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FA Cup, Chelsea-Southampton 2-0: Conte raggiunge Mourinho in finale. Gol di Giroud e Morata

Calcio

Marco Salami

Sarà Chelsea-Manchester United la finale di FA Cup. Conte raggiunge Mou eliminando il Southampton 2-0, decisive le reti dei due attaccanti: Giroud e inizio ripresa e Morata nel finale. Hazard stellare, tante occasioni in un match ad alto ritmo, e fine del sogno per il Southampton, che ora dovrà pensare a salvarsi dalla retrocessione in Premier

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MAN UNITED IN FINALE, BATTUTO 2-1 IL TOTTENHAM

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CHELSEA-SOUTHAMPTON 2-0

46' Giroud, 82' Morata

TABELLINO

Chelsea (3-4-1-2): Caballero; Azpilicueta, Cahill, Rüdiger; Moses, Kanté, Fabregas, Emerson; Willian (64' Bakayoko), Hazard; Giroud (80' Morata). All: Conte

Southampton (3-5-1-1): McCarthy; Hoedt, Yoshida, Bednarek (78' Gabbiadini); Soares, Romeu, Højbjerg (63' Tadic), Lemina, Bertrand; Austin; Long (63' Redmond). All: Hughes

Ammoniti: 40' Yoshida, 50' Romeu, 55' Lemina, 65' Hoedt (S)

Conte raggiunge Mourinho. E il Chelsea raggiunge il Manchester United, in quella che sarà la riedizione della finale di FA Cup del 2007, quando a spuntarla furono i Blues allenati però proprio dal portoghese. Quel 19 maggio di undici anni fa ci pensò Drogba a punire lo United di Sir Alex. Un Chelsea che nel frattempo di coppe d’Inghilterra ne ha vinte altre tre, ma non quella dell’anno scorso, quando Conte in finale fu battuto dall’Arsenal anche di Olivier Giroud. Per l’allenatore italiano seconda finalissima consecutiva, in appena due anni, grazie anche alla rete proprio di quel Giroud arrivato a gennaio dai Gunners, e che contro il Southampton ha sbloccato il match con un gran gol a inizio ripresa. Nel finale la solita staffetta con Morata, che entra, segna e chiude un match infuocato. Pieno di occasioni e col sogno Southampton che si spegne sul più bello. Per Hughes ora c’è la realtà della Premier, e una retrocessione da evitare. Conte invece, sempre a Wembley, e sempre il 19 di maggio, può salvare la stagione.

Conte sceglie Giroud

Dopo l’anticipazione dello scorso weekend in Premier League tornano in campo Chelsea e Southampton a Wembley per l’accesso alla finale di FA Cup del 19 maggio. Conte deve fare a meno dello squalificato Marcos Alonso, con Emerson Palmieri titolare sulla fascia a sinistra. Il modulo è il classico 3-4-2-1 con Willian e Hazard alle spalle di Giroud, decisivo in campionato entrando dalla panchina contro i Saints nella rimonta (da 0-2 a 3-2) con una doppietta. Panchina per Morata. A centrocampo Kanté più Fabregas, e Moses a destra - in gol nella partita di metà settimana di Premier contro il Burnley. In difesa conferma Rüdiger, insieme a Cahill e Azpilicueta a protezione di Caballero, il portiere di coppa da due soli gol subiti nelle cinque partite giocate.

Hughes si copre

Poche novità per Mark Hughes nella formazione titolare, alla caccia di una clamorosa finale di FA Cup a dispetto di una stagione fortemente negativa con ancora quattro punti da recuperare per uscire dalla zona retrocessione in campionato. Rispetto all’ultima uscita di Premier (0-0 contro il Leicester) e al ko interno contro il Chelsea subito in rimonta, scelto un centrocampista in più e un trequartista in meno. Dentro Lemina e fuori Ward-Prowse, con Austin al posto di Tadic a giocare alle spalle di Long. Il modulo di partenza è un 3-5-1-1. Sulle fasce ci saranno Soares a destra e l’ex Bertrand a sinistra. In mezzo al campo - oltre all’ex Juve Lemina - giocano Romeu e Højbjerg. In difesa linea a tre composta da Hoedt, Yoshida e Bednarek, all’esordio assoluto in Premier proprio contro il Chelsea un weekend fa e subito in gol (quello del momentaneo 2-0). Tra i pali c’è McCarthy.

