Si avvicina la fine della regular season MLB con una grande battaglia per entrare nelle 16 squadre che faranno la post season. Nei playoff si giocherà in quattro sedi prescelte: San Diego, Los Angeles, Houston e Arlington. Possibili le World Series 2020 con il pubblico presente a capienza ridotta. Stasera su Sky in diretta Toronto-Philadelphia
Iniziata con tante perplessità, la regular season MLB procede spedita verso una post season mai vista. Ci sarà un nuovo format a 16 squadre e i playoff si giocheranno dal secondo turno in sedi prestabilite per evitare spostamenti e contagi. Tutti chiusi tra hotel e campo da gioco per 5 settimane con regole rigide per autorizzare l’ingresso di alcuni familiari. Il baseball ha stravolto le sue tradizioni, per reagire all’impatto che il Covid-19 ha avuto su tutti i diamanti d’America. E’ una stagione ridotta a 60 partite, con squadre aggredite da contagi collettivi che hanno costretto soprattutto Miami e S.Louis a lunghe pause e a un calendario con doppi confronti per recuperare. Il baseball ne ha approfittato per introdurre novità che hanno aumentato l’interesse e la curiosità.
Ai playoff in 16
Ai playoff si qualificheranno 16 squadre, 8 nella American League e 8 nella National League, con un seeding del tutto simile a quello di altre leghe come NBA o NHL. Il primo turno si giocherà dal 29 settembre, le Wild Card Series, e sarà terribile: si giocherà al meglio delle tre partite, chi ne perde due è già fuori. Spietato, per non mancare una tradizione dei playoff MLB che dopo una lunghissima stagione di solito concentrano in poche gare tutte le emozioni del mese finale. Serie quasi impossibili da prevedere, nessuna squadra avrà vita facile. Basta perdere la prima partita, dove ti sei giocato il tuo miglior lanciatore, e sei con le spalle al muro. I pronostici della vigilia per questa complicato 2020 hanno trovato il massimo rispetto nel ruolo di favoriti da parte dei Los Angeles Dodgers, dominatori sia sul monte di lancio che nel box di battuta. L’unica squadra a cui davvero non manca nulla per vincere, se non dimostrare di riuscire a vincere anche quando conta davvero. I favoriti nella American League, i New York Yankees, invece hanno scoperto molto presto un buon motivo per cui a volte non si può vincere: gli infortuni. Anche loro hanno tutto per trionfare sulla carta, peccato che la carta sia diventata quella del medico della squadra che ha dovuto certificare i problemi di salute accaduti a ripetizione alle loro stelle. Dopo una crisi che li aveva messi addirittura all’ottavo posto della lega, a rischio qualificazione playoff, hanno rimesso le cose a posto rimettendo in campo i giocatori persi per strada e riprendendo confidenza con la loro arma storicamente migliore: il fuoricampo.
In lotta per un posto
Così l’American League si è aperta alle novità, con Tampa Bay a lungo in testa, con i talentuosissimi Chicago White Sox in grado addirittura di chiudere al primo posto e con la possibilità di arrivare alle World Series in grande anticipo rispetto ai programmi stabiliti. Le otto che andranno ai playoff si completeranno poi con Oakland, Yankees, Minnesota, Cleveland, Toronto e Houston ma con una lotta esasperata per guadagnare posti nel seeding.
Ancora più complicata la situazione nella National. Non per i Dodgers che sono già qualificati matematicamente e con loro non avranno problemi San Diego, Atlanta e Chicago Cubs. Poi sarà battaglia fino all’ultima giornata per stare tra le otto o mancare l’occasione di fare i playoff allargati di questa stagione.
Le Wild Card Series saranno giocate sempre sul campo della squadra meglio classificata, quindi le prime 4 del seeding giocheranno sempre in casa, pur senza pubblico.
Poi tutti nella bolla
Dal secondo turno il baseball si chiuderà nella sua bolla, una scelta che non è stata possibile in regular season, difficile trovare strutture in grado di ospitare 30 squadre e con tanti campi disponibili.
Ma dalle Division Series si giocherà solo a Los Angeles, San Diego, Arlington e Houston, e nei Championship Series i campi resteranno due (San Diego e Arlington, il nuovo ballpark dei Texas Rangers). Nessuna squadra giocherà di fatto in casa perché a San Diego e Los Angeles, ad esempio, ci saranno solo quadre della American League, dove non giocano Padres e Dodgers, squadre della National League. E così sarà ad Arlington che ospiterà squadre della National League fino ai Championship Series.
World Series 2020 ad Arlington
La finale avrà una sede unica, Arlington (Texas) a fine ottobre. Nessuna squadra sarà in casa visto che i Rangers non si qualificheranno per questi playoff. L’ultima volta che tutte le gare di finale si giocarono su un unico campo fu il 1944 quando St.Louis era il campo di casa di entrambe le finaliste, Cardinals e Browns. Poi, in tutta la storia delle World Series, solo nel 1921 e 1922 capitò la stessa situazione, visto che il Polo Grounds di New York era la casa di Yankees e Giants.
Ma l’altra grande novità potrebbe essere la presenza dei tifosi sulle tribune. La MLB ci proverà, sperando di far entrare il 25% della capienza massima disponibile. Sarebbe il giusto contorno per il baseball in un momento in cui le novità non sono solo nel format o nelle regole. C’è una spaventosa iniezione di talento, una generazione di ventenni o poco più come Fernando Tatis Jr e Luis Robert che garantiscono spettacolo per qualità tecniche abbinate a doti fisiche straordinarie. Con stelle consolidate che stanno trovando conferme. A baseball si gioca, nonostante il Covid-19 e si gioca decisamente bene.
Venerdì 18 settembre live Toronto contro Philadelphia
Due delle squadre in piena lotta per entrare nei playoff si scontrano venerdì 18 settembre in diretta su Sky Sport Arena alle 22.00. Toronto ha subìto la rimonta degli Yankees nella AL East ma deve ora difendere la posizione. Philadelphia è una squadra ricca di giocatori d’esperienza che possono sempre trovare la formula giusta al momento giusto. E il momento giusto, ora, si avvicina. Torna anche il dialogo con gli appassionati del baseball MLB con un hashtag dedicato: #SkyBaseball.
Per tutti i playoff ci sarà poi una partita al giorno da seguire su Sky Sport. Stagione breve, ma che sia la più intensa possibile.