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Tri Nations, ultimo atto: Australia-Argentina sabato live su Sky

Rugby

Francesco Pierantozzi

Si avvicina il fischio finale di questo torneo con gli All Blacks che vinceranno, nonostante le polemiche e la sconfitta contro l’Argentina, il Tri Nations 2020, quella dell’edizione pandemica, senza il Sudafrica. L’Australia ha vinto solo una delle ultime 6 partite giocate, ma, contro l’Argentina, ha perso solo una delle ultime dieci sfide. Appuntamento su Sky Sport Uno e Sky Sport Arena sabato 5 dicembre alle 9.45

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Sembra passata una vita: i Pumas battono per la prima volta nella storia gli All Blacks. Roba di tre settimane fa. Adesso il capitano Matera, eroe dell’impresa, è sotto accusa. Prima gli hanno tolto i gradi,  il ruolo di skipper, causa tweet xenofobici di nove anni fa, vittime boliviani, paraguaiani e uomini di colore, poi glielo hanno restituito ma non giocherà comunque l’ultima partita del Tri Nations contro l’Australia (Sabato 5 dicembre live su Sky Sport Uno e Sky Sport Arena alle ore 9.45), come Guido Petti e Santiago Socino, anche loro autori, nel passato, sui social di messaggi dello stesso tenore. Insomma: resti capitano però non scendi in campo. In mezzo le scuse dei tre, sentite, l’attenuante di averlo fatto in giovane età, se attenuante può essere, e una caccia al passato “social” ad hoc. Scatenata da chi? Secondo i media australiani dai tanti argentini che non si sono sentiti abbastanza rappresentati dal leader dei Pumas e dai suoi compagni nel ricordo di Maradona. Scavalcati dagli All Blacks col gesto di Cane che stende sul parto una maglia nera commemorativa, prima della haka, dedicata al Pibe de Oro. L’oblio, un argomento difficile, in tutte le sue versioni…social e reali.

All Blacks imprendibili

Per prendersi il torneo, il Tri Nations, Australia e Argentina dovrebbero vincere la partita col punto di bonus offensivo, segnando almeno tre mete più dell’avversario, e accumulando una valanga di punti di differenza. Spieghiamoci meglio: quando si è pari in classifica, si va a guardare il numero di vittorie, che sarebbe identico, e quindi la differenza tra punti segnati e subiti. A conti fatti l’Argentina dovrebbe vincere con uno scarto di 93 punti, l’Australia addirittura di 101. Tradotto: impossibile scavalcare gli All Blacks. Nel rugby moderno, scavando indietro nel tempo, risultati così eclatanti sono avvenuti soltanto tra squadre di prima fascia (tier 1) e squadre di seconda o terza fascia. Il record, 142 punti di scarto, appartiene proprio all’Australia, nel Mondiale giocato in casa nel 2003 (perso poi in finale contro l’Inghilterra di Jonny Wilkinson) nel match con la Namibia (142-0). Purtroppo nelle partite ad alto quoziente di punti subiti c’è anche l’Italia, battuta dal Sudafrica 101-0 nel 1999. Ma restiamo all’ attualità, con gli All Blacks che vinceranno, nonostante le polemiche e la sconfitta contro l’Argentina, il Tri Nations 2020, quello dell’edizione pandemica, senza il Sudafrica. L’Australia ha vinto solo una delle ultime 6 partite giocate, ma, contro l’Argentina, ha perso solo una delle ultime dieci sfide. 

Appartenenza e identità

L’Australia è molto attenta al politically correct, alla sensibilità da usare con la popolazione aborigena, per recuperare, se mai fosse possibile, i delitti, i soprusi e i comportamenti del passato. Prima di ogni partita c’è il saluto di un erede della popolazione nativa, di chi ha abitato quei territori ed era proprietario, se si può usare questa parola, dei terreni. I Wallabies vestiranno una maglia con disegni aborigeni, la più amata e venduta, nelle versioni del recente passato, che, però non ha portato fortuna nel match contro gli All Blacks. Oggi non ci sono aborigeni tra i Wallabies, l’ultimo è stato Kurtley Beale. In Nuova Zelanda i Maori, che non sono abitanti originari, si pensa siano arrivati nella terra della lunga nuvola bianca dal sud Pacifico nel  XIII secolo, hanno invece feeling e passione col rugby. La haka ci riporta alle radici della cultura Maori. Ed esiste anche una selezione, con più di 130 anni di storia, composta solo da giocatori che hanno un legame tribale , il “whakapapa”,  con ascendenza maori. Sono i Maori All Blacks, con la particolare haka “Timatanga”, capaci nel passato di battere anche i British & Irish Lions, pronti, a Hamilton in Nuova Zelanda, ad affrontare, prima di Australia-Argentina per chi segue nell’emisfero nord, cioè noi (Sabato 5 dicembre ore 7.05 su Sky Sport Uno e Sky Sport Arena), i Moana Pasifika. Chi si nasconde sotto questo none? Una selezione di giocatori con sangue delle isole del sud Pacifico, soprattutto samoani, tongani e fijani, residenti in Nuova Zelanda, protagonisti, abituali e conosciuti nel Super Rugby. Tradizione e appartenenza, due valori classici di questo sport.

 

Doppio appuntamento con il rugby in questo sabato su Sky Sport Uno e Sky Sport Arena: alle 7.05 i Maori All Blacks sfidano i Moana Pasifika, mentre alle 9.45 in campo per il Tri Nations l'Australia e l'Argentina (per chi se la fosse persa, replica alle 12.15 su Sky Sport Collection e alle 22.45 su Sky Sport Arena).