La nazionale femminile è stata ricevuta in Senato da Maria Elisabetta Alberti Casellati, alla vigilia del mondiale in Francia. La Ct Milena Bartolini: "Le parole del presidente sono importanti, ci danno forza e speranza per crescere in questo percorso"
"Fatevi onore restituendo orgoglio e speranza a tutti i tifosi italiani che hanno dovuto subire lo smacco di una nazionale maschile che non si è qualificata all' ultimo Mondiale". Dal cortile d'onore di Palazzo Madama il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, dispensa carezze alle calciatrici azzurre in procinto di volare in Francia per la fase finale della Coppa del Mondo, lanciando al contempo qualche stoccata al movimento maschile. L'Italia capitanata dalla juventina Sara Gama e guidata in panchina dal ct Milena Bertolini a 20 anni di distanza dall'ultima partecipazione esordirà domenica 9 giugno a Valenciennes con l'Australia per poi affrontare il 14 giugno la Giamaica a Reims e il 18 giugno il Brasile ancora a Valenciennes. "E' un traguardo importante e assume una connotazione ancora più rilevante se pensiamo che è arrivato a coronamento di un percorso di rilancio del nostro movimento femminile - le parole del presidente Casellati ascoltate dalla delegazione guidata dal presidente federale, Gabriele Gravina, e composta dal dg, Marco Brunelli, dalla vice presidente della Lega Pro, Cristiana Capotondi, dalla ct, Milena Bertolini, e dalle 23 calciatrici azzurre -. Si vince uno degli ultimi pregiudizi maschili, le donne si affermano anche in questo settore. I tempi in cui qualcuno ebbe a dire che 'il calcio non e' sport per signorine' sono lontani. Oggi i numeri e i dati ci dicono che stiamo vivendo una sorta di 'rinascimento' di questo sport che troppo a lungo è stato considerato mera prerogativa maschile". Quello che invece è ancora 'esclusiva' maschile è altro, e non esattamente positivo. Il riferimento della Casellati è agli "aspetti patologici del calcio declinato al maschile come la violenza negli stadi, il clima di aggressività sociale che troppo spesso lo circonda, una certa tendenza moderna dei club a privilegiare più gli aspetti legati al business che quelli sportivi". Alla fine per il presidente del Senato - la quale ha ricevuto in dono una maglia personalizzata con il numero 10 e autografata dalla Ct e da tutta la squadra- l'augurio è che "questa partecipazione ai Mondiali rappresenti un punto di partenza per il movimento calcistico femminile. Il calcio, nel nostro Paese, oltre che un'importante industria resta uno straordinario protagonista sociale capace di accendere i cuori e il senso di appartenenza. Restituiamogli questa dimensione e avremo già vinto". Un messaggio condiviso da Gravina che, rivolgendosi alla Casellati, ha dichiarato: "Le promettiamo che vinceremo la sfida più grande, quella di fare del calcio femminile una realtà consolidata nel panorama sportivo italiano". Una mano in tal senso potrebbe darla il cammino della Nazionale al Mondiale. "Non possiamo promettere nulla in termini di risultati ma posso assicurare che daremo tutto - le parole del Ct -. Abbiamo un sogno importante che è quello di arrivare in fondo". Dello stesso avviso il capitano Gama: "Andiamo in Francia non basandoci sulle speranze. Abbiamo lavorato tanto quindi siamo pronte, c'è voglia di giocare. Non ci poniamo obiettivi, anche se è chiaro che la prima cosa da centrare è il passaggio del turno e quindi si punta a quello per poi andare step by step e vedere dove arriveremo".