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Wimbledon 2017: Murray eliminato, Querrey-Cilic in semifinale

Tennis

Clamoroso sul Campo Centrale, dove l'americano ha battuto il campione uscente con i parziali di 3-6, 6-4, 6-7, 6-1, 6-1. Per lo scozzese, un decisivo calo fisico negli ultimi due set. È la prima semifinale slam per Querrey, che affronterà Cilic

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Clamoroso a Wimbledon, dove il campione uscente Andy Murray viene eliminato ai quarti da Sam Querrey, testa di serie numero 24 del seeding. L'americano, alla prima semifinale in carriera in uno Slam, ha vinto con i parziali di 3-6, 6-4, 6-7, 6-1, 6-1 in 2 ore e 41' di gioco. A parziale scusante dello scozzese, un clamoroso calo fisico da metà del quarto set, dovuto con ogni probabilità al problema all'anca che gli impediva quasi la mobilità laterale. In precedenza, Andy non era mai sembrato a proprio agio, gestendo male i punti critici del match nel secondo e terzo set (quest'ultimo vinto al tie-break) e crollando totalmente nei due parziali finali, in cui ha raccolto appena due giochi, quasi zoppicando. Le statistiche degli ultimi due set sono impietose: 30 vincenti a 8 per lo statunitense, con appena 4 errori gratuiti. Querrey, che lo scorso anno aveva eliminato a Wimbledon un altro numero 1 del ranking, Novak Djokovic, giocherà la semifinale contro Marin Cilic nella rivincita del secondo match più lungo della storia di Wimbledon: i due tennisti si sono infatti affrontati nel terzo turno del 2012, quando il croato ha avuto la meglio 17-15 al quinto set dopo 5 ore e 30 minuti di gioco.

Murray inizia il match come una furia: piazza subito un break al secondo game e conquista i primi 3 giochi dell'incontro, volando 3-0. La grande precisione al servizio dei due avversari fa il resto, tanto che si arriva senza particolari sussulti al 6-3 con cui si chiude il primo set in appena 28'. Il grande equilibrio in battuta prosegue anche nel secondo parziale, almeno fino al settimo game, con Andy che brucia tre palla break, si prende quasi a schiaffi e infine riesce a strappare il servizio a Querrey. L'americano commette un errore imperdonabile nel momento in cui continua imperterrito ad attaccare il padrone di casa sul rovescio, colpo che estrae dal cilindro con la facilità di un respiro. Querrey però non molla ed effettua immediatamente il controbreak, mettendo a nudo la fretta di un Murray che appare debole dal punto di vista nervoso, come dimostrano le reazioni eclatanti ad ogni, raro, punto sbagliato. Il campione in carica crolla nel finale: sul 4-5 annulla il primo set point, ma non può nulla sul secondo, con Querrey che si porta sull'1-1 vincendo il parziale 6-4. Se Murray viene mollato dal servizio, sono guai, come dimostrano il 54% di prime in campo, il 34% di punti sulla seconda e i 6 errori gratuti del set perso, il secondo di tutto il torneo dopo quello con Fabio Fognini al terzo turno. 

Il campione si vede nei momenti difficili. Murray apre il terzo set piazzando subito un break fondamentale, soprattutto dal punto di vista psicologico, recuperando la tattica vincente del primo parziale, ovvero la ricerca dello scambio prolungato. Querrey resta comunque attaccato allo scozzese grazie alle sue armi principali: servizio (saranno 27 gli aces a fine gara, con soli 2 doppi falli) e diritto, spesso giocati in combinazione. Ancora una volta, però, Andy non gestisce alla perfezione i momenti critici, nonostante scelga con cura le discese a rete (9/10 la sua realizzazione a fine set): quando viene tradito anche dal rovescio, arriva il nuovo controbreak che riporta tutto in parità a quota 5. Si arriva così al tie-break, deciso da uno smash sbagliato da Querrey al terzo mini-gioco: lo scozzese salva la pelle e nonostante tre set-point annullati, si porta avanti sul 2-1. 

