze italiane, sulla volontà delle persone di Lombardia e Veneto di volere le Olimpiadi 2026.
"A Tokyo con il Sindaco Sala, il Governatore Zaia, Mornati, Bianchedi e Pescante abbiamo incontrato l'Ambasciatore in Giappone Starace. Si lavora di squadra per riportare le Olimpiadi in Italia!". Così via Twitter dal Giappone il presidente del Coni, dove si trova, con la delegazione italiana, per presentare la candidatura di Milano-Cortina ai Giochi invernali del 2026.
A Tokyo, Roma è lontana con le polemiche Coni-Governo e Malagò-Giorgetti, sul futuro del nostro sport. Adesso Olimpiadi e basta, poi la presentazione di un quarto d'ora da dividere in 4 persone: Malagò, presidente Coni, i politici Sala, sindaco di Milano, e Zaia, governatore del Veneto, oltre ad Arianna Fontana di nuovo portabandiera, anzi testimonial.
Le foto, le strette di mano e di alleanze, gli avversari di Stoccolma riservati, come e più di sempre, un po' distaccati. E il pensiero al prossimo esame, quello delle garanzie economiche, 400 milioni circa, a gennaio, senza l'aiuto del portafoglio del governo.