Sports Illustrated compie 70 anni: le copertine più iconiche della rivista più iconica

Qualunque atleta ha sognato almeno una volta di finire sulla copertina di Sports Illustrated. È una semplice questione di status, poco importa le difficoltà che ha attraversato negli ultimi mesi la rivista che per decenni ha definito il giornalismo sportivo di qualità. Quella prima pagina per uno sportivo è orgoglio e consapevolezza: significa avercela fatta. Nata nel 1954 come rivista settimanale di intrattenimento e tempo libero, come ha spiegato Michael MacCambridge nel suo libro 'The Franchise: a history of Sports Illustrated Magazine' ha saputo trarre vantaggio dai cambiamenti sociali avvenuti in quell'epoca per diventare "la quintessenza della rivista americana della classe media del dopoguerra, sviluppando un tono distintivo, una prosa lucida, irriverente e senza scuse sul ruolo centrale dello sport nella società moderna". È arrivata ad avere oltre 23 milioni di lettori in tutto il mondo raccontando lo sport partendo da immagini curate nei minimi dettagli . Per Sport Illustrated l’articolo non è solo un contorno alle foto ma un momento di approfondimento capace di fare opinione. Il boom di copie avvenne con l'avvento di Andre Laguerre che rivoluzionò la rivista esasperando l'utilizzo delle immagini a colori e aumentando la popolarità trattando tutti gli sport più seguiti dagli americani. A Laguerre si deve anche l'idea di avvicinare lo sport alla moda con la nascita, dal 1964, di Swimsuit Issue, l'edizione speciale annuale della rivista con copertina e servizio fotografico dedicato a una delle modelle del momento, ritratta in costume da bagno. Tra gli oltre 3500 numeri usciti in edicola, il primato delle apparizioni spetta a Michael Jordan, finito sulla prima pagina per 50 volte in carriera. Ma non sono mancate anche copertine 'particolari', per così dire intercontinentali, come quelle dedicate a Mario Balotelli nel 2013 e a Gigi Riva nel 2018. Per non parlare del premio di 'Sportivo dell'anno' che viene dato ancora oggi, e che rappresenta un grandissimo riconoscimento personale: il primo fu il mezzofondista inglese Roger Bannister, che nel 1954 divenne il primo uomo a correre un miglio piano in meno di quattro minuti. L'ultimo invece è stato coach Deion Sanders, capace nel 2023 di rilanciare il programma di football collegiale dei Colorado Buffaloes. Negli anni Sports Illustrated si è aggiornata, si è modificata, è sbarcata sui social e ha allargato il suo orizzonte anche sugli e-sports. Tutto per stare al passo con i tempi. Solo una cosa è fuori dal tempo: aver fatto la storia del giornalismo. Buon compleanno. 16 agosto 1954 - Il primo numero Design minimale e colori un po' sbiaditi. Il primo numero di Sports Illustrated arriva nelle edicole di tutti gli Stati Uniti al costo di lancio di 25 centesimi: per la copertina della storica prima stampa viene scelto Eddie Mathews, terza base degli allora Milwaukee Braves. Oggi non dirà molto, ma Mathews fu uno dei giocatori di punta della MLB nel corso degli anni '50, tanto da guadagnarsi ben 12 convocazioni tra gli All-Star della Lega. Per ironia della sorte, mancò dalla selezione proprio nel 1954. E, a dirla tutta, sulla rivista non c'era nessun articolo su di lui o sui Braves 26 dicembre 1960 - JFK vince le elezioni Non solo sport. Nei suoi primi anni Sports Illustrated si concesse anche diverse incursioni 'fuori settore'. Non era insolito trovare sulla rivista articoli sulla pesca, la caccia e il tempo libero in generale. Non mancavano anche temi più di attualità, come la politica: l'ultimo numero del 1960 ritrae infatti il nuovo presidente degli Stati Uniti John Fitzgeral Kennedy e la moglie Jacqueline in vacanza a Hyannis Port, in Massachusetts. 