Sul Centrale è andata in scena la finale più lunga nella storia del Championships: l'ha spuntata Nole 13-12 al 5° set, regalando al n° 1 del mondo il 16° Slam e il 5° titolo sull'erba londinese. Eguagliato in questo modo Borg. 7-6, 1-6, 7-6, 4-6, 13-12 i parziali
DJOKOVIC-FEDERER, GLI HIGHLIGHTS
Novak Djokovic ha conquistato Wimbledon e lo ha fatto in modo leggendario, annullando due match-point a Sua Maestà Roger Federer e battendolo 13-12 al tie-break del 5° set dopo quattro ore e 55' di gioco, che ne fa la finale più lunga nella storia del Championships. Per Nole si tratta della quinta affermazione a Londra (eguagliato Bjorn Borg), la seconda consecutiva dopo quella del 2018. Il numero 1 del mondo sale a quota 16 Slam, quattro negli ultimi cinque giocati con l'eccezione del Roland Garros. Federer, battuto per la terza volta in finale dal rivale serbo, vede sfumare il nono titolo, ma a 37 anni e 11 mesi ha dimostrato una longevità inimmaginabile. Ora appuntamento sul cemento americano, con la possibile rivincita tra Canada, Cincinnati e naturalmente US Open.
Set stranissimo, con due break iniziali per Federer (nonostante il 50% di prime in campo) e Djokovic che ha quasi mollato di testa, con ben 10 errori non forzati in appena 25' di gioco. Ora Nole è uscito dal campo per tentare di ritrovare la concentrazione
Djokovic: "Uno dei match migliori di sempre"
Sorride Novk Djokovic dopo aver ricevuto la coppa del vincitore di Wimbledon: "E' una delle migliori finali che abbia giocato, contro uno dei più grandi di sempre, per cui nutro un grande rispetto. Purtroppo uno dei due doveva perdere, è stato incredibile aver annullato due match-point e poi vincere. Strano anche vincere il tie-break 13-12. Roger è una fonte di ispirazione continua. Quando ero un ragazzo sognavo di diventare un tennista e questo era il torneo che volevo vincere. E' speciale dividere questo trofeo con la mia famiglia".