Tennis Heroes: Panatta & Bertolucci insieme in tv per la prima volta

Adriano e Paolo si capiscono con uno sguardo, a volte nemmeno serve, confermando davanti alla telecamera il rapporto costruito in una vita di tennis. Ripropongono in studio gli stessi automatismi che in coppia hanno sempre avuto sul campo da tennis. La produzione è originale Sky Sport, originale a tal punto da coinvolgere l’intelligenza artificiale. Panatta&Bertolucci – Tennis Heroes, prima puntata di dieci dedicata a Björn Borg, mito svedese del tennis anni ’80, racchiude all’interno di una cornice futuristica i racconti vintage della premiata coppia del tennis italiano. Insieme a loro, presenza discreta ma pungente, Stefano Meloccaro, con il compito di filtrare e proporre un accurato elenco di spunti, a volte persino provocatori, offerti dall’intelligenza artificiale stimolata di volta in volta sul tema cardine della puntata. Realtà aumentata, pannelli che si compongono, grafiche che giocano con il concetto degli strappi su tela e qualche clip, qui e lì, con la doppia funzione di puntellare i ragionamenti e voltare pagina. Uno è spalla dell’altro, i tempi sono perfetti, tanto da rendere inesistente il rischio di sovrapposizione. Per tutto il resto c’è Meloccaro, che smista la palla da maestro esperto in una conduzione da moderatore quasi invisibile: rapida apparizione iniziale, anche questa vintage, prima di trasformarsi in rispettosa voce fuoricampo. In campo, invece, per 43 minuti che filano via come un set pieno di colpi di scena, e di genio, ci sono loro: Panatta&Bertolucci. Unici e uniti da una vita condivisa non solo in termini tennistici. “Siamo stati una coppia di fatto”, scherzano facendo riferimento ai primi passi vissuti uno accanto all’altro, fino alla punta più alta: la vittoria della Coppa Davis 1976, insieme a difendere il campo e più in generale i colori del tennis italiano nella celebre finale di Santiago del Cile. A quell’epoca Borg, protagonista del primo episodio in onda martedì 6 maggio alle 19.00 su Sky Sport Tennis , era già un pluricampione Slam capace di togliere la pazienza a chiunque, o quasi, gli si parasse davanti. Ma non a Panatta, che l’ha battuto nei primi tre faccia a faccia e che è riuscito nell’impresa di firmare le uniche due sconfitte della carriera dallo svedese nel suo torneo preferito, il Roland Garros. “Lo mandava in tilt”, svela Bertolucci confermando le difficoltà di Björn nel fare i conti con il tennis d’attacco offerto da Panatta. La formula del programma funziona alla grande, perché se l’intelligenza è artificiale, la narrazione dei due è più che naturale. Panatta e Bertolucci parlano a tutti, anche a chi una racchetta in mano non l’ha mai presa, rendendo fruibili gli aspetti tecnici e infarcendo la chiacchierata di aneddoti pop. A tratti confermano le tesi dell’AI, a tratti la smentiscono con cinismo romano, Panatta, e ironia toscana, Bertolucci. Chi è Borg per loro? Un matto calmo. Uno che ha cambiato la storia del tennis, fenomeno di precocità e costanza, rivoluzionario nel modo di interpretare la tecnica in quanto a impugnature e rotazione della palla, fenomenale anche nell’aggiustare il suo gioco da terra adattandolo ai prati. Un orso misterioso ma fino a un certo punto. Panatta&Bertolucci smontano e rimontano il mito, Meloccaro dà voce all’intelligenza artificiale che rompe il ritmo, un po’ come le smorzate di Panatta che Björn non sopportava e faticava a intuire. “Per batterlo non bisognava giocare alla sua maniera, perché l’originale è sempre meglio delle repliche”. E qui entra in gioco John McEnroe, il vero alter ego di Borg con la finale di Wimbledon 1981 come punto massimo di una rivalità, anche da film, che ha contribuito alla grande a scrivere la leggenda di questo gioco. Borg, insomma, ma anche gli avversari che gli hanno dato filo da torcere. I primati collezionati e lo stop precoce dal tennis, persino l’impatto sul costume e sul mondo della comunicazione del primo tennista vissuto come una superstar mondiale. Raccontato dentro il campo, dove non parlava mai, ma anche dietro le quinte – “Sì, però fino a un certo punto” – dove il fuoco che aveva dentro finiva per sciogliere tutto quel ghiaccio apparente. Mettetevi in poltrona, allora, proprio come Adriano e Paolo. E lasciate da parte gli smartphone perché anche l’intelligenza artificiale ce la mette Sky Sport. Un nuovo viaggio nella storia del tennis sta per cominciare, prima tappa Björn Borg, con Panatta e Bertolucci pronti a raccontarvelo come solo due amici sanno fare.

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Tennis Heroes: Panatta & Bertolucci insieme in tv per la prima volta

Matteo Renzoni