Ginnastica ritmica, abusi su atlete: ammonizione per Maccarani. Assolta l'assistente

l'udienza

La Procura Federale ha sanzionato con un'ammonizione Emanuela Maccarani e ha  assolto la sua assistente Olga Tishina. Erano entrambe a processo sportivo per "aver adottato metodi di allenamento non conformi ai doveri di correttezza e professionalità". Il ministro per lo Sport: "Perplessità su alcuni passaggi del dispositivo"

ascolta articolo

Il Tribunale federale nazionale della ginnastica ammonisce Emanuela Maccarani, mentre assolve Olga Tishina. L'allenatrice della nazionale di ritmica e la sua assistente erano a processo sportivo per "aver adottato metodi di allenamento non conformi ai doveri di correttezza e professionalità ponendo in essere pressioni psicologiche e provando in alcune ginnaste l'insorgere di disturbi alimentari e psicologici" dopo le  denunce di Nina Corradini e Anna Basta. Il collegio si riserva dieci giorni di tempo per depositare le motivazioni.

 

La Procura Federale della Federginnastica, guidata da Michele Rossetti aveva chiesto la sanzione dell'ammonizione per Emanuela Maccarani e di assoluzione per Olga Tishina. Il processo era nato dalle denunce di Nina Corradini e Anna Basta.

Le motivazioni della richiesta

Giustificano la richiesta dicendo che “non c’è prova di un comportamento vessatorio nei confronti delle ginnaste", aggiungendo anche che c'è "prova negli atti di un profilo di colpa a carico della Maccarani, quello di eccesso di affetto nei confronti di Anna Basta, cercando di recuperarla rendendola performante con l’obiettivo di portarla alle Olimpiadi”.

Maccarani: "Undici mesi difficili"

Emanuela Maccarani ha parlato di "11 mesi estremamente difficili per quel che riguarda la mia persona e la mia figura professionale. Questa ferita mi rimarrà per tutta la vita. La mia coscienza è tranquilla al punto che mi ha permesso di lavorare in questi mesi. Avete potuto sentire le motivazioni e le deposizioni fatte dagli avvocati e di conseguenza i fatti si sono esposti con chiarezza".

Abodi, ministro per lo Sport: "Perplessità su alcuni passaggi del dispositivo"

"Ho sempre rispettato ogni pronunciamento degli organi di giustizia, naturalmente compresa quella sportiva, tanto più nel ruolo di Governo che mi è stato affidato. Confermo questa mia impostazione anche in relazione al pronunciamento del Procuratore federale della Federginnastica relativo alle denunce fatte da alcune ex atlete azzurre nei confronti della CT Maccarani. Nel rispetto dovuto, non posso non rilevare una mia perplessità su alcuni passaggi del dispositivo nel quale si giustifica quanto accaduto e denunciato, per quanto ritenuto non provato, collegando eventuali abusi con il troppo amore nei confronti delle ragazze. Non c’è amore che possa spiegare e giustificare un abuso, anche verbale, nella vita come nello sport”, lo dichiara il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi.