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Wimbledon 2017, torna il Federer Express: Lajovic battuto in 90 minuti

Tennis
Roger Federer (Getty)

Uno svizzero versione "deluxe" batte facilmente il tennista serbo e accede al terzo turno. Sabato la sfida con Mischa Zverev, la terza in questo 2017

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Non si può dire che Dusan Lajovic non ci abbia provato, ma il Roger Federer visto oggi è quello versione deluxe. In sintesi, ingiocabile. In 90 minuti lo svizzero si sbarazza del tennista serbo con il risultato di 7-6 6-3 6-2. Terzo turno conquistato dove ritroverà, per la terza volta in stagione, Mischa Zverev. Combattuta, soprattutto nel primo set è stata partita vera. Un inizio senza timori per Lajovic: sempre a testa alta, il serbo ha fatto il suo senza preoccuparsi di dove fosse e chi avesse dall’altra parte della rete. Ottimo servizio, tanto gioco di rimbalzo e una velocità nell’esecuzione del colpo piuttosto stupefacente. Una partenza sprint che ha sorpreso lo stesso Federer, capace di perdere il servizio già al secondo gioco. Ovviamente serrate le file per lo svizzero è arrivato prima l’immediato contro break, poi durante il tiebreak l’allungo decisivo. 7-0 senza storia e primo set in cascina. Nel secondo e terzo il copione è rimasto pressoché lo stesso. Con Lajovic sempre molto centrato, la differenza l’ha fatta Federer, capace di alzare il ritmo dei colpi nei momenti decisivi. Tre break in due set sono bastati a spegnere le velleità dell’avversario, incapace di controbattere l’alternanza di colpi di fino e accelerazioni sulle righe.

Un match volato via in un’ora e mezza, che però all’inizio è sembrato più difficile di quel che poi si è dimostrato. “All’inizio ho fatto fatica a trovare il ritmo, - ha ammesso Federer a fine partita - ero nervoso. Preso il break però mi sono liberato un po’”. Un problema più mentale che fisico, non certo figlio dell’emozione: “Mi dovrei sentire a mio agio sul Campo Centrale, ma il problema sull’erba è che se fai fatica non è così scontato trovare in fretta il proprio ritmo. Il nervosismo è insidioso, ma sono contento di aver vinto alla fine. Il pubblico? È sempre fantastico”. Sabato la sfida con il tedesco Mischa Zverev, ormai diventato compagno d’avventure in questo fantastico 2017. Due incontri in stagione - Australian Open ed Halle – e due vittorie, che poi sono coincise con il trionfo nel torneo. Roger spera nel suo amuleto, perché come dice il detto… non c’è due senza tre.