Iran Usa news: attacco con missili a basi americane in Iraq. Trump: "Nessun ferito"
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L'Iran risponde agli Stati Uniti dopo la morte del generale Qassem Soleimani: decine di missili contro le basi militari di Ain Al Asad e di Erbil, che ospitano forze americane e della coalizione. L'attacco è stato rivendicato dalle guardie della Rivoluzione iraniana. Illesi i militari italiani a Erbil, rifugiati in un bunker. Teheran: "Almeno 80 morti". Ma per Washington e Baghdad non ci sono vittime. Khamenei: "Abbiamo dato uno schiaffo, ma non è finita". Rischio terrorismo, in Italia innalzato il livello di allerta nelle carceri. Trump parla alla Casa Bianca: "Nessun americano ferito, solo danni minimi alle nostre basi. Serve un nuovo accordo con l'Iran che garantisca stabilità"
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Si chiude il discorso di Donald Trump: il presidente Usa ha ribadito che non ci sono vittime americane. Ha rivendicato l'importanza dell'uccisione di Soleimani e ha anche rivolto un segnale di distensione all'Iran: "Serve un nuovo accordo che garantisca stabilità", affermando come quello del 2015 concluso dall'amministrazione Obama non fosse adeguato alla sicurezza degli Stati Uniti
Trump: "Serve nuovo accordo con l'Iran"
"Dobbiamo lavorare insieme con l'Iran, affinché si arrivi a un nuovo accordo che vada bene per tutti. Se l'Iran fosse stabile, sarebbe un buon Paese, con grande potenzialità. L'esercizio del terrore non verrà sopportato ulteriormente: oggi chiederò alla Nato di impegnarsi di più nel processo del Medio Oriente. Siamo indipendenti, non abbiamo bisogno del petrolio del Medio Oriente. Abbiamo raggiunto autonomia da questo punto di vista"
Trump: "Nessun americano ferito, solo danni minimi"
"Sono onorato di informarvi che il popolo americano deve essere onorato e felice: nessun americano è stato ferito, non abbiamo avuto nessuna vittima. Abbiamo avuto solo danni minimi, le nostre basi militari sono al sicuro e sono pronte a ogni eventualità. Voglio rendere omaggio alle competenze di uomini e donne americani con l'uniforme. L'Iran è stato il principale sponsor del terrorismo. Ma ora questi tempi sono finiti. Abbiamo eliminato Soleimani, responsabile di delitti efferati: alimentava guerre civili e ha ferito centinaia di americani. Le sue mani erano macchiate di sangue", esordisce Trump
Arriva Trump alla Casa Bianca, inizia il suo discorso
Putin-Erdogan in coro: "Uso della forza non è soluzione a problemi"
Con una dichiarazione congiunta il presidente russo Vladimir Putin e quello turco, Erdogan, condannano sia l'operazione Usa che ha portato all'uccisione del capo dei Pasdaran Soleimani, sia la risposta iraniana con l'attacco alle basi militari della coalizione in Iraq. "Lo scambio di attacchi e l'uso della forza non è la soluzione ai problemi in Medio Oriente e potrebbe portare a un nuovo ciclo di instabilità che danneggerebbe gli interessi di tutto"
Grande attesa a Washington per il discorso alla Nazione di Donald Trump, che parlerà alla Casa Bianca nei prossimi minuti (alle 17)
McCarthy: "Mi fido di Trump, sta agendo per il bene degli Usa"
"Penso che il presidente Trump abbia gestito la situazione in modo corretto. Mi fido del suo giudizio e so che ci sta rendendo più sicuri con le azioni che sta intraprendendo", così Kevin McCarthy, leader repubblicano della Camera
Johnson difende Trump: "Soleimani aveva le mani sporche di sangue"
Il premier britannico Boris Johnson ha parlato così del generale iraniano Qassem Soleimani: "Aveva le mani sporche del sangue delle truppe britanniche". La denuncia di Johnson è arrivata nel suo intervento alla Camera dei Comuni, in cui ha difeso il raid americano a Baghdad che ha ucciso Soleimani, parlando del "diritto degli Usa di proteggere" le proprie basi e il suo personale.
Rischio terrorismo, in Italia innalzato il livello di allerta nelle carceri
Il Capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, Francesco Basentini, ha inviato una nota ai direttori e ai comandanti degli istituti penitenziari per elevare il livello di allerta nei confronti di un possibile innalzamento della minaccia terroristica. L'iniziativa è stata presa dopo la crisi dei rapporti fra Usa e Iran.
