E’ successo durante la partita fra Young Boys e Basilea. Dalle tribune, sul punteggio di 0-0, sono volati joystick e palline da tennis di ogni dimensione. Il motivo? Una protesta forte contro gli E-Sports, che in Svizzera non piacciono proprio…
Di lanciare un joystick, in fin dei conti, è capitato un po’ a tutti. Chi lo ha scaraventato sul letto, chi sul parquet di casa, chi sul divano o chi sulla poltrona. Certo, a pochi – o quasi a nessuno – sarà venuto in mente di scagliarlo con forza in uno stadio. Non su un seggiolino o su una panchina, ma direttamente sul campo da gioco. Beh, è successo. In Svizzera, durante la partita fra Young Boys e Basilea.
Il fatto
La partita è finita 7-1 per i padroni di casa, che hanno così riscattato la sconfitta in Champions contro lo United e che hanno lanciato un segnale chiaro in vista della sfida alla Juventus. Un risultato incredibile, dato che dall’altra parte c’era chi il calcio svizzero lo sta dominando da anni. Anche se il Basilea è in netta difficoltà, considerati i soli 9 punti raccolti nelle prime nove giornate. Settimo posto, a undici lunghezze di distanza dalla capolista. Che è proprio lo Young Boys, primo a punteggio pieno. Nessuna protesta da parte dei tifosi ospiti, però. Infatti i joystick sono volati in campo quando il punteggio era ancora fermo sullo 0-0, costringendo l’arbitro a interrompere il match per qualche minuto. Con questi anche una miriade di palline da tennis, come è abitudine fare da queste parti soprattutto in onore dell’eroe di casa Roger Federer. Un’azione singolare, che nessuno si aspettava o immaginava. Ma di cui tutti, alla fine, hanno capito il movente
Il motivo della protesta
Bene, ma allora cosa si cela dietro al lancio di Joystick. Semplice: una feroce protesta contro gli E-Sports, le competizioni di stampo professionistico che trovano la loro essenza nei videogiochi. Una moda che sta contagiando un po’ tutti. Addirittura, il nuovo stadio del Tottenham, una volta finito, ospiterà questi tornei piuttosto particolari. Ne vanno tutti pazzi quindi, compresa anche la Svizzera, la cui federazione ne ha spianato la strada alle società professionistiche. “Per diversi mesi si è parlato solo di E-Sports – si legge nel comunicato ufficiale diramato dall’Ostkurve Bern, il gruppo ultras dello Young Boys – Nel marzo 2019 la Swiss Football League darà vita alla propria lega!
Tutto questo non ha niente a che fare con il nostro sport e i valori della nostra squadra! È tutto incentrato sul profitto!”. Insomma, qui la cosa non è ben accetta. Anzi. I tifosi lo hanno spiegato anche con un paio di striscioni ben leggibili. Il primo un poco diplomatico “F*****o gli e-sports”, esposto dai supporter di casa. Il secondo un enorme tasto “pausa”, mostrato direttamente dalle tribune. Ironia, dunque, ma non solo. Una reazione poco svizzera dietro la quale si nasconde un grande rifiuto. Da queste parti gli E-Sports non piacciono proprio.