Appartenente al C.S. Carabinieri Sez. Atl. / Cus Parma, la 22enne azzurra è allenata da Marinella Vaccari. L'esperienza che la attende a Doha la esalta, anche se troverà una cosa che proprio non sopporta...
Una chiacchierata con Sara Fantini alla vigilia dei Mondiali di Doha. Curiosità, gusti e sogni dell'atleta azzurra.
Nome: Sara
Soprannome: nessun soprannome
Nata a Fidenza il 16/09/1997 (22 anni)
Segno zodiacale: Vergine
Altezza: 168 cm x 78kg
Specialità: lancio del martello
Record: PB 70.30 metri
Idolo sportivo
Nicoló Melli
Quando hai capito di avere i superpoteri?
Nessun super potere, ho sempre avuto buone qualità e mi sono sempre venuti bene tutti gli sport che ho praticato, ma il segreto è sempre la dedizione e il duro lavoro necessari per ottenere risultati indipendentemente dalle qualità.
Ricordi il momento in cui hai realizzato per la prima volta di poterti dedicare da professionista all'atletica?
Ho sempre sperato di poter fare sport ad alto livello e poterlo considerare un lavoro, mio padre ha fatto lo stesso, ex pesista delle Fiamme Gialle, per cui sono sempre stata molto vicina a questo mondo e più o meno quando avevo diciotto anni e sono iniziati ad arrivare i primi risultati ho capito che anche io avrei potuto concretamente trasformare la mia passione in un lavoro.
Quali altri sport segui?
Mi piacciono tutti gli sport, specialmente il basket, l'equitazione e il tennis.
Film preferito?
Mona Lisa Smile
Serie tv
Una mamma per amica
Hobby
Equitazione
La tua canzone del 2019
Dean Lewis Waves
Ultimo libro letto
Un luogo chiamato libertà di Ken Follett
Viaggio dei sogni
Un giro tra i castelli e le cattedrali francesi
Frase preferita
If you can dream it you can do it (Walt Disney)
Cibo preferito
Anolini in brodo
Un tuo pregio
Sono una persona molto socievole, non amo giudicare gli altri
Un tuo difetto
Sono molto testarda
Dicci cosa non sopporti
Il caldo e il traffico
Cosa ti aspetti da Doha?
Doha per me è un sogno, un sogno diventato realtà, mi aspetto che sia un'esperienza che mi arricchisca come atleta e come persona, cercherò di "godermela" a trecentosessanta gradi e di riportarmi a casa tanta esperienza. Strettamente in relazione alla gara mi aspetto di dare il mio meglio è stata una stagione ricca di emozioni ma molto lunga, per cui sinceramente l’unica aspettativa che ho è di fare del mio meglio e impegnarmi al massimo per rappresentare l’Italia. Tutto quello che verrà in più sarà tutto di guadagnato.