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Svezia-Italia, Florenzi: "Morirei sul campo per andare ai Mondiali. Gli avversari? Senza Ibra meno paura"

Calcio

Il giocatore della Roma, in ritiro con la Nazionale a Coverciano, ha parlato in conferenza stampa: "La Svezia fa meno paura senza Ibra ma è molto fisica e gioca corta, non sarà facile per nessuna delle due"

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Mancano soltanto tre giorni all'andata del doppio confronto tra Italia e Svezia, che decreterà chi tra le due potrà far parte dei prossimi Mondiali di Russia, che si giocheranno nel 2018. In vista dell'avvicinamento alla prima sfida, Alessandro Florenzi ha presentato la partita in conferenza stampa.

Quali sono le sensazioni del ritorno a Coverciano?
"E’ un piacere e un orgoglio essere di nuovo in Nazionale. Servirà fame e cattiveria per passare lo spareggio, a partire dai più giovani. Io poi sono in una via di mezzo, ho tanti anni di azzurro ma non come i senatori che ci hanno trasmesso l’obiettivo comune: dobbiamo andare ai Mondiali”.

Il 3-5-2 sembra un ritono all'Italia che fu di Conte...
"Non conta il modulo, dipenderà tutto da come si disporrà la Svezia in campo".

Siete pronti alla sfida?
"Impossibile non esserlo, è una gara fondamentale e i motivi si sanno. La Svezia è fisica e gioca in pochi metri. Ha eliminato una squadra forte come l'Olanda. Ma noi abbiamo tanta qualità per tenere il loro passo, siamo certi di poter fare una grande gara".

La Svezia è stata già affrontata agli Europei.
"In quella partità giocai a sinistra e facemmo un'ottima prestazione in molti aspetti. Volevo tornare bene in Nazionale e ci sono riuscito".

La gestione della Roma l'ha aiutata?
"Tantissimo, i miei compagni hanno contribuito molto al mio recupero. Il mister fa le scelte che ritiene più opportuni, sono carico e in forma, a disposizione dell'allenatore". 

Senza Ibrahimovic che Svezia si aspetta?
"Fa un po' meno paura, ma hanno comunque attaccanti di livello. Noi però abbiamo i difensori migliori del mondo".

In caso di vittoria, sarebbe il suo primo Mondiale.
"Ognuno di noi sogna di giocarne uno nella propria vita. Non ci sono riuscito nel 2014, voglio morire sul campo pur di giocare quello del 2018".

Ha trovato un Italia in difficoltà?
"Non mi pare, la situazione è simile a quella che c'era quando abbiamo affrontato la Spagna. L'obiettivo resta andare al Mondiale".

Un pensiero su Pirlo e De Rossi.
"Con Andrea non ho giocato molto ma l'ho affrontato tante volte, ha scritto la storia. Daniele ha più presenze e tutti sanno che persona è anche fuori dal campo. Ne approfitto per fare gli auguri a Gigi Riva, che oggi compie 73 anni".

Zaza è tornato in Nazionale.
"E' stato importante agli Europei, anche se c'è stato molto accanimento nei suoi confronti. La rincorsa sui rigori è sempre stata quella e li ha sempre messi nel sette".