Il campione olimpico dei 100 m chiude la sua batteria al 3° posto in 10''15 e si qualifica alla semifinale di domenica (in programma dalle 16.35, finale in serata alle 19.10). "Ho commesso errori - ha detto Jacobs a Sky Sport -, ma prometto di dare tutto me stesso in gara. Fortunatamente il dolore è stabile, non peggiora. Mi mancava tornare in questi stadi"
Basta il 19° tempo tra i 25 qualificati per accedere alla semifinale di domenica (in programma dalle 16.35), il ritorno sui 100 m per Marcell Jacobs. Rivedremo il campione olimpico in carica dopo aver superato la sua batteria (la sesta) ai Mondiali di atletica leggera a Budapest, superata con il terzo posto in 10''15 (un centesimo in più di Rodney) alle spalle di Sani Brown (10''07) e Watson (10''11). "Tutte le tv vogliono sapere come sto - ha detto l'azzurro a Sky Sport -, non è stata la gara che volevo fare perché ho commesso tanti errori. Dai 10 m in poi ho dovuto recuperare. Non avevo nemmeno un assetto giusto. Però mi mancava tornare in questi stadi, prometto di mettere tutto quello che ho domenica. Fortunatamente il dolore è stabile, non peggiora. Tecnicamente sto correndo bene, mi manca correre questo tipo di gare. Non c'è molto tempo, ma anche per la staffetta potrò ritrovare la forma perfetta. Domenica non dovrò commettere errori e mettere tutto me stesso. Questa gara è stata importante per togliere la ruggine: durante l'allenamento abbiamo sensazioni diverse. Aver commesso questi errori mi aiuterà a non commetterne di nuovi".
Jacobs: "La peggiore partenza della mia vita"
Marcell ha aggiunto successivamente: "Era importante essere qui. Dopo tutti questi mesi era importante tornare a gareggiare. I 100 metri però non si possono improvvisare. Non puoi pensare di fare 9''80 senza aver fatto allenamenti o competizioni per due mesi. Oggi è andata come è andata. A livello tecnico abbiamo tante cose da sistemare, però oggi è il primo giorno e abbiamo passato il turno. Domani è un'altra giornata, si spera con altre due gare. La partenza è stata la peggiore della mia vita e ho dovuto fare una gara in rimonta. Da oggi a domani non si possono fare miracoli, sicuramente posso cercare di mettermi in moto meglio, il che cambierebbe completamente la mia gara perché la seconda parte non mi è dispiaciuta anche se ho fatto più fatica del normale: mi mancava un po' l'alta intensità così prolungata. Domani scenderò in pista come ho fatto oggi, tirando fuori tutto me stesso e ricordando un po' tutti gli ultimi mesi. Cercherò di tirar fuori l'energia che ho anche sotto le unghie dei piedi, per provare a correre il più veloce possibile".