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Djokovic: "Giocherò a Dubai, non so ancora se potrò entrare gli Stati Uniti"

Tennis

Novak Djokovic è tornato a parlare a un mese dal trionfo in Australia con una conferenza stampa che si è tenuta a Belgrado: "Giocherò a Dubai, sono guarito dallo strappo anche se non sono al 100 percento. Spero che mi diano il permesso di entrare negli Usa per giocare Indian Wells e Miami. Alcaraz? Il mio rivale numero 1 è Nadal"

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Novak Djokovic è tornato a parlare con la stampa a un mese circa dal suo trionfo agli Australian Open, il decimo il carriera, che gli è valso anche il 21° titolo dello Slam. Il n°1 del mondo, che ha eguagliato le 377 settimane in testa al ranking mondiale detenuto da Steffi Graf, ha parlato del suo infortunio con cui ha vinto lo Slam di Melbourne e dei suoi piani futuri. Quel che è certo è che Djokovic sarà in campo il prossimo 27 febbraio al torneo ATP 500 di Dubai, trasmesso da Sky. 

"Nadal il mio rivale n°1, sto meglio ma non ancora al 100%"

"Mi sento bene, quindi tornerò a giocare settimana prossima a Dubai. Con il mio team abbiamo deciso di partire. Lo strappo è guarito, ma non sono ancora al 100 percento. I due Masters 1000 negli Usa? Il processo è iniziato. Adesso è fuori dal mio controllo. Mi piacerebbe giocare e sono contento di aver ricevuto l'approvazione dei direttori di Miami e Indian Wells. Spero che i responsabili delle decisioni diano l'approvazione. Sono in attesa poi di una risposta dagli Stati Uniti, per capire se potrò entrare nel paese e giocare (le limitazioni per gli stranieri non vaccinati non consentirebbero ad oggi al serbo di giocare il Sunshine Double, ndr). Se non dovessero darmi il permesso, le mie prestazioni non ne risentiranno, l'ho già dimostrato lo scorso anno in Australia. Alcaraz è un grande giocatore, ma il mio vero rivale è Nadal. Sono contento del record di 377 settimane, Graf è una leggenda del tennis. Il mio sogno era vincere Wimbledon e diventare n°1 del mondo". 

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