La dieta estrema di King Henry

Lo chiamano King Henry e il motivo è semplice: quattro selezioni per il Pro Bowl, due nomine nell’All-Pro, due volte running back dell’anno, una volta miglior giocatore offensivo della Nfl. E questi sono solo i riconoscimenti più importanti di una carriera di altissimo livello. Il proprietario di questo curriculum è Derrick Henry, classe 1994, running back ex Tennesse Titans, oggi in forza ai Baltimore Ravens. Il prodotto dell’università dell’Alabama è la dimostrazione che, anche in una lega d’élite e ultracompetitiva come la NFL, il talento non basta se non è abbinato alla dedizione e al duro lavoro. Intanto perché il football americano è uno sport spietato, e se sono in pochissimi ad arrivare nel massimo campionato statunitense sono ancora meno quelli che riescono a non esserne risucchiati e masticati nel giro di poche stagioni. Henry infatti è un running back, la posizione più rischiosa su un campo di football: i colpi che prendono questi atleti sono talmente duri e talmente frequenti che in media la carriera di un RB dura circa due anni e mezzo, prima di cedere sotto il peso del dolore e degli infortuni. Scelto con la 46 ͣ chiamata al draft del 2016, Derrick Henry è arrivato alla sua nona stagione nella Lega, una longevità del tutto eccezionale per il ruolo in cui gioca. Certo, Madre Natura gli ha dato una bella mano: un fisico così scultoreo e potente , mosso con quell’agilità, è un dono per chi fa questo mestiere. Per fare un riferimento più 'potabile', potremmo dire che Henry è una versione più muscolosa e potente di Cristiano Ronaldo, perché proprio come il portoghese anche lui ha deciso di trasformare il suo corpo in un tempio. Alle nostre latitudini è infatti famosa l'ossessione di CR7 per il suo fisico, che alimenta con sei mini pasti al giorno a base di carne bianca, pesce, cereali, uova, frutta e verdura per mantenere sempre attivo il metabolismo. In un articolo Dan Pompei di ‘The Athletic’ scrive che, secondo il supervisore finanziario di Henry , il suo cliente spende quasi 250mila dollari all’anno per la cura del suo corpo. Al cambio attuale fanno circa 230mila euro sborsati ogni stagione per spingere all’estremo il suo fisico e massimizzare le prestazioni sul campo di football. Nello specifico Henry ha rimosso totalmente dalla sua dieta glutine, latticini, zuccheri artificiali e ogni cibo fritto. Ha uno chef personale che cucina tutti i suoi pasti che sfamerebbero anche... un branco di leoni: tre petti di pollo, riso e broccoli, pancake senza glutine, uova strapazzate, patate al forno e un po' di bistecca. Si era sparsa la voce che, durante la stagione, digiunasse fino alle 4-5 del pomeriggio ma è stato lui stesso a fare chiarezza: "Lo faccio qualche volta, ma non tutti i giorni - ha detto ai microfoni di Fox -. Non sarebbe sostenibile. E' vero, ci sono dei giorni in cui non mangio fino a quell'ora, ma sono i giorni in cui faccio recupero fisico o assumo vitamine via flebo per reintegrare il mio fisico. Ma la maggior parte delle volte il primo pasto lo faccio a mezzogiorno. Al mattino invece mangio avocado, spinaci e cavolo riccio prima di allenarmi. Se dovessi aspettare le 4 o le 5 tutti i giorni sarei pelle e ossa!". Difficile immaginarlo guardandolo... Quello del giocatore dei Ravens è solo l'ultimo caso noto di dieta estrema, ma la storia dello sport è piena di regimi alimentari speciali: Haaland del Manchester City, per esempio, non ha mai nascosto di assumere 6.000 calorie al giorno , mentre il nuotatore olimpico Ryan Lochte per dare battaglia a Michael Phelps si spingeva addirittura a 8.000 quotidiane. Altri casi noti a dir poco 'originali' sono quelli di Dino Zoff, che durante l'adolescenza mangiava ogni giorno 8 uova per crescere in altezza o del campione dello sprint Usain Bolt, che solo qualche anno dopo ha raccontato di aver divorato 100 crocchette di pollo prima di ogni gara durante i Giochi di Pechino 2008. Tornando a Henry, un’alimentazione così estrema non può che essere accompagnata allo stesso modo da un’estrema mania per l’esercizio fisico. Quando non è impegnato con il campionato Nfl, tra gennaio e agosto Derrick Henry si allena con un personal trainer due volte al giorno, sette giorni alla settimana, senza riposo tra una seduta e l’altra. Questo perché, nei 250mila dollari all’anno menzionati prima, sono previste anche numerose sessioni di terapia del freddo, sauna, camera iperbarica e massaggi terapici. C’è chi ha il talento e c’è chi si affida al duro lavoro. E poi c’è la categoria di Derrick Henry, che eccelle in entrambi. “Se devo passare del tempo libero da qualche parte probabilmente sarà dentro una palestra, perché è quello che amo fare”, ha raccontato a Bleacher Report poco tempo fa. Beh, vedendo il suo livello di dedizione, non si fa fatica a credergli...