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Olimpiadi Milano Cortina 2026, il Cio: "Candidatura molto solida"

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Dopo la 6 giorni di esami a dossier e impianti italiani, il capo della commissione di valutazione del Cio Octavian Morariu ha definito la candidatura di Milano e Cortina molto solida. Secondo un nuovo sondaggio del Comitato olimpico internazionale l'83% dell'opinione pubblica nazionale sarebbe d'accordo all'organizzazione dell'evento

MILANO-CORTINA: LA GARANZIA DEL GOVERNO 

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A 77 giorni dal verdetto sulla sede di Olimpiadi e Paralimpiadi invernali 2026, le parole del capo della commissione di valutazione del Comitato olimpico internazionale Octavian Morariu fanno ben sperare. "La candidatura Milano-Cortina è molto solida", ha detto nel corso della conferenza stampa che ha chiuso la visita agli impianti italiani. Per la scelta della sede sarà necessario attendere ancora un po’: dopo i sei giorni di esame a dossier e siti, il progetto italiano sembra viaggiare su una strada comoda, anche dopo il sostegno del governo. E poi, secondo un nuovo sondaggio del Cio, in Italia l’83% dell’opinione pubblica nazionale (su 2515 intervistati) sarebbe d’accordo. Con il 4% di contrari.

Milano-Cortina, per Morariu "corrisponde perfettamente all'Agenda 2020 che punta a ridurre i costi e massimizzare la sostenibilità", e non è un problema la distanza fra i siti, come ha chiarito anche a Stoccolma. In più, il capo delegazione Cio la definisce "una straordinaria candidatura", sottolineando la "forte unità fra governo, enti locali, atleti e comunità economica". Con il sostegno del governo (garanzie stimate in 415 milioni di euro), il prossimo appuntamento è a Palazzo Chigi. "Ci vedremo mercoledì tutti insieme per il punto della situazione. Siamo compatti", ha spiegato il numero 1 del Coni Giovanni Malagò. Sempre a Roma si rivolge il governatore del Veneto Luca Zaia. "I dati sul consenso alle Olimpiadi sono un grande monito al mondo politico, non c'è più alcun dubbio su da che parte stiano i cittadini", dice il leghista governatore del Veneto, regione in cui l'83% della popolazione è favorevole a ospitare i Giochi invernali, più o meno come in Lombardia (81%). Numeri in crescita rispetto al sondaggio di ottobre, soprattutto a Milano, dove si tocca l'87%, il dato più alto mai registrato dal Cio.

"Ora sappiamo che tutta Italia li vuole", è soddisfatto il governatore lombardo, Attilio Fontana. "Veneto e Lombardia sono da sempre la locomotiva d'Italia e, da romano, riconosco che Milano ha un altro passo, anche rispetto ad altre città europee", dice Malagò. E la fiducia degli intervistati non sorprende Giuseppe Sala. Il sindaco del capoluogo lombardo vede nei Giochi "un altro punto di svolta dopo Expo 2015", conta sulla partecipazione dei privati ed è convinto che "si debba cominciare a lavorare come se fossimo già assegnatari, perché gli anni passano in fretta: l'importante è partecipare, ma noi vogliamo vincere".

Il sondaggio di Stoccolma

Per farlo bisogna arrivare al traguardo davanti a Stoccolma. Che ha sondaggi meno esaltanti (55% a favore, 17% contro), ha ricevuto le garanzie dal governo Lettone (le gare di bob sarebbero dall'altra parte del Mar Baltico) ma attende ancora quello svedese. Dal Cio non pongono ultimatum. "Possiamo portare pazienza sino a fine aprile e vedere cosa succede poi - dice Morariu -. Il 12 aprile è la data stabilita per fornire le garanzie, non so se le riceveremo tutte. Abbiamo tempo per analizzarle e farle approvare dalla commissione entro il 24 giugno. Questa è la scadenza valida per tutto".