Il Chelsea aggredisce la partita

Partenza sprint del Chelsea di Conte che ha ben chiaro come l’obiettivo FA Cup rappresenti l’ultima spiaggia di una stagione da campioni d’Inghilterra in carica ma dai risultati deludenti. Il sorteggio ha sempre premiato i Blues: dopo Norwich, Newcastle, Hull City e Leicester ecco i Saints a un passo dalla retrocessione in Championship, e la finale contro lo United è una preda da attaccare e conquistare il prima possibile. Non a caso Hazard e Willian partono fortissimi sull’erba di Wembley, perfetta a dispetto della prima semifinale giocata meno di ventiquattro ore prima tra United e Tottenham. I quattro squilli dei due trequartisti di Conte mettono paura a McCarthy. Prima il mancino dal limite del belga termina alto di poco. Dunque ancora migliore il tentativo di Willian, che pizzica la traversa facendo disperare Conte. Quindi Yoshida chiude in spaccata su Hazard solo in area di rigore, e già pronto a scoccare la freccia dritta nel bersaglio. Mentre al 14' la punizione dal limite, ancora di Willian, finisce alta di pochissimo. Chelsea indemoniato. 

Parità all’intervallo

Ha spinto tanto il Chelsea nel primo tempo, soprattutto a inizio partita e nel finale della prima frazione di gioco, quando si è fatto vedere per la prima volta Giroud sfiorando il suo solito golasso. Ma alla fine è 0-0 all’intervallo, col Southampton a resistere in difesa guidato da Yoshida molto in forma, e deciso a non concede una nuova festa al Chelsea dopo quella di campionato. L’ultima occasione del primo tempo capita al 39’, ed è Fabregas a pennellare il pallone dalla tre quarti di campo, decentrato sulla destra, proprio per Giroud. Il francese cerca prima la giocata di tacco al volo (non nuova nel suo repertorio), salvo poi colpire male il pallone e ritrovarselo sopra la testa buono per una mezza rovesciata di sinistro, uscita di pochissimo alla sinistra del palo di McCarthy. Alla fine del primo tempo il possesso palla dei Blues supera il 60%, e anche il conto di tiri (9-2) e degli angoli (3-0) sta dalla parte di Conte, senza però riuscire ancora a sbloccare il match.

Giroud li scarta tutti

Aveva sfiorato il gol nel finale di primo tempo, lo trova all’inizio del secondo. Sempre Olivier Giroud, la riserva di lusso che segna ancora al Southampton. La rete del vantaggio è bruciante, dopo pochissimi secondi dall’inizio della ripresa. A propiziare il gol è Hazard, che dal limite serve Giroud inseguito dalla difesa dei Saints, il francese mette a sedere un paio di giocatori oltre a McCarthy, prima di depositare il pallone in rete a porta quasi vuota. Vantaggio Chelsea, ed ora sembra tutto più semplice per la squadra di Conte. Passano altri secondi e Hazard sfiora il raddoppio in contropiede, calciando di interno destro a fil di palo. Ma la risposta della squadra di Hughes non tarda. Bertrand dalla sinistra cerca al centro Austin, il velo per Long è geniale e smarca il compagno solo davanti a Caballero. Dribbling fallito, palla allungata fin oltre la linea di fondo e prima vera occasione della partita per il Southampton, che non sembra disposto al alzare bandiera bianca.

Brivido Caballero, Hazard funambolo

I primi cambi della partita arrivano intorno all’ora di gioco, con Mark Hughes che sceglie Redmond e Tadic (autore del primo gol al Chelsea nella sfida di campionato) per Long e Højbjerg. Il modulo vira così verso un 3-4-3, invariati difensori ed esterni di centrocampo, con un centrocampista in meno e proprio Redmond e Tadic alle spalle di Austin unica punta. Mentre - dall’altra parte - Conte decide di coprirsi inserendo Bakayoko per Willian e passando al 3-5-2. A questo punto la ripresa si accende di nuovo, merito del Southampton e merito del solito Hazard, praticamente imprendibile per tutta la gara. Prima l’occasione è per Redmond, che calcia da fuori area con grande potenza trovando una risposta molta incerta di Caballero, che rischia la papera vedendo il pallone sfilare vicino al palo, ma fuori. Dunque la risposta del 10 dei Blues con un’altra botta dal limite ben alzata sopra la traversa da McCarthy. A quindici minuti dalla fine nuova virata di Conte, che toglie un centrocampista (Fabregas) per Pedro, che parte da mezz’ala ma con sicuramente maggiore licenza di offendere.

Morata entra e segna

L’ultimo cambio di Conte arriva a dieci minuti dal termine del match, poco prima di Gabbiadini per Bednarek con Hughes a tentare il tutto per tutto. L’ultima carta Blues è Morata per Giroud, un cambio ancora una volta azzeccato, perché passano pochi minuti prima che lo spagnolo chiuda definitivamente il match, di testa, sul grande cross di Azpilicueta. Finita? Macché! Perché nel finale succede praticamente di tutto. Il Southampton spinge e cerca il miracolo centrando un palo con Redmond. Dunque sulla ripartenza il Chelsea va vicinissimo al tris ancora con Morata, il cui tiro viene miracolosamente salvato sulla linea. Quindi, all’86’, McCarthy salva ancora sullo spagnolo ex Juve completamente solo davanti alla porta. Gli ultimi minuti di arrembaggio non riaprono la partita. Conte raggiunge Mou, e centra la seconda finale consecutiva di FA Cup.