ATP Roma, Medvedev vince gli Internazionali di tennis: Rune ko in due set
È Daniil Medvedev il campione degli Internazionali d'Italia 2023. Il russo, che prima di quest'anno non aveva mai vinto un match al Foro Italico, ha battuto Holger Rune con un doppio 7-5 in un'ora e 42 minuti di gioco. Medvedev, che da lunedì tornerà n. 2 al mondo, conquista così il ventesimo titolo della sua carriera, il primo su terra battuta
Il tabù è stato spezzato. Per la prima volta in carriera Daniil Medvedev vince un titolo sulla terra rossa e lo fa al Foro Italico di Roma, nell'ottantesima edizione degli Internazionali d'Italia. Un trionfo tutt'altro che banale per il russo e con vari significati: è il 20° titolo nel circuito ATP, il primo su terra e, inoltre, un risultato che gli consente di tornare n. 2 al mondo alla vigilia del Roland Garros. Medvedev ha avuto la meglio su Holger Rune, battuto in finale con un doppio 7-5 in un'ora e 42 minuti di gioco. La rivincita per il russo del quarto di finale di Monte-Carlo torneo che, come confessato da lui stesso, ha dato maggiore consapevolezza dei propri mezzi anche sull'odiata superfice.
Il racconto della finale
L'inizio è contratto per Medvedev che fatica nei propri turni di servizio ed è costretto anche ad annullare due palle break nel quinto game. Il russo viene fuori alla distanza, mentre Rune inizia a concedere qualcosa in più e ad un passo dal tie break perde il servizio: il primo set si conclude 7-5. Dopo il toilet break tra il primo e il secondo set, il danese torna rinvigorito e strappa subito il servizio a Medvedev. L'inizio di un parziale tra alti e bassi per entrambi, con cinque break complessivi. I rimpianti non mancano per Rune che era avanti 5-3 e ha servito per il set, ma ha subito la rimonta del russo con quattro game consecutivi.
"Odiavo i campi in terra, adesso mi piacciono"
"Mi sorprende vincere un Masters 1000 sulla terra battuta, ero abituato a odiare questa superfice - ha raccontato Medvedev al termine della finale - Dopo Monte-Carlo, però, non mi sentivo così male. Avevo perso con Rune che aveva giocato meglio di me, ma sono arrivato a Roma e mi sentivo benissimo. Ho trovato gli avversari più difficili sul mio cammino e solo felice. L'inizio di una bella amicizia tra me e la terra battuta? Non credo, ma adesso i campi in terra mi piacciono molto di più".