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Atletica, mondiali indoor Belgrado: l'ucraina Mahuchikh oro nel salto in alto

Atletica

L'ucraina è la nuova campionessa del mondo indoor nel salto in alto a Belgrado. Dopo il successo Mahuchikh ha festeggiato avvolta dalla bandiera del suo paese, tra gli applausi del pubblico. "E' per il mio popolo e i nostri soldati" la dedica della 20enne

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L'ucraina Yaroslava Mahuchikh si è laureata campionessa del mondo indoor nel salto in alto. E' uno dei sei atleti del Paese, invaso dalla Russia, presenti a questi Mondiali.

 

Mahuchikh (20 anni), che ha dovuto lasciare l'Ucraina in condizioni molto complicate per andare in Serbia, ha vinto il suo primo oro iridato in carriera. Con un salto di 2.02 metri, ha battuto l'australiana Eleanor Patterson (2,00 metri) e la kazaka Nadezhda Dubovitskaya (1,98 metri).

 

Appena avuta la certezza di aver vinto la gara, Mahuchikh si è avvolta in una bandiera del suo paese tra gli applausi del pubblico. Non si sono verificate manifestazioni ostili tra gli spettatori, benché Serbia e Russia abbiano legami storici molto forti.

"Per il mio paese, la nostra gente e ognuno dei nostri soldati"

Ma quella di Belgrado non è stata solo una gara ma "la mia linea del fronte, perché io cerco di attirare l'attenzione sul mio paese da un'arena dell'atletica". E adesso la dedica di questa ragazza che è una delle sole sei componenti (tutte donne) della nazionale ucraina che partecipa a questi Mondiali è "per l'Ucraina, per il mio paese, tutta la nostra gente e per ognuno dei nostri soldati".

 

"Prima che la gara cominciasse - aggiunge - gli unici pensieri che avevo in mente erano sull'Ucraina, perché nel mio paese stanno succedendo cose terribili". E infatti sottolinea che "i russi hanno ucciso la nostra gente e i nostri bambini, che sono il futuro della nostra nazione. E io non capisco perchéci hanno aggredito e cosa vogliano, noi in Ucraina ci stavamo semplicemente godendo la vita. Io penso che tanta gente in Russia debba capire che questa sia una guerra vera. Invece lì in tanti pensano che sia tutto finto, un fake, che anche i video che si vedono siano finti. Ma la verità è che tante nostre città sono state distrutte e allora come si fa a dire che è tutto finto?". Intanto deve pensare anche allo sport, anche se non è facile. "Il mio allenatore mi dice che devo andare avanti - spiega - e devo avere la stessa forma e intensità prima che cominciasse l'invasione da parte dei russi. Ora sono triste perché non potrò tornare nel mio paese: spero di farlo al più presto, intanto andrò ad allenarmi in Germania".

 

Il racconto del viaggio dall'Ucraina alla Serbia

Prima dell'inizio dei Mondiali Indoor, Mahuchikh aveva parlato del suo viaggio per arrivare a Belgrado e "dell'incubo" vissuto per l'attacco dell'esercito russo contro l'Ucraina.

 

"Ci sono voluti più di tre giorni per arrivare qui, un viaggio stressante. Centinaia di telefonate, numerosi cambi di direzione, esplosioni, incendi e sirene dei raid aerei. Mi piacerebbe pensare che non sia un incubo, ma è la realtà nel mio paese. E' la realtà della guerra", ha detto al sito web della Federazione europea di atletica leggera.

 

"Abbiamo lasciato la nostra città di Dnipro tre settimane fa, appena è scoppiato il conflitto, per stabilirci in un piccolo villaggio non lontano da casa nostra - aveva raccontato ancora la vicecampionessa del mondo outdoor (2019 a Doha), terza nelle Olimpiadi di Tokyo del 2021 - Nessuno pensava di allenarsi in quel momento perché eravamo costretti a passare giorni in cantina seguendo minuto per minuto le notizie di Kiev, Sumy e Kharkiv".