In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Strage di Las Vegas, Phelps: "Ero al festival con mia moglie"

Nuoto
La foto postata da Phelps a Las Vegas (Instagram)

L'ex nuotatore, 23 titoli olimpici in carriera, era al festival di musica country poche ore prima della tragedia: "Mi sono svegliato e ho trovato tanti messaggi che mi chiedevano se fossi in salvo", ha scritto su Instagram il fenomeno di Baltimora

Condividi:

Michael Phelps era al festival di musica country di Las Vegas dove è andata in scena la più grande strage da armi da fuoco nella storia degli Stati Uniti, con 59 morti e oltre 500 feriti. Attraverso un post su Instagram, Phelps ha scritto di aver partecipato al concerto nella notte tra venerdì e sabato, poche ore prima che un killer sparasse sulla folla. Il 23 volte campione olimpico era in compagnia della moglie e di alcuni amici, giunti in Nevada proprio per assistere alla kermesse musicale, come dimostra un post su Instagram di venerdì. Nella notte, il fenomeno di Baltimora ha subito inviato un messaggio su Instagram per tranquillizzare tutti i fans che si erano allarmati nel vederlo sul luogo della strage: "Questa foto è di venerdì notte. Io e Nicole eravamo lì con degli amici. Mi sono svegliato con tanti messaggi da parte di amici e familiari che volevano sapere se stessi bene, se fossi sano e salvo. Il mio pensiero ora va a tutte le famiglie e alle persone che sono state colpite da questa strage".

I fatti di Las Vegas

La più grande strage da armi da fuoco della storia americana: così verrà ricordato quello che è accaduto a Las Vegas, dove un uomo ha sparato sulla folla che partecipava a un festival di musica country prima di suicidarsi. 59 morti e oltre 500 feriti, questi gli impressionanti numeri della strage. Il responsabile della tragedia è Stephen Paddock, un americano di 64 anni originario del Nevada. Secondo i testimoni, l'uomo ha iniziato a sparare dalle finestre del 32^ piano del Mandalay Bay Hotel, dopo aver ucciso una guardia di sicurezza. La polizia ha rivelato che il killer aveva nella sua automobile del nitrato di ammonio, un composto chimico utilizzato anche per produrre alcuni esplosivi, e 42 armi, parte nella camera d'albergo e parte nella sua casa. Lo Stato Islamico ha rivendicato la responsabilità della strage, nonostante l'Fbi abbia affermato che "per il momento non è stato trovato nessun legame" tra l'autore della strage e organizzazioni terroristiche.