Domenica 11 ottobre sveglia alle 5 (ma non preoccupatevi è anche in replica alle 11.15 e 19.30 su Sky Sport Arena) perchè tornano in campo, praticamente a un anno di distanza, gli All Blacks contro l’Australia. In palio c'è la Bledisloe Cup che verrà assegnata dopo una serie di 4 partite, due in Nuova Zelanda e due in Australia
Perchè guardare All Blacks-Australia
Se non potete più sentire che il rugby si porta dietro storie, tradizioni e valori e non volete aggiungere a una forte rivalità tra vicini di casa la parola “classica” allora c’è un motivo ancora più forte…gli All Blacks e l’Australia non si vedono dalla Rugby World Cup del 2019 in Giappone, quella vinta dal Sudafrica sull’Inghilterra, quindi, supergiù, da un anno. E ci saranno tante facce nuove, a cominciare dai due allenatori. E ci sarà, soprattutto, tanta voglia di dimostrare che quel mondiale è lontano, molto lontano. Australia fuori ai quarti contro l’Inghilterra e All Blacks in semifinale, sempre contro gli inglesi.
Bledisloe Cup
La sfida All Blacks-Australia si chiama così, dai primi anni 30, perché Lord Bledisloe, il quarto governatore nella storia della Nuova Zelanda, ha donato il trofeo che ancora oggi viene assegnato e che passa di mano in mano. Passa poco, per la verità, visto che da diciotto anni gli australiani non bevono birra dalla coppa…saldamente in mano degli All Blacks. Non è un record, nel passato, infatti, i neozelandesi l’hanno tenuta per 28 anni, tra il 1951e il 1978. Nel 2020 la Bledisloe verrà assegnata dopo una serie di 4 partite, due in Nuova Zelanda, l’11 ottobre a Wellington e la settimana successiva a Auckland, e due in Australia, il 7 novembre a Brisbane e il 12 dicembre a Sydney. 4 è un numero pari, quindi con due vittorie per parte si finirebbe in pareggio. E la Coppa, secondo l’abituale metodo anglosassone, resterebbe al detentore.
Neozelandese contro
L’Australia ha deciso di rinnovare puntando sulla guida tecnica di un neozelandese. Un po’ come se l’Italia del calcio andasse a pescare un tedesco. Si tratta di Dave Rennie, che ha sangue delle Isole Cook nelle vene, il paese della mamma, e che ha giocato per Wellington come centro, facendosi poi le ossa nel campionato provinciale neozelandese come coach, passando quindi all’under 20 degli All Blacks, ai Chiefs del Waikato, nel Super Rugby, con due titoli, e ai Glasgow Warriors in Scozia. Nel suo staff l’inglese Geoff Parling, ex seconda linea, anche dei British & Irish Lions, e lo scozzese Mark Taylor. Insomma l’Australia non produce più successi e…allenatori
Continuità
Ian Foster è invece il nuovo allenatore degli All Blacks. Non perché abbiano cacciato quello che ha perso ai mondiali…semplicemente perché già si sapeva che se ne sarebbe andato, comunque fosse andata la Rugby World Cup 2019. L’ex è Steve Hansen che ha vinto il mondiale come assistente di Graham Henry nel 2011 e in prima persona, o da primo coach, nel 2015. Adesso arriva Foster che era, a sua volta, assistente di Hansen…insomma sempre lo stesso gruppo. Ma in Nuova Zelanda si pensa che il numero uno degli allenatori sia Scott Robertson, 4 titoli consecutivi nel Super Rugby, l’NBA ovale, coi Crusaders di Christchurch. Scott Robertson ha allenato gli All Blacks under 20 e con quelli veri ha giocato in terza linea tra il 1998 e il 200, sommando 23 caps. Con lui si sarebbe interrotta la continuità tecnica.
Uncapped
Sono quelli che non hanno mai vestito la maglia della loro nazionale in una partita ufficiale, in un cosiddetto “test match”. Da “cap” , il berrettino che veniva assegnato come regalo a ogni giocatore per la presenza. Ce ne sono 6 tra gli All Blacks, su 35 convocati, e 16 su 44 tra i Wallabies. Gli esordienti, se scenderanno in campo.. Quando si raggiunge il 50esimo cap o il 100esimo cap si concede, solitamente, l’ingresso solitario a chi accumula un simile numero di match internazionali per ricevere la standing ovation. Attualmente il giocatore con più caps è proprio un neozelandese, Richie McCaw, che si è ritirato dopo la Rugby World Cup 2015, vinta, come quella del 2011, da capitano degli All Blacks. McCaw è a quota 148, uno in più del gallese Alun Wyn Jones. Il primo australiano è l’ex mediano di mischia George Gregan, al quinto posto, con 139 caps. Il “nostro” Sergio Parisse, ancora in attività, è a quota 142.
Su Sky Nuova-Zelanda Australia (ma non solo)
Tanto rugby nel weekend su Sky. Si comincia sabato 10 ottobre alle ore 8: su Sky Sport Arena Waikato-Counties Manukau. Alle 19, stesso canale, inizia il Super Rugby sudafricano con il match fra Bulls e Griquas. Infine, da non perdere, tra sabato 10 e domenica 11 ottobre alle ore 5.00 il primo match della Bledisloe Cup. In diretta su Sky Sport Uno e Sky Sport Arena. Replica alle 11.15 e 19.30 di domenica su Sky Sport Arena.