Pietro Arese conquista il bronzo nei 1500 metri, ultima medaglia singola per l'Italia agli Europei di atletica. "Peccato per l'argento sfiorato, ma dopo tanti quarti posti finalmente indosso qualcosa al collo"
Dopo tanta sfortuna, anche Pietro Arese festeggia nei trionfali Europei di atletica per l'Italia. Il corridore torinese, classe 1999, conquista il bronzo nei 1500 metri con un gran finale, chiudendo col tempo di 3'33'34'' appena alle spalle del belga Jochem Vermeulen e lontano dal dominatore norvegese Jakob Ingebrigtsen (3'31″95).
"A Mattarella ho detto che lo salutavo da presidente a presidente"
Molto commosso già dopo aver tagliato il traguardo, Arese si è lasciato andare dopo la gara: "Finalmente avrò qualcosa al collo dopo tanti quarti posti. Ho anche un po' di rammarico per quell'argento sfuggito di poco, ma oggi finalmente sono felice. Dedico la medaglia principalmente ai miei genitori, non si perdono una gara e sono vicino a me sia nei momenti brutti che nei migliori. Mio padre ogni volta mi ripete che in pista devo scendere solo per divertirmi". Infine, il racconto della battuta al presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "I compagni in allenamento mi chiamano presidente, perciò gli ho detto che lo salutavo da presidente a presidente". Sulla spedizione azzurra: "Dovevo per forza arrivare sul podio, qua tutti vanno forte e se arrivi solo quarto o quinto sembra che fai schifo. Ma ci sono tanti che, pur senza medaglie, stanno battendo molti record italiani", ha aggiunto sorridendo.