Dal Venezuela una vicenda incredibile. Con il gol segnato al 92' con il suo Deportivo Tachira, Giancarlo Maldonado ha eliminato dalla corsa playoff l'Academia Puerto Cabello allenata da suo padre. Attaccante in lacrime nel finale, papà Carlos lo perdona: "Sono fiero di lui più che mai"
Di storie di padri e figli nel calcio ce ne sono tante, ma quella che arriva dal Venezuela ha davvero dell’incredibile. I protagonisti? Giancarlo Maldonado, attaccante del Deportivo Tachira, e Carlos Maldonado, allenatore dell’Academia Puerto Cabello. Il caso ha voluto che i due si ritrovassero uno contro l’altro proprio all’ultima giornata di Primera Division venezuelana, in un vero e proprio spareggio per accedere ai playoff (entrambe le squadre si trovavano appaiate a ridosso dell’ottavo posto, ndr). Al 92’, sul risultato di 2-1 - utile per l’accesso ai playoff - a favore dell’Academia di papà Carlos, però, succede quanto in tanti “temevano”: nel forcing offensivo finale del Deportivo Tachira, la palla finisce al limite dell’area, da dove il 36enne Giancarlo Maldonado, abile a farsi spazio, riesce a infilare il pallone all’angolino. 2-2. Sogni infranti per Carlos, ma punto che non premia neppure Giancarlo: entrambe le squadre rimarranno fuori dai playoff. E mentre il Deportivo esulta per il pari strappato nel finale, Giancarlo è straziato, in lacrime: ha capito di aver infranto il sogno di papà, che avrebbe potuto portare la sua squadra, fondata solo nel 2011, a una storica qualificazione ai playoff. “Sono più fiero che mai del figlio che ho - dirà nel post partita l’allenatore dell’Academia - In un paese in cui i valori sono andati perduti, Giancarlo ha dimostrato fedeltà ai colori che rappresenta e rispetto per il calcio".