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Coronavirus, cancellate le finali di coppa del mondo a Cortina

Sci
©Getty

Le finali di coppa del mondo, in programma dal 18 al 22 marzo, sulle Tofane sono state cancellate. Respinta, con il voto contrario di tutte le altre federazioni, la proposta dell'Italia di svolgere le gare senza pubblico sulle piste. La stagione si concluderà in anticipo

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Niente gare a porte chiuse, saltano le finali di coppa del mondo di sci a Cortina d'Ampezzo, previste dal 18 al 22 marzo. La Federazione internazionale ha infatti bocciato la proposta italiana di far svolgere la manifestazione senza pubblico

chiedendo alla Fisi di cancellare l'evento. Lo comunica la stessa Fisi in una nota. Le finali non saranno recuperate: la stagione dello sci alpino si concluderà quindi con le gare di Kranjska Gora per quanto riguarda il calendario maschile, e di Aare per il calendario femminile.

La nota della Fisi

Si è appena concluso il Consiglio di emergenza della FIS, che si è occupato delle Finali di Coppa del mondo di Cortina d'Ampezzo. La proposta della Federazione Italiana Sport Invernali – che vedeva il supporto del Ministero dello Sport, del Coni, della Regione Veneto e del Comune di Cortina - di tenere l'evento a porte chiuse, come autorizzato nel Dcpm del 4 marzo, ha ricevuto tutti voti contrari ad eccezione di quello dell'Italia. E' stato quindi richiesto alla Federazione di formalizzare la cancellazione dell'evento. La FISI dovrà comunicare alla FIS entro le 24 di oggi la rinuncia formale. “E’ con grande rammarico che ho preso atto di questa decisione – ha detto il Presidente FISI, Flavio Roda -, ma ogni membro del Consiglio ha motivato la propria decisione di cancellare le Finali con le limitazioni che i rispettivi governi hanno loro imposto in relazione all’epidemia di coronavirus. Tutto ciò si è però concretizzato in una grave penalizzazione per il mondo dello sport, che avrà pesanti ricadute economiche sia per la Federazione che per la Fondazione Cortina 2021, che l’organizzatore dei prossimi Mondiali e sarebbe dovuto essere anche l’organizzatore delle Finali”. “E’ una decisione che penalizzerà però tutto l’indotto della montagna italiana, in tutte le varie realtà imprenditoriali e associative, che grazie a queste Finali e ai prossimi Mondiali hanno deciso di supportare il movimento degli sport invernali con investimenti importanti e coraggiosi”.