Sotto gli occhiali di un imperturbabile Ivan Lendl (nel Royal Box anche Ian McKellen, il Gandalf de Il Signore degli Anelli), Murray prende un'altra clamorosa sbandata nel terzo game del quarto set, quando cede il servizio a zero, dando anche l'impressione di non essere al top fisicamente. Nonostante l'incoraggiamento del Centrale, Andy subisce il secondo break consecutivo, centrando appena un punto sugli otto a disposizione e sprofondando sull'1-4, frutto del 33% sulle prime e meno della metà dei punti realizzati di Querrey (17 contro 8). Murray fa scivolare via il set, subisce il terzo break di fila e perde il quarto parziale, che si chiude con un impetoso 6-1 in appena 20'. 

Murray cala vertiginosamente dal punto di vista fisico, come dimostra la lentezza del servizio (la seconda anche sotto gli 80 miglia orari). Senza una battuta efficace, nemmeno un fenomeno dell'erba come lo scozzese può nulla, specie contro un Querrey preciso, forte e solido. Il Centrale vede il suo eroe crollare e subire altri due break nel secondo e nel sesto gioco. L'americano, che vede all'orizzonte la prima semifinale di uno Slam in carriera, fa il suo dovere, mentre Murray abdica mestamente, condizionato con molta probabilità da un'anca mai realmente guarita, che gli impedisce quasi gli spostamenti laterali. L'applauso generoso a fine match, chiuso 6-1 al quinto, è la fine del sogno britannico, che mai aveva visto due tennisti alle semifinali di Wimbledon (Konta cercherà l'impresa giovedì contro Venus). Andy è il secondo dei Fab Four a cadere dopo Nadal a Wimbledon: per ritrovare fiducia e vittoria, dovrà prima rimettersi in salute, per non rischiare di dire bye-bye anche al prossimo US Open.  

Cilic sconfigge Muller al quinto set

Nel quarto di finale orfano di Rafael Nadal, si sfidano il suo giustiziere Gilles Muller e il croato Marin Cilic, outsider maggiormente accreditato di questa edizione. Il croato non approccia nel modo migliore il match, soffrendo la pressione di essere il favorito della vigilia, mentre il mancino di Lussemburgo riesce  subito a concretizzare nel primo set. Dopo essere stato perfetto nei suoi turni di servizio, Muller ottiene due break (nel settimo e nel nono gioco) e conquista il primo parziale per 6-3.

Il copione del secondo set è simile, con la testa di serie numero 16 che non concede niente al servizio, mentre Cilic rischia tantissimo e deve annullare tre palle break decisive sotto 3-4. Ma con il servizio e una buona dose di coraggio il croato riesce a portare al tiebreak il parziale e aiutato da un tragico doppio fallo di Muller sul 6-6, pareggia i conti e raddrizza la partita.

Nel terzo set diventano protagonista i servizi e il parziale scorre via veloce fino al 6-5. Qui l’inerzia dela partita gira a favore della testa di serie numero 5 Cilic, che inizia ad adattarsi alle le traiettorie mancine e vola sullo 0-40: dopo aver sprecato le prime due occasioni, alla terza arriva il punto decisivo che vale la vittoria del terzo set per 7-5.

Nel quarto set il crollo di Muller sembra vicino, il lussemburghese concede palle break in 3 dei primi quattro game di servizio, ma riesce a resistere e arrivare fino al 5-5. Quando tutto sembra far pensare ad una vittoria di Cilic al quarto set, il croato ha un passaggio a vuoto e si fa strappare la battuta a 0: Muller restituisce il favore e porta la sfida al quinto set.

Ma il parziale decisivo è un monologo del croato perché il 34enne di Lussemburgo inizia a sentire la stanchezza delle 5 ore in campo contro Nadal e crolla totalmente. Finisce 3-6, 7-6, 7-5, 5-7, 6-1 per Cilic, che dopo 3 sconfitte consecutive nei quarti di finale di Wimbledon, al quarto tentativo si qualifica per la semifinale dello slam inglese, dove affronterà da favorito Sam Querrey.