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Italia, Tavecchio torna a parlare: "Dimesso per amore della Nazionale, qualcuno doveva prendersi la responsabilità"

Calcio

L'ex Presidente federale torna a parlare un anno dopo Italia-Svezia: "Ho la Nazionale nel cuore, mi sono dimesso per amore. Nessuno l'ha fatto, ma ci voleva qualcuno che si prendesse la responsabilità. Dopo i Mondiali si è aperta un'apocalisse che non si è conclusa come pensavo"

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A quasi un anno di distanza dalla notte da incubo, quella del pareggio contro la Svezia che segnò la mancata qualificazione dell'Italia ai Mondiali, gli azzurri sono tornati a giocare a San Siro. Un nuovo inizio per la Nazionale, vogliosa di ritrovare continuità dopo la bella vittoria in Polonia. Ma anche un nuovo inizio per la Federazione, esordio assoluto da Presidente per Gabriele Gravina. Quest'ultimo ha invitato anche Carlo Tavecchio, che è tornato a parlare della delusione dello scorso anno: "Si imponeva una decisione traumatica, dopo i Mondiali si è aperta una apocalisse che non si è chiusa come pensavo si chiudesse – ha dichiarato l'ex Pesidente della Figc - Ho gli azzurri nel cuore, mi sono dimesso per amore della Nazionale. Nessuno si è dimesso e allora qualcuno doveva prendersi la responsabilità.  Gravina è una persona che conosce il calcio, che ha navigato in tutti i mari, sia agonisticamente che dal punto di vista dirigenziale. Se viene assistito politicamente, spero faccia la riforma dei campionati".

"Mancini? Scelta coraggiosa"

Sulla scelta di Mancini, aggiunge: "È una scelta coraggiosa. Si gioca una partita da tre punti ma lui mette in campo i giovani. Un conto sono le amichevoli e un conto i tre punti. In queste gare conta vincere". Infine, Tavecchio, si riconosce alcune vittorie, come quella di riportare la quarta squadra in Champions League: "È una fortuna che ho avuto, nei rapporti con Ceferin, un riconoscimento all'atteggiamento dell'Italia in un momento non facile. Anche le dichiarazioni della Fifa sulla Var, le finali Under 21 e le iniziative sul calcio femminile che io ho proposto 4 anni fa".