L'ex marciatore israeliano festeggia ogni suo compleanno percorrendo una distanza pari alla sua età. Celebra così una vita eccezionale: è sopravvissuto allo sterminio degli Ebrei e agli attentati di Monaco, e ha un by-pass coronarico
"Sopravvivere è un caso, vivere una scelta". Parole di Shaul Ladany, ex marciatore olimpionico della Nazionale israeliana. Uno che ha imparato che la vita non è semplicemente questione di stare su questa Terra. Per lui, ogni passo, ogni metro, ogni km, è una conquista: è sopravvissuto all'Olocausto e agli attentati alle Olimpiadi di Monaco 1972. Ladany ha compiuto 81 anni l'1 aprile, e ha festeggiato il compleanno percorrendo una marcia di 81 km. Lo fa ogni anno. Ogni anno percorre una distanza pari alla sua età, continuando una storia fra le più incredibili dello sport. Nonostante gli anni, nonostante il by-pass coronarico nel suo corpo da due anni.
Nel 1941 Ladany finì insieme alla sua famiglia nel campo di concentramento di Bergen-Belsen, quando ha sei anni. Scampato grazie all'intervento degli Alleati - fortuna che purtroppo non è toccata a tutti i suoi familiari - si trasferisce in Germania dove coltiva una passione per la marcia. Nel 1972 è alle Olimpiadi di Monaco dove rappresenta Israele. Il famigerato 5 settembre, quando un commando terroristico armato affiliato al movimento di liberazione della Palestina fa irruzione nel villaggio olimpico, Ladany viene svegliato bruscamente nel cuore della notte e riesce miracolosamente ad abbandonare l'edificio prima che venga consumato il massacro del gruppo "Settembre nero".
E' per questo che ogni singolo passo per Shaul Ladany è molto più di un semplice movimento muscolare. E' una conquista che solo lui può sapere quanto possa valere.