FA Cup, Manchester United-Tottenham 2-1: i gol di Sanchez ed Herrera ribaltano il vantaggio di Alli
Premier LeagueIl Manchester United centra la 20^ finale di FA Cup della sua storia grazie al successo per 2-1 ai danni del Tottenham. Decidono i gol del cileno e dell'ex Athletic Bilbao. Inutile la rete iniziale di Dele Alli, con gli Spurs destinati a chiudere anche questa stagione con zero titoli
MANCHESTER UNITED-TOTTENHAM 2-1 LIVE
11' Alli (T), 24' Alexis Sanchez (MU), 62' Herrera (MU)
Manchester United (4-3-3): De Gea; Valencia (80' Darmian), Jones, Smalling, Young; Matic, Herrera, Pogba; Lingard (83' Rashford), Lukaku, Sanchez (96' Fellaini).
Tottenham (4-2-3-1): Vorm; Trippier, Sanchez, Vertonghen, Davies (68' Lucas Moura); Dembelé (78' Wanyama), Dier; Eriksen, Alli, Son (85' Lamela); Kane.
È il Manchester United la prima finalista di FA Cup. La squadra di José Mourinho batte 2-1 in rimonta il Tottenham a Wembley e aspetta la vincente di Chelsea-Southampton per iniziare a pregustare la 13^ vittoria in questa competizione. Partita complicata quella dei Red Devils, vinta col carattere e con la maggiore esperienza di giocatori e allenatore, che hanno saputo sfruttare nel migliore dei modi alcuni momenti chiave della partita. Escono a testa alta per l’impegno gli Spurs, ma anche quest’anno l’appuntamento con la conquista del trofeo è rimandato alla prossima stagione. Peccato per Pochettino, in particolare dopo un inizio di partita spumeggiante e premiato dal vantaggio di Dele Alli. Dopo tante occasioni sciupate per il raddoppio però, lo United trova il pari con Sanchez su un errore di Dembelé. La rete del cileno riequilibra soprattutto mentalmente l’incontro e dopo un’ora di gioco è Ander Herrera a ribaltare completamente il punteggio e siglare il sigillo decisivo sul match con un destro secco che si infila alle spalle di Vorm. Per il Tottenham è un duro colpo a livello psicologico e né i cambi né l’assedio finale riescono a evitare la sconfitta e l’uscita di scena a pochi passi dal sogno.
Alli sigla il vantaggio degli Spurs
La gara inizia subito con delle novità nelle formazioni. Mourinho rinuncia a Bailly, non ancora al meglio, e sceglie la coppia centrale Jones-Smalling, ma soprattutto cambia modulo e opta per un 4-3-3 con Pogba da mezz’ala e Lingard preferito a Rashford. Completano l’attacco Alexis Sanchez e Lukaku. Pochettino invece lascia in panchina Aldeweireld, recuperato dopo l’infortunio, e ripropone Devinson Sanchez al fianco di Vertonghen. Tra i pali gioca il portiere di coppa, Vorm, mentre in fase offensiva Son vince il ballottaggio con Lamela. Il Tottenham parte con il piede sull’acceleratore fin dai primi secondi di gioco, ma non riesce ad arrivare fino in fondo dalle parti di De Gea. Pigro invece l’avvio di partita dello United che costruisce comunque la prima occasione dell’incontro con il colpo di testa di Lukaku che non trova lo specchio. I ragazzi di Pochettino mostrano molta più fame dei loro avversari e allo scoccare dell’undicesimo minuto trovano il gol del vantaggio: Eriksen sorprende la difesa dei Red Devils sulla corsia di destra e serve un pallone solo da spingere in rete per l’accorrente Alli, puntualissimo nell’inserimento sul secondo palo. Il Tottenham viaggia sulle ali dell’entusiasmo e va subito vicino al raddoppio con Kane che non arriva di pochissimo sul cross tagliato di Son. Ancora più pericoloso nell’azione successiva il compagno Eriksen che incrocia con un destro sporco e sfiora il palo.
Risponde Alexis Sanchez
Il Manchester appare in grandissima difficoltà ma a metà primo tempo riconquista la parità. Dembelé perde una brutta palla nella propria trequarti e Pogba – colpevole in occasione dello svantaggio – pesca con un cross delizioso Alexis Sanchez che, di testa e in equilibrio precario, trasforma l’ottavo centro a Wembley. Situazione simile si ripropone anche poco dopo, ma con interpreti diversi: Lukaku veste il ruolo di assist man, ma questa volta Lingard non riesce a emulare il cileno colpendo in controtempo la sfera. Passata la mezz’ora entrambe le squadre tirano un po’ il fiato, ma non si smuovono i temi del match. La squadra di Pochettino continua a fare la partita, sfruttando i movimenti senza palla di Son, mentre quella di Mourinho prova a far male in contropiede. Sono pochi però i momenti in cui gli Spurs si fanno trovare impreparati, così Pogba decide di provarci dalla lunghissima distanza. Il suo destro a giro viene però deviato in angolo da Vorm. L’ultimo brivido dei primi 45 minuti lo procura il Tottenham con Dier che trova una deviazione che lascia di sasso De Gea, ma si stampa sul palo.
Herrera ribalta il punteggio
Il secondo tempo riparte dagli stessi schieramenti in campo e dalla stessa trama. È sempre il Tottenham infatti ad avere il pallino del gioco, mentre lo United continua a soffrire sul proprio lato sinistro e i difensori sono spesso troppo distanti dagli uomini offensivi avversari. Il ritmo è molto più basso rispetto alla prima frazione di gioco e le occasioni scarseggiano. Tenta di dare una scossa Harry Kane, ma ci mette troppo a calciare in porta e alla fine guadagna solo un calcio d’angolo. Sembra una situazione di stallo della partita, ma al 64’ a sorpresa il Manchester United segna il 2-1. Sanchez vince il duello con Trippier e appoggia dietro per i compagni dove Lukaku sfiora solamente, mentre Lingard protegge e aspetta l’arrivo di Ander Herrera che, di prima intenzione, incrocia col destro e firma la rimonta dei Red Devils. La squadra di Pochettino sbanda e rischia di incassare anche il terzo gol sulla ripartenza di Lukaku che chiude troppo il mancino e perdona Vorm.
Mourinho alza il muro
L’allenatore argentino corre subito ai ripari con l’ingresso di Lucas Moura al posto di Davies, ma la luce del Tottenham è sempre Eriksen. Il danese, il più brillante dei suoi per distacco, cerca da fuori area di trovare il gioiello di giornata, ma il suo tiro viene soffiato a lato dalle preghiere di De Gea. Il Manchester non rinuncia ad attaccare e si rende pericoloso con un doppio tentativo, prima di Lukaku e poi di Pogba, respinto con prontezza da Vorm. Anche Mourinho, negli ultimi dieci giri di lancette, effettua le prime sostituzioni mandando sul terreno di gioco Darmian e Rashford, rispettivamente per Valencia e Lingard. L’ultima speranza di Pochettino ha invece il nome di Erik Lamela che prende il posto di Son per il forcing finale. Lo Special One capisce che è il momento di tenere duro e difende gli ultimi minuti di partita addirittura con un 6-3-1. Il Tottenham attacca disperato, ma trovare il corridoio giusto è una missione quasi impossibile, dall’altra parte invece Rashford spreca un clamoroso contropiede facendosi recuperare da Dier. Poco importa al Manchester United che riesce a tenere il risultato fino all’ultimo dei cinque minuti di recupero e centrare la 20^ finale di FA Cup della propria storia.