Nole si aggiudica per la prima volta il 1000 in Ohio, diventando così il primo giocatore ad aver vinto tutti i Masters del circuito. Giornata no per Roger, mai in partita a causa dei numerosi errori. Per il serbo si tratta del 31esimo Masters in carriera e del 2° trionfo stagionale dopo Wimbledon
Novak Djokovic entra nella storia del tennis. Il 31enne di Belgrado, rilanciatosi con il trionfo all'ultimo Wimbledon, ha infatti conquistato per la prima volta in carriera il Masters di Cincinnati, unico 1000 che ancora gli mancava. Nole diventa così Golden Masters, primo giocatore a riuscire a mettere in bacheca tutti i 1000 del circuito. Decisivo il doppio 6-4 in poco meno di un'ora e mezza di gioco con cui Djokovic ha battuto Roger Federer, sette volte re in Ohio (2005, 2007, 2009, 2010, 2012, 2014 e 2015), prendendosi anche la rivincita con lo svizzero per le tre finali perse. Per l'ex numero 1 del mondo, decima testa di serie del seeding, si tratta del 70° titolo, il 31° Masters (-2 dal recordman Nadal), il 2° torneo vinto in questa stagione dopo Wimbledon. Niente da fare dunque per Federer, che ha visto interrotta la sua striscia di 15 vittorie consecutive a Cincy, con 100 servizi tenuti e ko per la prima volta in finale in Ohio, alla 150esima della carriera. Roger resta dunque fermo ai tre successi nel 2018 agli Australian Open, Rotterdam e Stoccarda, con le sconfitte a Indian Wells e Halle.
La cronaca del match
Il primo set comincia con le prime palle break a favore di Nole, annullate però da tre ottime prime dello svizzero. Si viaggia sul filo dell'equilibrio fino al settimo game, solitamente terra di conquista di Roger, che viene breakkato e cede 6-4 il primo set in 37'. Lo svizzero sale subito 2-0, ma viene controbreakkato immediatamente dal rivale, che sfrutta la marea di errori non forzati del Re. Il settimo game è ancora fatale: sopra 40-0, RF viene depredato del servizio e non riesce più a controbattere, per un doppio 6-4 che rispecchia in pieno l'andamento di un match dominato da un Nole che sembra sempre più quello di due anni fa. Djoko vince così il 46esimo confronto diretto, portandosi avanti 24-22 con Federer: la rivincita potrebbe arrivare già fra tre settimane in quel di New York, per gli US Open.
Ancora un paio di errori inconsueti per Roger, che dà i primi segnali di scoramento
Intanto warning per Djokovic, che ha sforato i 25'' dello shot clock al servizio
Federer rientra da un pericoloso 0-30 con due scambi ottimi
18 errori per Federer, che parte male anche nel secondo set: sotto 0-30