
Coronavirus, fase 2: Milano lancia il piano per la ripartenza. LE FOTO
Si chiama "Milano 2020. Strategia di adattamento" il piano lanciato dal Comune, aperto ai contributi dei cittadini, per gestire la ripartenza. Il documento è stato presentato nel corso di una conferenza stampa in streaming e punta in generale a una riorganizzazione dei tempi e degli spazi della città

Si chiama 'Milano 2020. Strategia di adattamento' il piano lanciato dal Comune capoluogo lombardo, aperto ai contributi dei cittadini, per gestire la ripartenza. Il piano punta in generale su una riorganizzazione dei tempi e degli spazi della città.

Tra i punti più importanti del piano la ridefinizione dell'uso delle strade e degli spazi pubblici, l'aumento degli spostamenti con la bicicletta e a piedi, la riscoperta della dimensione di quartiere per vivere la città in modo diverso, senza il pericolo di creare assembramenti.

Il progetto è già consultabile online sul sito del Comune e a partire dal 27 aprile ci sarà la possibilità per i cittadini di presentare contributi e osservazioni, è un documento aperto a tutta la città.

Saranno incentivate la mobilità pedonale e quella ciclabile, mentre per le auto, su alcune strade, ci sarà meno spazio e un limite di 30 chilometri orari.

Il Comune sta lavorando a 10 nuovi tratti di piste ciclabili per quasi 23 chilometri "che saranno pronti nel corso dell'estate - ha spiegato Marco Granelli, assessore alla Mobilità del Comune -, fanno parte di un pacchetto di 35 chilometri che saremo in grado di inserire alla fine dell'anno".

La pista ciclabile dal centro di Milano, piazza San Babila, a Sesto Marelli di 6 chilometri sarà realizzata con la segnaletica e i lavori inizieranno il 29 aprile, il primo tratto quello di corso Venezia sarà pronto l'11 maggio.

In corso Venezia saranno realizzate due piste ciclabili tra marciapiedi e parcheggi e la "sosta sarà spostata più in centro strada e sarà soprattutto per carico- scarico e moto. La viabilità delle auto avrà uno spazio minore e sarà in zona 30".

In viale Monza, strada di solito molto trafficata, spazio a una pista ciclabile innovativa, la ciclabile express, "grazie alle autorizzazioni del ministero", che sarà percorribile da fine luglio. Ci saranno due corsie ciclabili al centro della strada a fianco dello sparti traffico.

Nella fase della ripartenza la vita a Milano sarà quella "di quartiere", dove tutto quello che serve si trova nel raggio di 15 minuti a piedi.

L' obiettivo sarà quello di "limitare la migrazione delle persone dai quartieri residenziali a quelli legati al consumo", ha spiegato l'assessore al Commercio, Cristina Tajani. "Ogni dimensione dovrà avere una dimensione propria di consumo e socialità in modo da utilizzare tutto lo spazio fisico della città, anche all'aperto".

Il Comune punta a cambiare, desincronizzare, gli orari della città anche per favorire un minore afflusso di persone sui mezzi di trasporto, che è il vero nodo da affrontare. In questo avrà un ruolo fondamentale anche lo smart working.

Ci sarà inoltre una graduale riapertura di parchi e giardini, con l'introduzione di sistemi di monitoraggio degli accessi. Lo sport potrà riprendere in sicurezza negli spazi aperti dei centri sportivi, senza l'uso degli spogliatoi.

Mentre - se consentito - l'obiettivo è quello di aprire le piscine e gli impianti estivi per i mesi di luglio e agosto.

Anche la cultura avrà una sua ripartenza: musei e biblioteche potranno riaprire con misure di distanziamento e contingentamento delle capienze.

"Estate sforzesca", la rassegna estiva di iniziative culturali realizzata dall'amministrazione comunale e dedicata alla musica, al teatro e alla danza, potrebbe rappresentare una piattaforma di sperimentazione per nuove forme di accesso all'aperto.