UFC, McGregor: "Mai sconfitto, al massimo sottomesso"

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Reduce dal successo contro Cerrone dopo 40 secondi nel main event di UFC 246, la superstar mondiale delle arti marziali miste ha sostenuto una personalissima tesi al termine del combattimento. "Non sono mai stato battuto - la sua spiegazione a ESPN -, tu batti qualcuno quando lo picchi mettendolo giù. Ho perso in un match di boxe (contro Mayweather, ndr) e ho ceduto alle sottomissioni in uno di MMA". Il riferimento è all'incontro concesso al grande rivale Khabib

Un ritorno in grande stile per il campione più chiacchierato. Parliamo di Conor McGregor, 31enne irlandese e superstar delle arti marziali miste, protagonista assoluto nel weekend sull’ottagono. Reduce dalla vittoria nel main event di UFC 246 contro Donald Cerrone, successo maturato dopo 40 secondi con un impressionante calcio sinistro al volto dell’avversario, Notorious si è ripreso la scena a distanza di 15 mesi dalla sconfitta con rissa contro il grande rivale Khabib Nurmagomedov. Un trionfo che gli ha permesso di ritoccare il suo record (22-4) e dichiarare al termine del match: "Sono molto orgoglioso di questa vittoria, ora voglio il titolo mondiale anche in questa categoria. Quando si vince per ko c’è sempre un altro gusto". E portata a casa una borsa di circa 80 milioni di euro, McGregor ha rincarato la dose esponendo una personalissima tesi.

Delirio McGregor: "Nessuno mi ha mai battuto"

Non nuovo a dichiarazioni sorprendenti o fuori dagli schemi, il fighter irlandese ha sostenuto una personalissima tesi in occasione dell’intervista a ESPN: McGregor ritiene infatti di non essere mai stato battuto, inteso come mandato ko. "Suvvia, avrò sanguinato due volte. Ho perso in un match di boxe (contro Mayweather, ndr) e ho ceduto - alle sottomissioni, ndr - in uno di MMA. Non sono mai stato battuto, siamo onesti. Non mi avete mai visto battuto: tu batti qualcuno quando lo picchi, mettendolo giù. Due incontri senza una vittoria... sono stato fuori dal gioco impegnandomi in maniera sporadica, ma è davvero fantastico essere tornato". Indugiando sul record di Conor, effettivamente, le sue quattro sconfitte sono avvenute sempre per sottomissione: oltre agli stop datati contro Sitenkov (2008) e Duffy (2010), Notorious aveva recentemente ceduto con la stessa modalità nei confronti di Nate Diaz (rear naked choke, marzo 2016) e soprattutto di Nurmagomedov, vittorioso per neck crank il 6 ottobre 2018 a Las Vegas. Insomma, a detta di McGregor il suo bilancio esclude qualsiasi ko concesso sull’ottagono. E chissà che non possa confermare le sue parole in un rematch contro Khabib, papabile nuovo avversario come lo stesso Nate Diaz oppure Jorge Masvidal.

McGregor esulta dopo la vittoria contro Cerrone
McGregor esulta dopo la vittoria contro Cerrone - ©Getty