LA FOTOGALLERY. Il giamaicano stravince come previsto i 200m. Argento per Lupo-Nicolai. L'Italia vola con la Trost e la Rossit, ma il Settebello cade in semifinale. Pasticcio Usa nella staffetta femminile: ricorso e finale conquistata. Nel triathlon oro e argento per i fratelli Brownlee. Spunta anche il primo caso di doping

È stata una grande notte di atletica, con l’assegnazione di tante medaglie tra le quali spicca l’oro quasi scontato della leggenda Bolt nei 200m. E poi il beach-volley italiano (sconfitto in finale), con cui si è chiusa un’altra giornata di grandi emozioni per i colori azzurri. La riviviamo tutta -

Bolt, dicevamo. Per il giamaicano non esistono più parole: ottavo oro alle Olimpiadi per lui (se vincesse anche la staffetta farebbe “triplo triplete”) e vittoria facile nei 200m in (in 19’’78) davanti a De Grasse e al francese Lemaitre, bronzo al fotofinish che beffa l’inglese Gemili (stesso tempo: 20’’12). Al traguardo Bolt non è riuscito a nascondere un leggero disappunto per non aver battuto il record del mondo, ma poi è scattata subito la festa -

Era attesisssima, poi, la finale del beach volley con gli italiani Lupo-Nicolai protagonisti. Per gli azzurri è argento, sconfitti in finale 2-0 dai fortissimi brasiliani Cerruti-Schmidt -

Ed ecco la commozione sul podio dei brasiliani, premiati davanti alla loro gente -

Tornando all’atletica, tante le medaglie assegnate, con gli Stati Uniti che fanno incetta: nei 400 ostacoli femminili vince l’oro la Muhammad, davanti alla danese Petersen e all’altra americana Spencer -

Due americani sul podio anche nel lancio del peso maschile: oro a Crouser (22.52 m e record olimpico) davanti al connazionale Kovacs (21.78 m), bronzo il neozelandese Walsh (21.36 m) -

Nel decathlon, invece, domina Eaton: Mayer (Francia) e Warner (Canada) alle sue spalle -

Solo nel lancio del giavellotto femminile non ci sono americane sul podio: oro alla croata Kolak (66.18 m), argento alla sudafricana Vijoen (64.92 m), bronzo alla ceca Spotakova (64.80) -

Ma torniamo all’Italia, che vola e piazza due atlete nella finale del salto in alto: con Tamberi a fare il tifo in tribuna, si qualificano con la misura di 1.94m Alessia Trost (al primo tentativo) e Desiree Rossit (con un terzo, emozionante e perfetto salto) -

Dopo una semifinale eroica, il Settebello si arrende alla Serbia campione del mondo: 10-8, con gli azzurri capaci di reagire dopo un parziale di 6-0. Adesso c’è in palio il bronzo: l’Italia affronterà il Montenegro. La finale è Serbia-Croazia -

Altre emozioni dall’atletica, nel corso della giornata: nella 4x100 femminile è disastrosa la prova degli Stati Uniti, con il testimone perso al secondo scambio. “Colpa” del Brasile, con un’atleta che fa inciampare la Felix e dà modo alle americane di fare ricorso. Poche ore dopo la Iaaf concede agli Stati Uniti di ripetere la prova, correndo sole e nella stessa corsia, e le americane trovano il tempo necessario a qualificarsi per la finale -

Senza intoppi, invece, la prova degli uomini, per gli Stati Uniti. Mike Rodgers, Christian Coleman, Tyson Gay e Jarrion Lawson (non Justin Gatlin, che forse tornerà per la finale) sono i più veloci in 37”65. Ottimi tempi anche per Giappone (37”68, record asiatico) e Cina (37”82, record nazionale), la Giamaica senza Bolt e Blake corre in 37”94, sesto tempo di giornata -

Usa protagonisti anche nei 400 ostacoli maschili, con Kerron Clement che vince l’oro in 47”73, davanti al keniano Boniface Tumuti e al turco di Cuba Yasmani Copello -

Nel triathlon prosegue il dominio della “famiglia” Brownlee, con i due fratelli Alistar e Jonathan che salgono sui due gradini più alti del podio. Giunto quasi al traguardo con un enorme vantaggio sul fratello, Alistar si è fermato a raccogliere una bandiera britannica e ha passeggiato esultando negli ultimi metri. Poi, all’arrivo di Jonathan, ha festeggiato con lui, abbracciati a terra. Dopo Londra 2012, Alistar si ripete, mentre Jonathan si migliora (aveva vinto il bronzo) -

Non solo belle storie, però. Spunta il primo caso di doping a Rio: si tratta del pesista Artykov, del Kirghyzstan, bronzo nella categoria 69kg del sollevamento pesi -

Solo un sesto posto per gli azzurri nel K2 1000 metri della canoa kayak: Giulio Dressino e Nicola Ripamonti hanno concluso la prova in 3'14"883. Medaglia d'oro alla Germania, argento alla Serbia e bronzo all'Australia -

Si sono viste in vasca anche le ragazze del nuoto sincronizzato: per le azzurre quinto posto nel programma tecnico a squadre -

Vela, classe 49er FX femminile: chiudendo al terzo posto l’ultima regata, le italiane Conti-Clapcich chiudono al quinto posto in classifica generale -