23 giugno 1975 - Pelé sbarca negli Usa Negli anni '70 il calcio godeva di ben poca considerazione negli Stati Uniti. La prima eccezione nella storia della rivista viene fatta nel 1975, quando i New York Cosmos, fondati solo cinque anni prima, decidono di ingaggiare un trentacinquenne Pelé, alle ultime battute di una carriera strepitosa. La mossa diede ottimo risalto al movimento calcistico americano, mentre O'Rey si fermò per due anni nella City, dove segnò 31 gol in 56 presenze. 10 dicembre 1984 - Il debutto di Michael Jordan in Nba Il dibattito su chi sia il G.O.A.T tra lui e LeBron James tiene banco ancora oggi, ma a metà degli anni '80 per la redazione di Sports Illustrated non c'erano dubbi: il giovane Michael Jordan era già una stella in ascesa. Selezionato dai Bulls nel luglio 1984, si prese la prima pagina della rivista dopo sole venti partite in Nba, quando a 21 anni riuscì a far diventare Chicago una franchigia competitiva dopo più di un decennio di fallimenti. Qui lo possiamo vedere in azione contro i Bucks, una delle difese migliori del campionato. 7 luglio 1986 - Maradona vince il Mondiale con l'Argentina Dopo il successo nel Mondiale del 1978, l'Argentina replica nel 1986. Non ci sono dubbi: Diego Armando Maradona è il miglior giocatore della competizione, e anche del mondo. Il 'Pibe de Oro' si conquista la copertina della rivista per la prima e unica volta in carriera, diventando solo il secondo calciatore a finire sulla prima pagina di Sports Illustrated. Nel 2014 toccherà anche al suo 'erede' Lionel Messi. 3 ottobre 1988 - Ben Johnson perde l'oro per doping Alle Olimpiadi del 1988 il velocista canadese Ben Johnson venne trovato positivo a un controllo anti doping dopo aver vinto la finale dei 100 metri piani con record del mondo . Johnson ricevette una squalifica di tre anni dal circuito, oltre alla revoca della medaglia d'oro appena vinta, che venne consegnata al secondo classificato: Carl Lewis. Dopo i 4 ori di Los Angeles 1984 Lewis godeva di grandissima considerazione in patria, ecco perché la stampa americana fu così dura con Johnson, colpevole di aver sconfitto illegalmente il 'Figlio del vento'. 18 febbraio 1991 - Il Dream Team ai Giochi di Barcellona Quello del 1992 è stato il 'Dream Team' originale, arrivato ai Giochi di Barcellona per riscattare la reputazione della Nba dopo la sconfitta in semifinale contro l'Unione Sovietica alle Olimpiadi del 1988. Per l'occasione gli Stati Uniti schierarono i loro migliori giocatori, in un mix di carisma e talento mai più rivisto fino almeno a quest'anno. In questa copertina possiamo vedere i primi convocati di quella squadra: Michael Jordan, Karl Malone, Patrick Ewing, Charles Barkley e 'Magic' Johnson. 26 luglio 1999 - Muhammad Alì e la foto del secolo Può sembrare strano, ma Muhammad Alì è finito sulla copertina di Sports Illustrated anche dopo essersi ritirato. Nell'ultimo numero del millennio, infatti, la redazione della rivista ha scelto le foto e gli atleti più rappresentativi della storia dello sport: Alì è stato nominato lo sportivo più iconico del Novecento, e per celebrarlo è stata scelta questa fotografia del 1965, quando il fu Cassius Clay mise al tappeto già nel primo round Sonny Linston per mantenere il titolo di campione dei pesi massimi. 20 settembre 1999 - Serena Williams si prende la scena Verso la fine degli anni '90 il tennis femminile ha visto emergere con forza il talento delle sorelle Williams: Venus, e soprattutto Serena. La più giovane delle Williams vinse il suo primo titolo Slam nel 1999, aggiudicandosi lo US Open in finale contro Martina Hingis pochi giorni prima di compiere 18 anni. Sarà la prima copertina e il primo titolo per Serena, che conquisterà in carriera altri 22 titoli Slam in singolo, oltre a 14 titoli nel doppio, tutti ottenuti insieme a Venus. 24 settembre 2001 - Il crollo delle Torri Gemelle Come detto, sport ma non solo. La copertina del 24 settembre 2001 è stata la prima dopo gli attacchi terroristici che portarono alla caduta delle Torri Gemelle nel cuore di Manhattan. Una bandiera statunitense su una sedia vuota e la scritta "La settimana in cui gli sport si sono fermati" fu la scelta di Sports Illustrated per ricordare le oltre 3000 vittime. I principali campionati sportivi americani si fermarono in effetti per una settimana. 18 febbraio 2002 - LeBron James è 'Il Prescelto' Nel febbraio 2002 Michael Jordan è ancora in attività. A 39 anni 'His Airness' sta vivendo le ultime stagioni della carriera negli Washington Wizards, una franchigia all'epoca poco competitiva. La Nba sente il bisogno di trovare subito il suo erede, e chi può esserlo se non un diciassettene LeBron James? Questa copertina creò qualche discussione al tempo, per il carico di aspettative che si stava mettendo addosso a un ragazzino al penultimo anno di scuola superiore. James alla fine aspetterà un altro anno per rendersi eleggibile per il draft, entrando in Nba come prima scelta del 2003 selezionato dai Cleveland Cavaliers. E il resto è storia. 17 luglio 2006 - L'Italia vince il Mondiale Con tutto il rispetto per i 'nuovi' New York Mets del 2006, tornati ad alto livello dopo diverse stagioni di anonimato, la vera notizia di questo numero è quella in taglio alto, dove si può vedere l'inconfondibile sagoma del capitano Fabio Cannavaro che alza al cielo la Coppa del Mondo dopo aver vinto la finale del Mondiale contro la Francia l'11 luglio 2006. Quarto titolo per gli Azzurri, 24 anni dopo il Mondiale di Spagna 1982. 14 luglio 2008 - La nuova rivalità tra Federer e Nadal La finale di Wimbledon del 2008 è stata descritta come una delle più belle partite nella storia del tennis. Rafa Nadal sconfisse Roger Federer dopo 7 ore e 15 minuti complessivi, causa un acquazzone che costrinse gli organizzatori a fermare il gioco per più di due ore. L'incontro si concluse con il punteggio di 6-4, 6-4, 6-7, 6-7, 9-7: per Nadal fu il primo titolo Slam non sulla terra rossa, mentre per Federer fu la prima sconfitta al Championship dopo cinque anni di imbattibilità. 31 agosto 2009 - Usain Bolt riscrive la storia dello sprint Nei primi anni Duemila la nuova generazione dello sprint mondiale è quella giamaicana. Usain Bolt il suo massimo rappresentante. Bolt si presenta ai Mondiali di atletica di Berlino da campione olimpico in carica, sia nei 100 che 200 metri piani. Un anno dopo aver fatto registrare due record del mondo ai Giochi , Bolt decide di alzare ulteriormente l'asticella, fermando il cronometro a 9.58 nei 100 metri e a 19.19 nei 200 metri. Entrambi i tempi sono ancora oggi imbattuti. 6 maggio 2013 - Il coming out di Jason Collins Jason Collins è stato un giocatore di basket che ha militato in Nba per 14 stagioni, giocando per i New Jersey Nets, i Boston Celtics e gli Atlanta Hawks. Nel maggio 2013, pochi mesi prima del ritiro, decise di pubblicare su Sports Illustrated una lettera aperta di cui annunciava la sua omosessualità. Collins fu il primo giocatore professionista a rivelarlo pubblicamente mentre era ancora in attività. 26 dicembre 2016 - Phelps e i suoi 23 ori alle Olimpiadi Dopo aver vinto 6 ori ai Giochi di Atene 2004, 8 a Pechino 2008 e 4 a Londra 2012, Michael Phelps ne mise in bacheca altri 5 alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, portando a 23 medaglie d'oro il totale complessivo. Proprio nel 2016, al termine dei Giochi, decise di ritirarsi ufficialmente, dopo un primo ritiro provvisorio nel 2012. A oggi Michael Phelps, con 28 apparizioni sul podio, è per distacco l'atleta più medagliato della storia delle Olimpiadi.