Il nuovo show all'americana del volley italiano

Una maratona di due ore e mezza. Uno spettacolo nello spettacolo, perché di questo si è trattato. Conegliano-Milano non è stata solo la finale della Supercoppa Italiana 2024, primo trofeo stagionale vinto dal sestetto veneto al tie-break. In campo le due squadre, a tratti, hanno regalato emozioni, scambi spettacolari, muri e difese in un contesto tecnico di buon profilo. Del resto sul parquet del PalaEur si sono affrontate ben cinque azzurre protagoniste della più bella medaglia d’oro vinta dall’Italia di Julio Velasco, lo scorso 11 agosto, in occasione dei giochi olimpici di Parigi: Anna Danesi, Alessia Orro e Miriam Sylla per Milano, Sarah Fahr e Monica De Gennaro per Conegliano. Assente giustificata, Paola Egonu, colpita alla vigilia dell’incontro dall’influenza. Un vero peccato perché l’opposta di Milano, era sicuramente una delle giocatrici più attese dal pubblico sugli spalti. Cristina Chirichella, invece, è stata preferita a Marina Lubian per dare ulteriore solidità al muro-difesa. Se in campo le giocatrici, non ancora al meglio della forma, hanno disputato una finale intensa ed emozionante, va riconosciuto che l’altro grande protagonista della serata è stato, ancora una volta, il pubblico sugli spalti che ha gremito il PalaEur di Roma. I biglietti erano esauriti già da giorni. In tanti hanno dovuto rinunciare a questo bell’appuntamento della pallavolo femminile. Sono passati 46 anni e due giorni da quello storico 27 settembre 1978, quando l’Italia, proprio a Roma, perse 3-0 la sfida decisiva per la medaglia d’oro ai campionati mondiali contro l’imbattibile URSS di Vladimir Tchernichov, Oleg Moliboga, Pavel Selivanov e Alexandr Ermilov. Quella era un’altra pallavolo in campo e sugli spalti e, ieri sera, la differenza si è vista tutta. Quando si disputano questi grandi eventi della pallavolo, oramai, è facile prevedere che nei palasport ci sarà una partita nella partita, che sarà allestito uno show all’americana, in cui la musica e l’intrattenimento dell’animatore alla consolle riuscirà a creare un contatto diretto e intenso tra i tifosi e gli atleti. Uno spettacolo sugli spalti che ha lo scopo di coprire i momenti morti del gioco da quando l’animazione nei palazzetti ha fatto la sua comparsa negli anni ‘90. Riccardo Este, storico speaker di Radio 105, è stato uno dei precursori di questo genere di intrattenimento durante gli incontri casalinghi della Mediolanum Milano. Sugli spalti gli spettatori si divertono a far girare grandi palloni lanciati sulle tribune dagli animatori e genitori e figli fanno a gara a chi balla meglio i principali successi musicali di oggi e del passato. Non può mancare la tradizionale 'ola', mentre i muri che neutralizzano le schiacciate sono accompagnati dal 'monster block', un jingle divertentissimo…almeno per la squadra che ha realizzato il punto. Un unico grande concertone, un lungo karaoke iniziato con il riscaldamento delle giocatrici e terminato solo dopo la premiazione di Conegliano. Nel 2023, la lega pallavolo maschile ha perfino affidato al direttore artistico Marco Caronna la creazione di una libreria musicale, la 'Soundtrack volley', libera da diritti con tracce dedicate a starting six, all’ingresso in campo, ai time out e tanto altro, con melodie concepite appositamente per i social network e gli highlights. Sono tracce composte da artisti di talento ed esperienza che variano dal rock alla dance, basandosi anche sui gesti degli atleti in campo. Frenesia, ritmo, due ore di villaggio turistico sugli spalti in un mix perfetto che coinvolge famiglie intere, giovani e meno giovani, e che ben si sposa anche con il maggior dinamismo del punteggio che la pallavolo ha adottato dal 1999-2000 con l’eliminazione del cambio palla e l’introduzione del 'rally point system', con cui viene assegnato il punto messo a segno sia dalla squadra in battuta che da quella in ricezione. Musica che spettacolarizza l’evento e che influenza anche la prestazione degli atleti, non indifferenti a questa animazione che non si ferma più sin dal loro ingresso in campo per il riscaldamento. Questa è la pallavolo del presente e del futuro. Di uno sport che ha avuto il coraggio di evolversi e di cambiare pelle, e che continua in questo processo di modernizzazione sposando un modello tutto americano, attraverso lo spettacolo offerto da decenni dalla NBA e dalla NFL.