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Virtus Bologna-Olimpia Milano, il "derby d'Italia" in Eurolega

Eurolega

Geri De Rosa

Una partita sempre speciale, soprattutto in Eurolega. I grandi ex Banchi e Messina in panchina, le ali Shengelia e Mirotic, gli esterni Shields e Cordinier, l'assenza di lunghi per la Virtus e i problemi dell'Olimpia in regia, sono diversi i confronti e le chiavi di lettura di una partita in cui l'entusiasmo di Bologna se la vedrà con la voglia di riscatto di Milano. La partita è in diretta alle 20:30 su Sky Sport Arena e in streaming su Now

VIRTUS BOLOGNA-OLIMPIA MILANO LIVE

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Non è mai una partita come le altre: non lo è mai stato, né mai lo sarà. In questi anni poi si esagera: Virtus Bologna-Olimpia Milano è sempre più derby d’Italia, come dimostrano le ultime tre finali scudetto, come dimostra il fatto che sono loro le nostre due rappresentanti in Eurolega. Eurolega, appunto: un derby in questa competizione, la massima per club in Europa, significa che Bologna e Milano si sfideranno mettendo in campo il meglio del proprio roster, senza le limitazioni relative agli italiani che il nostro campionato impone. Dunque, al netto delle assenze degli infortunati, Mickey e Polonara da una parte, Baron dall’altra, in campo ci sarà il meglio che queste due squadre possono offrire. Ad aggiungere fascino alla partita poi ci saranno i diversi momenti che Virtus e Olimpia stanno vivendo: Bologna, forte di un inizio di stagione da tredici vittorie in sedici partite ufficiali, dovrà superare anche la grande voglia di riscatto di una Milano che ha cominciato male l’annata, viste le nove sconfitte già accumulate nelle quindici partite giocate, l’ultima domenica a Scafati in campionato. 

Che cosa avrà più impatto?

L’orgoglio di una squadra ferita, l’EA7, o l’eccellente stato di forma di una squadra sicura dei propri mezzi come è la Segafredo? A Banchi e Messina, i due coach, entrambi grandi ex di giornata, toccherà il compito di incanalare al meglio le energie dei propri giocatori, di farci capire, per esempio, se in questo momento Toko Shengelia, il georgiano della Virtus, è la miglior ala d’Europa oppure se Nikola Mirotic, la superstar dell’Olimpia, mantiene ancora quel ruolo, forte dei 20 punti e 7 rimbalzi abbondanti che porta a casa in ogni partita di Eurolega. Toccherà sempre ai due allenatori disinnescare le altre armi avversarie, la pericolosità degli esterni bolognesi e la versatilità dei lunghi milanesi, l’atletismo di Cordinier da una parte, il talento offensivo di Shields dall’altra. Senza Jordan Mickey, poi, Luca Banchi dovrà inventarsi quintetti, magari anche piccoli, che possano reggere il confronto con il quintettone che spesso Milano utilizza, quello con Shields da guardia e Mirotic da ala piccola. Ettore Messina, invece, dovrà valorizzare i due playmaker di cui dispone, Maodo Lo e Diego Flaccadori, vista la rinuncia a Pangos e in attesa dell’arrivo di un nuovo regista. Anche se, come spesso avviene in sfide dalla rivalità così sentita, saranno i particolari a fare la differenza: un rimbalzo in più, una palla persa in meno, un tiro libero sbagliato o segnato. Aldilà di ogni tattica e di ogni previsione, in questi piccoli misteriosi dettagli si nasconde il bello di una sfida come Virtus-Olimpia, sfida tra passato, presente e futuro, anche prossimo. Difficile chiedere di meglio.