Trump parla alla Casa Bianca alle 17.00
Donald Trump parlerà alla Casa Bianca alle 17.00 (ora italiana) dopo l'attacco missilistico iraniano a due basi Usa in Iraq. Lo rende noto la stessa Casa Bianca, come preannunciato anche dal presidente statunitense su Twitter
Aereo precipitato: Kiev ritira la dichiarazione sul guasto
Una dichiarazione pubblicata sul sito web dell'ambasciata ucraina in Iran, secondo cui lo schianto di un Boeing della Ukraine International Airlines era stato causato da un guasto a un motore, è stata modificata, precisando che tutte le informazioni sulla sciagura avvenuta nei pressi di Teheran saranno fornite da una commissione ufficiale. Lo riporta la Tass. Anche il premier ucraino Aleksey Goncharuk ad un briefing ha esortato a "non costruire versioni fino alle conclusioni definitive della commissione".
Iraq, il presidente Saleh condanna l'attacco iraniano
Il presidente iracheno, Barham Saleh, condanna l'attacco missilistico iraniano contro due basi Usa in Iraq e mette in guardia dai "pericolosi sviluppi" nella regione: "Denunciamo il bombardamento missilistico iraniano che ha colpito installazioni militari sul territorio iracheno e rinnoviamo il nostro rifiuto della reiterata violazione della sovranità dello Stato e della trasformazione dell'Iraq in un campo di battaglia per le parti in guerra", si legge in una nota.
Conte: "Faremo di tutto per tutelare i nostri soldati"
"In queste ore di tensione esprimo la mia sentita vicinanza a tutti i nostri soldati che svolgono con dedizione e professionalità la loro missione in Iraq e non solo. Faremo di tutto per tutelarli e per trovare soluzioni che impediscano una pericolosa spirale di conflittualità'". Lo scrive il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sui suoi profili social
Per la Cnn nessuna notizia di vittime Usa
Non ci sono al momento notizie di vittime americane nell'attacco alle basi in Iraq. Lo riferisce la Cnn, che cita fonti militari. Verifiche sono tuttavia ancora in corso.
Trump: "Per ora tutto bene"
"Per ora tutto bene", scrive su Twitter il presidente Donald Trump, escludendo per adesso che vi siano morti americani nell'attacco missilistico sferrato da Teheran contro basi militari irachene dove sono presenti forze Usa.
Zarif: "Non abbiamo ancora il numero delle vittime"
"Non abbiamo ancora il numero delle vittime, non abbiamo statistiche e non sappiamo di che nazionalità siano". Lo ha detto il ministro degli Esteri dell'Iran, Mohammed Javad Zarif, riguardo i caduti nell'attacco iraniano di questa notte contro basi Usa in Iraq. "Quello che sappiamo è che c’è stato un attacco contro una base Usa nella regione".
Vaticano, il cordoglio del Papa per le vittime del disastro aereo
"Avendo appreso con profonda tristezza dello schianto dell'aereo passeggeri della Ukrainian International Airlines vicino Teheran", papa Francesco "affida le anime dei defunti all'amore misericordioso dell'Onnipotente", e invia "condoglianze alle famiglie e agli amici di coloro che hanno perso la vita". Lo si legge nel telegramma di cordoglio, inviato alle autorità civili locali, a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin. "Su tutti i colpiti da questa tragedia" Francesco "invoca le benedizioni divine di forza e pace".
A Teheran si prepara incontro tra leader sciiti
Si terrà nei prossimi giorni a Teheran una riunione di alti rappresentanti dei movimenti politici e dei gruppi armati arabi filo-iraniani sparsi in Medio Oriente e impegnati nel contrastare "l'occupazione americana nella regione". Lo riferiscono fonti vicine agli Hezbollah libanesi a conferma di quanto emerso in precedenza.
Kaladze: "Vicino alle vittime del disastro aereo"
Kakhaber Kaladze, ex difensore del Milan, oggi sindaco di Tbilisi, rivolge un messaggio alle vittime del disastro aereo della Ukraine International Airlines, in cui hanno perso la vita 180 persone: "Le mie sincere condoglianze a tutti i passeggeri e ai membri dell'equipaggio a bordo dell'aereo della Ukraine Airlines. Le nostre preghiere e i nostri pensieri vanno alle famiglie e agli amici delle vittime"
Iran all'Onu: "Non vogliamo la guerra, ma ci difenderemo"
L'ambasciatore di Teheran, Majid Takht-e Ravanchi, scrive una lettera al segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. L'Iran "non vuole la guerra" con gli Usa, ma si riserva il "diritto all'autodifesa" e "prenderà tutte le necessarie e proporzionate misure contro ogni minaccia o uso della forza".