Il mal di pancia in riva alla Senna

Tutti i giorni si continua sperando di riuscire a portare a termine il programma olimpico delle gare nel fiume che attraversa Parigi, con le gare del nuoto di fondo che stanno per arrivare, quelle che vedono al via anche Gregorio Paltrinieri. Si insiste perché si sono investiti tanti soldi, euro più euro meno circa un miliardo e mezzo, con l’idea che non si possa cambiare o correggere quello che si è pianificato, che la salute dell’atleta conti ma non poi così tanto. Fra l'altro, per le gare di fondo basterebbe andare a Vaires-sur-Marne nel bacino utilizzato dal canottaggio, le cui gare sono finite. Per il triathlon sarebbe stato necessario ridisegnare i percorsi ciclistici e podistici. La Senna andrebbe comunque testata dai nuotatori di fondo, con correnti e temperature da assaggiare. Insomma, un bel pasticcio. Siamo sicuri che chi gareggia sia ancora al centro dell’Olimpiade? La cerimonia di apertura ha fatto prevalere scenografia, naturale e costruita, rispetto ai veri protagonisti, senza entrare nel merito dei “contenuti” artistici, piegati da politica e religioni a varie interpretazioni. Nella mensa del villaggio olimpico più code che proteine, con atleti che si sono lamentati. La carne non è ancora stata bandita dalla società che vuole essere sempre più vegetariana, eppure se mangi una bistecca rischi quasi, a patto di trovarla, di essere guardato male. Se poi, festeggiando la conquista di una medaglia, nelle interviste che provano a scavare tra famiglia, hobby, passioni ti sfugge che stai per ricevere la licenza di caccia ti vergogni, temi di essere giudicato male, di aver sporcato il risultato. La caccia può non piacere, tuttavia non è ancora stata bandita. Le armi, per carità, ma pure le lame della scherma sono armi. Sul ring l’eccesso di testosterone prodotto da una donna-pugile ci ha fatto perdere di vista la sostanza: Khelif ha cattiveria, aggressività, voglia di emergere. Quei dati che anche l’intelligenza artificiale faticherà a valutare ed elaborare e che sono l’essenza della boxe. Volete numeri certi? Parliamo della temperatura atmosferica con una raccomandazione per la “lettura”: Il caldo non è un nemico, ma un compagno “naturale” con cui convivere, che costringe all’aria condizionata spenta, anzi all’aria condizionata assente. Il “solito” villaggio olimpico è stato costruito con criteri e materiali ultramoderni per avere un naturale “rinfrescamento”. Il risultato? Per gli azzurri un arrangiamento all’italiana, con “pinguini”, spediti un po’ di nascosto tra vari materiali di arredamento, per ottenere qualche ora di sonno meno “sudata”, al di là di foto interpretate diversamente dai social, giudici implacabili capaci di sfuggire alla verifica delle fonti. L’impressione dopo questo elenco, sicuramente non esaustivo, è che l’idea e la filosofia del “sostenibile”, del politicamente corretto, dell’incapacità di reagire di fronte a imprevisti, come a un ambiente un po’ ostile , prevalgano su tutto. E soprattutto sull’unico vero elemento da tutelare: l’atleta.