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Bonansea torna a casa: "Ho avuto offerte ma resto alla Juve. Affetto impressionante"

Calcio

La bomber delle azzurre al Mondiale in Francia è tornata a Bricherasio, sua città natale, dove è stata riempita d'affetto: "Da casa ci chiamavano per dire che in Italia era scoppiata la passione per il calcio femminile, ma non immaginavo fino a questo punto. Futuro? Ho ricevuto offerte, ma seguo il cuore e rimango alla Juve"

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Barbara Bonansea è stata uno dei volti più belli del Mondiale di calcio femminile in Francia. Il gol all'ultimo secondo nella gara inaugurale contro l'Australia, l'esultanza sfrenata alla Tardelli, la grinta sua e di tutte le altre azzurre sono immagini indelebili, che difficilmente il tempo potrà cancellare. L'attaccante classe 1991, che gioca nella Juventus, ha parlato in esclusiva a Sky Sport a margine di un evento a Bricherasio, sua città natale: "Fa piacere vedere tutta questa gente che è venuta a salutarmi dopo il bellissimo Mondiale", le sue parole. Tanti i tifosi che l'hanno ringraziata, le bambine che l'hanno guardata con due occhi colmi di ammirazione.

In queste occasioni il pensiero torna alle prime partite?

"Sì, ci ho pensato spesso, perché bisogna sempre ricordare da dove si è partiti. Aiuta molto - ha detto - i primi passi li ho mossi nel campo del Bricherasio, laddove giocavo insieme ai maschi. Sono stata otto anni con loro, avevo tanti amici intorno e mi sono divertita un sacco. Anche grazie a loro sono arrivata fin qua. Poi mi sono spostata nel Torino femminile. Sentivo i cori del Delle Alpi quando mi allenavo, anche se non potevo dire che ero juventina (ride n.d.r). Sognavo di poter calpestare un giorno quell'erba e l'ho fatto allo Stadium nel match contro la Fiorentina. In quel momento mi sono sentita una bambina felice".

Vi siete accorte della passione scoppiata in Italia?

"Da casa ci chiamavano per dircelo, ma non pensavo che l'amore nei nostri confronti fosse salito fino a questo livello. In Francia eravamo un po' ovattate, non avevamo la possibilità di guardare la tv. Quando sono tornata mi sono resa conto del fatto che abbiamo fatto un qualcosa di importante".

L'esultanza dopo il gol all'Australia ha ricordato Tardelli

"Ho visto delle immagini, sicuramente è un paragone che fa piacere. Lo aspettavamo da tempo. Quella vittoria ci ha dato una grossa mano per arrivare prime nel girone, il che ci ha permesso di evitare di incontrare squadre più forti anche nella fase ad eliminazione diretta. Abbiamo fatto tutte un grandissimo Mondiale, speravamo di andare più avanti ma possiamo dire che siamo uscite a testa alta".

Ora si riparte con la Juve?

"Certo. Spero che ci si possa confermare in campionato anche se sarà molto dura. E vorrei fare una bella figura in Champions, passando il turno. Per la Nazionale speriamo di continuare come abbiamo fatto fino ad ora e di convocarci per l'Europeo per arrivare ancora più in alto". 

Quale significato avevano le lacrime post ko con l'Olanda?

"Quando arrivi fin lì speri sempre di poter continuare. Ci siamo rese conto che loro non erano così più forti di noi, ma ci siamo dovute arrendere. Chissà, magari la stanchezza ha influito. Abbiamo lottato fino alla fine, abbiamo perso ma siamo uscite a testa alta".

Tutto questo è davvero solo l'inizio?

"Ho incontrato un sacco di persone da quando sono tornata in Italia. Qui molti mi hanno detto che il calcio femminile è pazzesco, mi hanno detto ciò che volevo sentirmi dire. Spero che non venga dimenticato".

Cosa diresti alle giovani calciatrici?

"In realtà sono tutte un po' timide, non ti fanno molte domande (Ride n.d.r). Spero di non dover dire loro di non ascoltare i genitori che magari le invitano a non giocare perché il calcio è uno sport per maschi. Piuttosto, spero di dire di inseguire la passione che si ha dentro e di continuare a sognare".

Per quanto riguarda il futuro resti alla Juventus?

"Sì, resto alla Juventus. Ho avuto qualche proposta, ma alla fine bisogna seguire anche il cuore e continuerò qui perché la Juve ha creduto in me da subito, da quando è nata. Spero di ripagarla con altri gol e altri trofei. Anni fa ho rinunciato anche Lione (la squadra più forte d'Europa n.d.r) proprio per questo, perché qui mi hanno presentato un progetto importante. Spero di poter raggiungere in bianconero il livello del Lione nel giro di pochi anni".